Non ve ne andate

6.7K 503 12
                                    

9 anni dopo...
Mi sveglio sentendo qualcuno bussare alla porta.
Strano.
Sono le 8 passate.
Sia John che Max ora dovrebbero essere a scuola.
Almeno che non sia già arrivato il mio professore privato.
Mi alzo lentamente dal letto e vado ad aprire.
In un attimo vengo scaraventata sul materasso.
M《 Buongiorno sorellina 》
Max mi guarda con un espressione divertita sul volto.
Io《 Non dovresti essere a scuola ora? 》
Si sdraia accanto a me e chiude gli occhi.
M《 Ho avuto problemi 》
Un altro attacco.
Ottimo.
Aumentano sempre di più.
Ne ha almeno uno a settimana.
Io《 E John lo sa? 》
M《 Certo. Ma lui oggi iniziava il secondo anno all'università quindi non poteva mancare 》
Lo guardo con la coda dell'occhio e gli prendo la mano con la mia.
Io《 Anche tu oggi iniziavi il terzo anno. Hai intenzione di mancare una volta a settimana? I professori te lo permettono? 》
M《 Mia madre ha avvisato la scuola appena mi sono iscritto. Quindi basta che porto la firma dei miei e va bene 》
Sbuffo leggermente.
Io《 Non è meglio rimanere qui a casa? E se ti senti male a scuola? 》
Lui si gira verso di me e bacia le nostre mani unite.
M《 Che c'è? Mi vuoi qui per stare sempre con te? 》
Arrossisco e distolgo lo sguardo dal suo per nascondere l'imbarazzo sul mio volto.
Io《 Non dire cavolate... 》 borbotto fingendomi offesa.
Lui ridacchia.
M《 Lo so che è così... è inutile che ti nascondi... 》
Comincia a baciarmi lentamente il collo e io mi lascio scappare un sospiro.
Lo sento sorridere sulla mia pelle e in un attimo è seduto sopra di me e prova a farmi il solletico.
Io lo blocco con le braccia, ma lui mi afferra i polsi con una mano bloccandomeli sopra la testa mentre con l'altra continua la mia tortura.
Provo a torgliermelo di dosso, ma è tutto inutile.
È troppo forte.
M《 Non riuscirai a liberarti di me tanto facilmente ah! 》
Io《 Obeso! Sei un obeso! Se no mi sarei già liberata! 》
Max scoppia a ridere dandomi qualche secondo prezioso per respirare.
Lui si tira su la maglietta mostrandomi il suo petto degno di un dio greco.
M《 Guarda quanto sono ciccione mocciosa! Ti piacerebbe avere della ciccia come la mia! 》
Scoppio anche io a ridere.
Altro che ciccia.
Quello si che è un paradiso da toccare.
Ho anche gli ormoni a duemila.
I 15 anni mi stanno uccidendo il basso ventre.
Tra Max che gira in mutande per casa e John che si allena per diventare alfa io non so più come riesco a vivere in questa villa.
Quando vengo liberata dalla mia "prigionia" mi alzo dal letto e prendo Max per mano trascinandolo in cucina.
Io《 Faccio colazione 》
M《 E io ti osservo 》
Gli faccio la linguaccia.
Mentre riempio la tazza di cereali e latte mi accorgo della mancanza di due persone.
Io《 Dove sono Grace e Victor? 》
Max mi guarda sorpreso.
Probabilmente neanche lui si era accorto della loro mancanza.
J《 Sono usciti per una questione urgente 》
Io e Max ci giriamo verso la porta.
Io《 John come mai sei qui? Non dovresti essere a scuola? 》
Lui sbuffa.
J《 Già. Ma mamma e papà non so a casa e non volevano lasciare in casa da soli una minorenne ed un malato quindi mi sono venuti a prendere 》
Io《 Mi dispiace... 》
Mi fa un piccolo sorriso.
J《 Tranquilla non è colpa tua 》
Si avvicina a Max e gli da un cazzotto in testa.
J《 È colpa sua 》
Max alza la testa e lo guarda in cagnesco.
M《 Scusa se mi sono sentito male! 》
J《 È una scusa! Sei un ciccione scansafatiche! 》
Scoppio a ridere a quell'esclamazione.
Loro mi guardano dolcemente.
J《 E non verrà neanche il professore. Ma mamma ha detto che ti devi esercitare comunque col piano 》
Annuisco distratta a mangiare i cereali.
Io《 Mi ascoltate? 》
M《 Se non ci spacchi più i timpani... 》
John da uno schiaffo sulla testa di Max.
J《 Certo 》
Trattengo un altro sorriso.
Finisco di mangiare e andiamo al secondo piano dove Grace ha liberato una stanza solo per me.
Dentro c'è un pianoforte nero e una piccola sedia.
Apparte una finestra la stanza è completamente vuota.
Mi siedo sullo sgabello e i miei fratelli si siedono a terra accanto a me appoggiando la testa sui miei fianchi.
Comincio a suonare "River Flows in You" e sento la mano di John accarezzarmi lentamente la schiena.
J《 Stai diventando propio brava lo sai? 》
Continuo a premere i tasti del pianoforte mentre un sorriso mi galleggia sulle labbra.
Io《 Così quando ti sentirai male ti suonerò qualcosa che ti farà stare meglio. Mi prenderei cura di te come ti ho promesso 》
Lui sorride.
J《 Ti chiederei di suonare tutto il giorno se potessi. Mi culli l'anima... 》
Finisco di suonare e Max con John cominciano ad applaudire.
M-j《 BRAVA 》
Faccio un inchino abbastanza buffo e loro mi abbracciano calorosamente.
M《 Io vado al bagno. Poi facciamo qualcosa di divertente vero? 》
Io《 Certo 》
Max sparisce dietro la porta chiudendosela alle spalle.
Io e John mentre lo aspettiamo ci sediamo a terra.
Io...
Ogni tanto ho... quasi paura di John.
Non perché sia cattivo o strano, ma è silenzioso.
In questi anni è cambiato così tanto...
Prima era sempre simpatico e solare, invece ora... è solitario.
A volte si irrita facilmente oppure scoppia a piangere senza un motivo preciso.
Max mi dice che è lo stress.
Diventare alfa non è una passeggiata e ha molti doveri sulle spalle.
Poi di sicuro lui sarà preoccupata per nostro fratello che peggiora e io... forse anche io per lui sono un peso.
Mi ci vogliono ancora tre anni per diventare maggiorenne e ora posso solo suonargli qualcosa per renderlo felice.
Lui dice sempre che suonando lo calmo però vorrei fare di più.
Vorrei dargli un aiuto concreto.
Quando lo guardo mi si stringe il cuore.
Guarda la porta con le lacrime agli occhi.
Si capisce subito a cosa sta pensando.
Vuole troppo bene a Max.
Basta un nulla per farlo spaventare e...
J《 Sabrina... vieni qui 》
Mi siedo sulle sue gambe e appoggio la testa sulla sua spalla.
Lui mi stringe forte al suo petto e comincia a piangere.
J《 Non ve ne andate. Non ve ne andate mai 》

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora