Ti voglio bene

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POV Nicholas

Sono ancora leggermente intontito da ieri pomeriggio.
Mio fratello mi ha baciato.
Ha detto che non gli faccio schifo.
Ha detto che mi proteggerà.
Tutti i miei sogni si sono avverati.
Ma qualcosa in quel bacio è stato strano.
Io l'avevo sempre desiderato eppure mi stava facendo... schifo.
Ma non perché fosse brutto, ma perché sentivo come se stessi tradendo qualcuno.
E non capisco chi visto che apparte Tom non ho amici.
Mentre apro il cancello di scuola qualcuno mi salta addosso coprendomi gli occhi.
T《 Indovina chi sono? 》
Io《 Scemo riconosco la tua voce eh 》
T《 Almeno ci ho provato. Cattivo 》
Tom mi toglie le mani dagli occhi e io mi giro verso di lui notando subito la maglietta sfilata.
Io《 Che ti è successo? 》
Mi guarda un attimo titubante, ma poi torna subito a sorridermi.
T《 Nulla... qualche incomprensione... 》
Io《 Ti hanno di nuovo picchiato per colpa mia vero? 》
Mi prende per mano trascinandomi dentro la scuola fino alla nostra classe.
Ci sediamo a terra nel nostro angolo.
T《 No. Mi hanno chiesto se volevo far parte del loro branco. Io ho rifiutato perché non volevo lasciarti solo. Loro se la sono risa e io li ho picchiati 》
Lo guardo ad occhi spalancati.
Io《 Ma perché...? 》
T《 Te l'ho detto. Perché non volevo lasciarti solo. E dopo ti hanno anche preso in giro quindi visto che siamo amici ti ho difeso 》
Io《 Ti sto solo rovinando la vita. Smettila 》
T《 No. Io ti voglio bene e continuerò a difenderti finché ne avrò la forza 》
Lo guardo e gli metto una mano sulla fronte.
Lui è un po sorpreso dal gesto, ma poi chiude gli occhi e si appoggia alla mia mano senza fare troppo peso.
Io《 Strano eppure non hai la febbre 》
Scoppiamo a ridere.
Io《 Senti ho parlato con mio fratello più grande e lui ha detto che mi proteggerà e che quindi verrà qui se ne avrò il bisogno, tu non ti devi più preoccupare ok? 》
Dal mio tono di voce si capisce lontano un miglio che vennero mio fratello e anche Tom se n'è accorto.
Solo che ora mi guarda leggermente arrabbiato.
T《 E com'è questo tuo fratello? 》
Io《 Ecco... è bello, forte, popolare e si è già creato un piccolo branco con i suoi amici 》
Tom assottiglia gli occhi facendomi un pochino spaventare.
T《 Anche io sono forte 》
Lo guardo confuso.
Io《 Ok, ma... che c'entra? 》
T《 E sono bello...? 》
Arrossisco abbastanza da sentirmi il cervello esplodere per la pressione.
Io《 Sì... cioè... tu sei... bellissimo... mio fratello è bello soprattutto per gli occhi bianchi, ma tu sei bello anche senza avere delle particolarità... 》
Oh cavolo cosa sto dicendo?!
Sto facendo una figuraccia del cavolo col mio unico amico!
T《 Quindi io sono meglio di tuo fratello giusto? 》
Dove vuole andare a parare?!
Mi sta confondendo!
Io《 Si potrebbe dire di sì... 》
Mi sorride raggiante e si siede al banco.
T《 Allora ok 》
Cauto mi siedo accanto a lui e lo guardo con la coda dell'occhio.
Sembra felice di qualcosa.
Eppure prima ha fatto a botte quindi non dovrebbe essere una bella giornata.
T《 Guarda che ti vedo eh 》
Arrossisco violentemente e comincio a guardare la finestra per ignorarlo.
T《 Eih... 》
Con una mano mi fa girare verso di lui.
T《 Mi piace quando mi guardi 》
Ha intenzione di farmi esplodere?
Io《 E-ecco... 》
Prima che possa rispondere i ragazzi cominciano ad entrare in classe e Tom lascia la presa sul mio mento.
Iniziamo la lezione e ovviamente cerco di prendere più appunti possibili mentre Tom dorme beato sul banco.
Gli accarezzo la fronte senza togliere gli occhi dalla prof tirandogli ogni tanto alcune ciocche di capelli.
Un'ora passa tranquilla tra espressioni di matematica che mi farò di certo rispiegare da Alex quando la prof sembra accorgersi di qualcosa o qualcuno che non va...
《 Signorino Tom vuole venire a risolvere l'espressione? 》
Invece di togliere le dita tra i capelli del bello addormentato al contrario metto la mano a pugno e tiro forte cercando di nascondere il gesto.
Tom fortunatamente si sveglia subito e alza la testa assonnato.
T《 Cosa... 》
《 Tom venga subito qui a fare l'espressione! 》
Lui si alza dalla sedia barcollando un po e va davanti alla lavagna.
Si gratta la testa pensieroso e poi si gira verso la prof.
T《 Non la so fare 》
La classe ride e anche io mi metto il quaderno davanti alla bocca per non farmi vedere.
《 Tom quando ti metterai a studiare? Io ti boccio!! Torna subito al tuo posto!! 》
Anche le altre ore passano e il professore di italiano ci da qualche minuto di riposo prima che suoni la campanella.
Io《 Hai fatto una figuraccia oggi lo sai vero? 》
T《 Io? Nahhhh. E scommetto che neanche tu la sapevi fare 》
Io《 Non lo nego. Però me la farò spiegare dal mio fratellone. È un genio in matematica 》
Tom mi guarda storto.
T《 C'è qualcosa in cui fa schifo tuo fratello? 》
La domanda mi lascia un po indifeso.
Qualcosa che non sa fare?
Non sa trattare bene la mamma.
La deve sempre importunare e io odio quando lo fa.
Vorrei avere un papà che lo prenda a calci in culo quando alza troppo le mani.
Ma di certo non posso dirlo a Tom.
Io《 Non sa... mantenere relazioni, cose così . È un po scorbutico e antipatico 》
Il mio amico fa un ghigno.
T《 Posso venire a casa tua oggi? 》
EH?!
Non può cambiare discorso così!
Io《 Non so... 》
T《 Così il tuo amato fratellone spiega la matematica anche a me 》
Io《 Ma a te non interessa la matematica! 》
Ride di gusto e avvicina sensualmente le labbra al mio orecchio sfiorandole.
T《 A me interessa la tua matematica... 》
Vari brividi mi percorrono la schiena, ma provo a ignorarli soprattutto perché non ho capito cosa intende Tom con "la tua matematica".
Suona la campanella e usciamo da scuola.
Davanti al cancello un gruppetto di ragazze è accalcato intralciando la strada.
Quando proviamo a farci strada tra la folla capisco cosa sta succedendo.
Io《 Alex cosa ci fai qui? 》
A《 Oh eccoti. Sono venuto a prenderti 》
Lo guardo sorpreso, ma mi sveglio dai miei pensieri sentendo la manica della maglietta venirmi tirata.
T《 Eih... 》
Io《 Ah giusto. Alex Tom può venire a casa nostra oggi? 》
A《 Alla mamma non dispiacerà. Ma andiamocene subito 》
Ci allontaniamo dalla scuola e una strana senzazione mi attorciglia lo stomaco.
Tom non smette di guardare male mio fratello e lui si guarda intorno sospettoso come se da un momento all'altro dovesse uscire un assassino da un cespuglio.
Mi mette ansia e... voglio una spiegazione questa volta.

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora