Possiamo...

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Cammina lentamente facendo attenzione a non farmi male e le persone per strada quando ci vedono sembrano sorpresi.
J《 Lasciali perdere. Sono tutti dei mostri. Ho saputo che girava per le strade una lupa ferita. Qui le notizie si spargono in fretta. E io sono stato l'unico a volerti aiutare... mi fanno salire il sangue al cervello 》
Continua a camminare fino ad uscire dal paese e segue un sentiero che si inoltra tra gli alberi.
Io《 Dove stiamo andando? 》
J《 A casa mia tesoro. Abito in una villa tra gli alberi, siamo quasi arrivati 》
Il mio stomaco continua a fare strani rumori.
J《 Hai fame è? Da quant'è che non mangi? 》
Io《 Quasi tre giorni... 》
J《 Vorrei farti un sacco di domande, ma... parleremo dopo. Ora la priorità è curarti 》
In poco tempo siamo di fronte ad un enorme villa a tre piani.
Questa è circondata da un alto muro di mattoni rossi e un grande cancello nero tutto ricamato che chiude l'entrata.
John ulula un attimo e poco dopo il cancello si apre.
Entriamo nel giardino.
Dentro è pieno di alberi e cespugli come un piccolo boschetto recintato.
L'entrata si chiude dietro di noi.
John entra nella villa e appena siamo dentro arriva un altro ragazzo forse di un anno più grande di John.
?《 L'hai presa? 》
J《 Sì fifone non vedi? 》
Il ragazzo ha gli stessi occhi verdi di John però i capelli sono più sul marrone, cioccolato fondente per essere precisi.
Il ragazzo gli fa la linguaccia poi porta le braccia davanti a se.
?《 Forza dammela ho già preparato tutto 》
J《 Sta attento ha una zampa rotta 》
Il ragazzo annuisce e John delicatamente mi passa in braccio all'altro ragazzo.
Saliamo fino al terzo piano e entriamo in una camera da letto.
Mi poggiano sul letto e la prima cosa che vedo è il comodino pieno di garze siringhe e strani strumenti.
Provo a spostarmi, ma il dolore è troppo.
J《 Eih buona. Vogliamo curarti ok? Cavolo Max propio li dovevi mettere le siringhe? 》
M《 E dove le mettevo se no? Per terra? 》
John sbuffa rumorosamente.
J《 Senti... devi tornare umana. Tranquilla ok? Vogliamo solo aiutarti 》
Li guardo titubante, ma alla fine mi trasformo.
Loro mi sorridono dolcemente e Max prende una coperta per coprirmi.
Senza rendermene conto John mi ha ignettato qualcosa al braccio e mi addormento in poco tempo.
Quando mi sveglio sono avvolta tra le coperte, ho la gamba fasciata e sul comodino c'è un vassoio pieno di cibo.
Mi alzo di scatto sentendo una fitta alla gamba, ma non gli do molto peso.
Prendo un pezzo di carne e lo mangio velocemente.
Alcuni cibi nemmeno li conosco, ma sono tutti buoni e li mangio di fretta quasi strozzandomi.
J《 Fame eh? Sono uscito dieci minuti e hai già finito tutto 》
Sobbalzo sentendo la sua voce.
Mi copro velocemente con le coperte e lo guardo spaventata.
Cavolo mi ha salvato eppure... prima quando ha usato la siringa mi ha spaventato.
J《 Scusa tesoro. Lo so che hai paura, ma dovevo sedarti per non farti sentire il dolore 》
Beh in fondo...
M《 E noi non ci siamo ancora presentati. Io sono Maxwell, ma puoi chiamarmi Max sono il fratello più grande di John 》
J《 Eih io ho 10 anni e tu 11 a malapena eh 》
M《 Ma sei comunque piccolo 》
I due si guardano male e io non riesco a trattenere le risate.
Loro si girano verso di me e mi guardano dolcemente.
Arrossisco.
Si siedono sul letto ognuno da un lato.
M《 I vestiti devi arrangiarti con quelli di John 》
J《 Allora vuoi dirci cosa ci facevi tutta da sola in mezzo alla strada? 》
Li guardo titubante e l'immagine di mia madre che cade a terra mi appare davanti agli occhi.
Io《 I miei genitori sono morti. E io sono scappata dagli assistenti sociali 》
Loro si guardano un attimo poi si sporgono verso di me e mi abbracciano.
J-M《 Ci dispiace 》
Senza rendermene conto comincio a piangere e loro due mi accarezzano senza dire una parola.
Qualche minuto dopo si staccano da me e mi passano dei vestiti.
J《 Vestiti. La gamba dovrebbe essere guarita ormai 》
Esco dalla stanza e mi lasciano li confusa.
In effetti la gamba non fa più male.
Ma non voglio togliermi le bende... hanno come un valore affettivo.
Indosso i vestiti che mi stanno molto grandi visto che ho solo 6 anni, scendo dal letto ed esco dalla camera.
I corridoi sono molto più lunghi di quanto mi ricordassi.
Senza una meta precisa scendo al primo piano e noto subito la porta della villa aperta.
Esco sul giardino che ho attraversato prima in braccio a John e noto due lupi giocare tra l'erba.
Uno ha la pelliccia marrone mentre l'altro è bianco con qualche chiazza grigia.
Sono John e Max.
Vado da loro che mi scodinsolano felici.
M《 Finché non tornano i nostri genitori vuoi giocare con noi? 》
Cavolo i loro genitori...
J《 Tranquilla sono persone buone 》
Ci penso un po su e alla fine cedo.
Mi trasformo e in poco tempo John è lontano da noi e io lo guardo confusa.
M《 Presa! 》
Max mi spinge leggermente facendo cadere a terra.
M《 Ora acchiappi tu! 》
Anche lui si allontana velocemente e solo ora capisco a cosa stavano giocando.
Io《 Uffa, ma così non vale! 》
Mi alzo da terra e comincio a rincorrerli per tutto il giardino non riuscendo neanche ad avvicinarli.
J《 Sei troppo piccola per raggiungere due adulti come noi 》
John si ferma alzando il muso in alto e chiudendo gli occhi vantandosi.
Corro il più veloce che posso e poi quando sta per riaprire gli occhi gli tocco il muso con la zampa.
Io《 Preso 》
Lui mi guarda ad occhi spalancati.
Prima che possa muoversi per ritoccarmi Max mi afferra il collo con la bocca senza farmi male e scappa dal fratello.
J《 Così non vale! 》
Max ride e io guardo John dietro di noi che cerca di raggiungerci.
Apparte il dondolare continuo potrei abituarmi a giocare in questa maniera.
Non ho mai avuto dei fratelli più grandi e ho sempre giocato da sola.
Quasi un'ora dopo ci sdraiamo dietro un cespuglio a riposarci.
Max si sdraia dietro di me mettendosi a semicerchio e io mi accoccolo sul suo ventre mentre John appoggia il muso sulla mia schiena.
J《 Posso chiamarti sorellina? 》
M《 E io posso? 》
Ci penso un po su e alla fine sorrido.
Io《 Certo fratelloni 》

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora