Il mio salvatore

7.8K 499 14
                                    

Io《 Mia madre lo amava tantissimo... e la sua morte è stato un trauma per lei. Non mangiava, non beveva, non faceva più nulla era come morta. Si indeboliva sempre di più ed io... ho dovuto arrangiarmi. Avevo imparato a cucinare verso i sei anni. A scuola ci andavo da sola e studiavo tutti il giorno per rendere felice mia madre. Era l'unica cosa che potevo fare... 》
K《 Eri solo una bambina hai fatto anche troppo non credi? 》
La mano di Kane si infila tra i miei capelli accarezzandomi lentamente la testa.
Io《 Per me non era abbastanza. Credevo di essere solo una delusione e volevo imparare a cacciare. Pensavo che mia madre avrebbe mangiato quello che cacciavo, ma mi sbagliavo. Rischiavo la mia vita tutti i giorni e... addirittura una volta incontrai un orso. Mi ero salvata per miracolo e quando ero tornata a casa ferita e piena di sangue mia madre non aveva mosso un ciglio. Rimaneva li. Seduta su quella dannata sedia di legno a guardare il vuoto 》
Stringo forte la maglietta di Kane e lui con il braccio libero mi stringe dolcemente.
Io《 Mi ero curata come potevo e sono rimasta a casa qualche giorno per recupera le forze. Mi ricordo che a scuola non mi avevano chiesto neanche la giustifica perché sapevano che mia madre non avrebbe firmato nulla. Era sempre immobile e ormai tutto il paese lo sapeva 》
Prendo un profondo respiro.
Io《 Poi un giorno a casa vedevo mia madre preparare da mangiare. Non sapevo cosa stesse succedendo, ma... ero solo felice. Sembrava essere tornata la mia solita mamma. E dopo mangiato mi ha proposto di andare a trovare papà al cimitero. Ero felice... e poi li... davanti alla lapide mia madre tirò  fuori dalla tasca un pugnale d'argento e si trafisse il cuore 》
Sento il cuore di Kane perdere perdere un battito e poi ricominciare a pompare velocemente.
K《 Perché? 》
Trattengo le lacrime, ma la mia voce è rotta dal pianto.
Io《 Non lo so. Io non ero una scusa abbastanza valida per tenerla in vita. Non sono mai stata abbastanza per mia madre e lei ha preferito raggiungere suo marito piuttosto di stare con me 》
Kane mi stringe forte al suo petto e mi sussurra all'orecchio parole confortevoli.
Sono sempre stata un peso per tutti è questa la verità.
Io《 Non ho mai scoperto dove l'ha preso. Non so neanche se è uscita lei di sua spontanea volontà o se gliel'ha portato qualcuno, ma non importa. Io ero rimasta sola e volevano portarmi in un orfanotrofio per affidarmi ad una nuova famiglia. Ero spaventata... sola... e forse anche un po arrabbiata con mia madre. Così scappai. Non sapevo dove stavo andando... 》

Inizio flashback

Attraverso il bosco con lo stomaco che fa strani rumore.
Forse sto male.
Non lo so, ma l'importante è che mi allontani il più possibile dal paese. Mi sono rotolata nel fango per nascondere il mio odore dagli assistenti sociali che mi danno la caccia.
Non voglio una nuova famiglia.
Voglio il mio papà e voglio la mia mamma.
E se non posso avere loro preferisco non avere nessun'altro.
Sono solo un peso.
Sono inutile per tutti e... eppure io ci ho provato.
Ci ho provato con tutte le mie forze, ma se nasco debole non posso diventare forte.
Ormai l'ho capito.
Continuo a correre tra la vegetazione del bosco e senza accorgermene inciampo in una radice.
Sento la zampa fare uno strano scricchiolio, ma non gli do molto peso.
È solo un graffio.
È solo un graffio.
Ricomincio a correre, ma un rumore ancora più forte al ginocchio mi fa ululare dal dolore.
Mi accascio a terra.
Torno umana e mi siedo a terra guardandomi la gamba.
Non credo che debba stare in questa posizione.
Trattengo un conato di vomito.
Non posso fermarmi qui, devo proseguire, ma... è meglio zoppicare in forma di lupo che umana.
Avrei una zampa in più a cui reggermi.
Torno lupa e comincio a zoppicare.
La luce del sole sta pian piano diminuendo e non ho trovato neanche un posto dove ripararmi dal freddo.
Qualche minuto dopo vedo un piccolo riparo di alberi caduti e arbusti.
Meglio di niente.
Vado li sotto e fortunatamente la struttura regge e non fa passare il vento.
Ho paura.
Ho sempre avuto paura del buio.
Tutte le sere la mamma controllava sempre sotto al letto e dentro gli armadi che non ci fosse nessuno.
Mi sento stupida per questo, ma... non posso farci nulla.
Mi sdraio sul terreno e guardo il paesaggio interno a me.
Mi sento così... sola e abbandonata.
E non so dove andare.
Non voglio rimanere sola per sempre io...
Mi addormento prima che possa vedere il sole scomparire completamente tra gli alberi.
La mattina dopo mi sento più riposata,  ma la pancia continua a fare strani rumori e ho la gola secca per la sete.
Vorrei cacciare, ma non riuscirei a prendere nulla con questa zampa.
Mi alzo da terra e continuo a camminare verso non so dove.
La luce del mattino è l'unica cosa che mi rende un po allegra.
Poi verso il tardo pomeriggio trovo un'altro paesino.
Mi sbrigo a raggiungerlo, magari qualcuno può aiutarmi.
Dentro ci sono molti licantropi che fanno la spesa e alcuni cuccioli giocano felici.
Ma quando la gente mi vede sento una brutta senzazione.
Vorrei fermare una qualsiasi persona a caso, ma mi guardano tutti male oppure cercano di allontanarsi da me.
Non ho fatto nulla di male cavolo, lo giuro!
Mentre avanzo per una stradina sbatto addosso ad una signora, io cado a terra schiacciando la zampa che mi fa male sotto il mio stesso peso e trattengo un verso di dolore.
《 Sta più attenta sciocca 》
La donna mi fa paura.
Mi alzo il più velocemente possibile e giro a sinistra entrando in un vicolo.
Perché sono tutti così antipatici con me? Io non ho fatto del male a nessuno.
Ho solo bisogno di aiuto.
Che qualcuno mi aiuti per favore.
Purtroppo finisco in un vicolo cieco e quando mi giro un lupo grigio mi guarda maligno.
《 Ciao tesorino te lo ha mai detto nessuno che non si entra nel territorio altrui? 》
Un brivido mi percorre la spina dorsale.
Il mio istinto mi dice che dovrei lottare, ma in queste condizioni non posso fare nulla e scappare è impossibile.
Mi ucciderà.
Non voglio morire, non voglio morire.
?《 Lascia in pace quella lupa o dovrai vedertela con me 》
La voce è di un ragazzo.
Avrà si e no 10 anni, gli occhi verde scuro e i capelli castani.
sembra sicuro di sé.
Quando il lupo lo vede nonstante sia molto più grande di lui scappa a gambe levate e il ragazzo si avvicina a me sorridendomi dolcemente.
?《 Stai bene? 》
Lo guardo per alcuni secondi immobile.
È venuto qui per salvarmi.
Non mi sta guardando male ed è gentile... io...
Io《 Sì... 》
Mi accarezza il pelo bianco e mi da una veloce occhiata.
?《 Sei ridotta male... forza ti porto a casa mia. Hai bisogno di un sacco cure tesoro 》
Alla parola "tesoro" arrossisco e sono felice che lui non possa vedermi.
Io《 Perché mi aiuti? 》
?《 Perché non dovrei? Dai... 》
Mi prende in braccio facendo attenzione a non toccare la zampa ferita.
?《 Come ti chiami? 》
Io《 S-sabrina... e tu? 》
J《 Jonathan, ma tu puoi chiamarmi John 》

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora