Siamo nostri

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Mi sveglio sentendo uno strano solletico sulla schiena nuda.
Un momento.
Io ieri sera non mi sono spogliata.
Mi muovo leggermente, ma una mano dal tocco familiare mi blocca alla base della schiena.
Sbadiglio e strizzo gli occhi.
La voce roca di Drake è come una piacevole sveglia per il mio cervello.
《 Scusa se ti ho spogliato, ma è stato più forte di me 》
Poi capisco meglio cosa sta facendo.
Bacia ogni centimetro della mia schiena e ogni tanto ci strofina il naso sopra.
Quando scende fino al sedere capisco che mi ha completamente spogliato.
《 Pervertito 》
Lui ridacchia.
Un suono davvero piacevole e rilassante.
《 Come hai fatto a spogliarmi mentre dormivo? 》
Mi bacia una natica.
《 Guarda che sei leggera eh. E io sono forte. Senza contare che ti muovi difficilmente nel sonno quindi è stato ancora più facile 》
Bacia l'altra.
《 Avresti una carriera come stupratore seriale 》
《 "Stupratore seriale personale di Sabrina" mi piace come lavoro 》
Provo a rialzarmi, ma mi tiene sempre schiacciata sul materasso.
《 Sta buona... 》
Mi fa girare a pancia in su e quello che vedo è spettacolare per i miei occhi assonnati.
Un Drake spettinato mi è sopra con un sorrisetto malizioso sulle labbra.
Ho come l'impressione che abbia più muscoli dell'ultima volta che l'ho visto.
Lui si accorge che gli guardo il petto.
《 Che c'è? Vuoi toccare? 》
Il suo sorriso ammaliatore mi fa sciogliere le ossa.
《 Mi sembri più muscoloso dall'ultima volta 》
Lui sembra ragionare su queste parole.
Poi mi guarda il seno.
《 In effetti anche a te sono cresciute le tette 》
Arrossisco vistosamente.
《 Scemo 》
Ride.
《 No, no è vero. Prima mentre dormivi le ho toccate e ho sentito. Sono sicuramente cresciute 》
Gli faccio la linguaccia.
《 A forza di allattare Nicholas sono cresciute. Magari potrei farti fare un altro cucciolo così posso berne un po anche io 》
Lo guardo ad occhi sbarrati.
《 Tu. Tutto questo tempo da solo ti ha fatto male al cervello 》
Ridacchia ancora.
《 Che poi adesso che ci penso... Alex era ancora piccolo a quei tempi e mi ricordo che ogni tanto mi chiedeva di poter assaggiare. Io ovviamente gliel'ho permesso 》
Il suo sorriso scompare facendo posto ad un'espressione di stupore.
《 Vuoi dire che io sono l'unico della famiglia che non ho bevuto il tuo latte? 》
Trattengo a stento le risate.
《 Ma tu sei il papà. Di logica non dovresti berlo 》
Fa il broncio.
《 No. Non vale. Io ti farò fare un altro bambino così berrò anche io il tuo latte. Lo fanno anche gli umani per aiutare i figli più deboli quindi ormai ho deciso 》
Comincio a ridere.
《 Non ridere! È un ordine! 》
Mi prende per i fianchi e mi tira su trascinandomi sul suo petto.
Mi mette le mani sul sedere e io mi aggrappo al suo collo.
《 Guarda che ti sculaccio 》
Gli bacio una tempia.
《 Non ne hai il coraggio 》
Lo spingo facendoci cadere sul letto e mi siedo sul suo petto facendo pressione.
Lui geme.
《 Da quando in qua sei così intrepida? Era già un miracolo se riuscivo a non farti più coprire con le braccia e ora ti strusci così... sei anche bagnata cavolo 》
Si copre gli occhi con il braccio e fa un respiro profondo.
《 Le persone cambiano Drake. E ormai anche se fosse mi hai marchiata. Cos'altro dovrei fare? 》
Alza il braccio e mi guarda con gli occhi appannati dal piacere.
La sua voce è ancora più roca.
《 Tutto questo tempo da solo... mi ha reso sensibile e impaziente. Se farai ogni volta così dovrò rinchiuderti in camera 》
Quella frase mi fa ridere.
《 Mi piace quando mi rinchiudi nelle tue camere 》
Si alza sui gomiti e mi sorride.
《 Mi piace quando giri nei miei territori 》
Stavolta sono io a ridacchiare.
《 Non ne dubito 》
Mi abbasso su di lui e lo bacio dolcemente.
Si lascia andare sul materasso e io lo seguo senza far separare le nostre labbra.
Mi stringe forte sul suo petto e con la mano libera mi palpa lentamente un seno.
Con una spinta fa ribaltare i ruoli e io mi ritrovo con la schiena sulle lenzuola e lui che mi tira leggermente i capelli.
Gemo e lui sorride sulle mie labbra.
《 Mi sei mancata così tanto, così tanto, così tanto... non esiste abbastanza aria per darmi la forza di dirtelo. Cazzo stavolta a costo di metterti un collare non ti lascio più 》
Sento le lacrime minacciare di uscire dagli occhi, ma le trattengo per non rovinare il momento.
《 Mi hai marchiata Drake. Ovunque io vada tu riuscirai sempre a ritrovarmi, a portarmi a casa, tra le tue braccia 》
Strofina il naso sul mio e poi ci lasciamo andare ad un altro bacio pieno d'amore.
Si lascia andare accanto a me e dopo avermi stretto tra le sue braccia ci copre con le coperte.
《 Certo che... ci sono stati così tanti cambiamenti... prima eravamo solo io e te. Poi è arrivato Alex e... quel bastardo... anzi ora che mi ricordo 》
Lo guardo interrogativa e lui scende dal letto.
Prende dalla sua sacca precedentemente poggiata ad un angolo della camera una foto rettangolare.
Si risdraia accanto a me e me la porge.
《 Mentre seguivo le tracce di John per scoprire dove eravate una sera gli è caduta questa. Ti ho riconosciuta subito 》
Prendo la foto tra le mani.
Raffigura me John e Max.
Siamo davanti al cespuglio dietro casa dove di solito facevamo i nostri sonnellini.
Io sono al centro e sorrido radiosa mentre i due fratelli sono ai miei lati, con un braccio mi circondano le spalle protettivi ed hanno un sorriso dolce sul volto.
Qui ho sette anni.
Me lo ricordo questo giorno.
John aveva trovato un macchina fotografica e faceva foto ovunque.
Spuntava da dietro gli angoli e ti abbagliava con il flash.
Max lo rincorse tutto il pomeriggio perché gli aveva fatto cadere il budino a terra per lo spavento.
Poi Grace e Victor hanno avuto l'idea di farci una foto tutti insieme.
abbiamo dovuto fare più scatti prima di riuscire a non scoppiare a ridere un attimo prima che la foto venisse fatta.
Al solo pensiero mi viene da piangere.
Da come è scolorita si capisce che è stata presa più e più volte, consumata.
E l'aveva John.
Se l'è portata con sé.
Forse l'aveva anche quando è venuto a prendermi in Alaska.
Fratellone cosa stai facendo?
Perché siamo arrivati a tutto questo?
Io ti ho sempre voluto bene.
Max non voleva tutto questo.
《 Eih tesoro non piangere... puoi dirmi cos'è questa foto? 》
La mano di Drake mi ruba una lacrima che stava scivolando sulla mia guancia.
《 Io... domani devo raccontare una cosa ad Alex. Rimani con noi e vi racconterò tutta la storia. Non è nulla di certo... ma è un'ipotesi... 》
《 Ok. Ti credo. Ora però è meglio non pensarci. Non volevo farti piangere anche questa sera 》
Appoggio la foto sul mobiletto accanto a letto e mi accoccolo tra le sue braccia.
《 Non ti preoccupare. Mi hai reso anche troppo felice. Prima... senza di te mi sentivo persa. In pericolo. Ma ora quando arriverà John saprò cosa fare 》
《 Io devo ancora chiederti scusa per quello che ho fatto. Ero così infuriato con Alex... anzi lo sono ancora. Ma poi è spuntato fuori dal nulla Nicholas, io... non sapevo cosa dire. Non sapevo cosa fare. Pensavo solo "davvero è mio figlio? Davvero Sabrina mi ha tenuto nascosto un bambino? E se mi odia?" Credevo mi odiasse invece... mi chiama già papà. Ed ho il timore di tradire il rispetto che sembra provare per me. Non voglio deluderlo 》
Gli bacio un pettorale e lui sospira rumorosamente.
《 Ti adora. Dobbiamo di più preoccuparci per come reagirà a tutta la storia. La nostra, la mia, quella di Alex... 》
Ci stringiamo in un abbraccio dolce, rassicurante e quando la bocca di Drake accarezza la mia fronte gli occhi si chiudono lentamente presi da un sonno improvviso.
《 Notte luna mia 》

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora