POV. Alex
Oggi, anzi stasera andrò alla festa di Rossella.
Ora come ora non vorrei andarci con quel Kane in casa mia, ma ormai l'ho promesso a Beatrice e non vorrei farcela rimanere male.
Senza contare che alla festa devo dire a Rossella di quello che ho deciso con la mia nuova amica.
Di sicuro starà meglio con me... con noi che con quella cretina.
In classe le lezioni passano tranquille poi a ricreazione...
B《 Quindi verrai eh? 》
Io《 Brava 》
B《 C'è un modo per farti cambiare idea? 》
Mi siedo ai piedi del solito albero e lei si ferma davanti a me.
Si sposta un riccio dietro l'orecchio e io non faccio a meno di fissare incantato quel gesto.
Io《 No Bea 》
Lei mi guarda confusa e si toglie i nuovi occhiali dal viso.
Questi hanno la montatura nera.
B《 Bea? 》
Io《 Beatrice 》
Strorce il naso e mi guarda di sbieco.
B《 Questo lo avevo capito, ma perché? 》
Sorrido malizioso.
Io《 Perché mi piace. E comunque comincia ad abituati a chiamarmi alfa. Voglio essere rispettato 》
Lei arrossisce e si rimette gli occhiali, forse in un inutile tentativo di nascondere l'imbarazzo.
B《 C-certo... alfa... comunque per favore non mi chiami Bea... mi ricorda una pecora 》
Trattengo a stento le risate.
Io《 Dammi del tu. E Bea in effetti sembra bee. Come una pecorella, ma io non intento quello. È un soprannome affettuoso 》
Lei dilata le palpebre e arrossisce ancora di più.
B《 Affettuoso? 》
Io《 Già. Beeeeeeeeaaaaa 》
B《 S-smettila per favore 》
Un forte odore di lacca comincia ad avvicinarsi verso di noi.
Beatrice sembra sbiancare di colpo e per me non è tanto difficile fare due più due.
Rossella si affianca a a lei e la guarda dall'alto al basso.
Probabilmente perché indossa dei jeans blu con una felpa color panna invece di un vestito da sgualdrina come il suo.
R《 Non mi avevi detto che parlavate spesso 》
B《 E... e infatti non lo facciamo. Gli stavo ricordando della festa di stasera... 》
La tipa rifatta sorride trionfante.
R《 Quindi verrai? 》
Trattengo l'istinto di dargli un cazzotto.
Io《 Già. Verrò per Beatrice. Visto che devo occuparmi del mio branco e lei è molto fragile 》
Il suo sorriso scompare in un istante.
R《 Non capisco... 》
Io《 La tua amica è un membro del mio branco. Mi sto prendendo cura di lei, anzi. Non mi piace la tua compagnia quindi proibisco a Beatrice di starti vicino. Se ti avvicinerai a lei, poiché non hai un branco avrò il diritto di punirti. Ora sparisci 》
Rossella dopo aver guardato in maniera omicida Bea se ne va con il fumo che gli esce dalle orecchie.
B《 Perché glielo hai detto?! 》
La guardo confusa.
Io《 Prima o poi l'avrei dovuto fare... hai cambiato idea? 》
C'è paura nella mia voce.
Lo sento io stesso.
Possibile che mi interessa così tanto questa storia?
B《 No, no. È che se mi credeva ancora sua amica non si sarebbe preoccupata per... il piano. Potrebbe essere che lo cambia. E non so più come aiutarti 》
Io《 Non ti devi preoccupare. Anzi sta più attenta a te stessa alla festa... non si sa mai 》
Lei annuisce e mi fa un sorriso dolcissimo che mi fa arrossire.
Perché è così maledettamente carina?Sono passato solo un attimo a casa per salutare mamma e per controllare che sia tutto a posto.
Kane mi guardava in maniera strana e anche la mamma sembrava nascondere qualcosa, ma non ci ho fatto molto caso ora devo pensare solo a Beatrice.
Sono stato avventato a parlare a quella in una maniera del genere.
Con me potrebbe anche non prendersela, ma Beatrice sarebbe la sua preda perfetta.
La casa di Rossella non è molto lontana e visto la musica a palla e gli innumerevoli ragazzi sul giardino esterno, non è difficile capire quale sia la sua.
Entro in casa e mi faccio strada tra la folla.
Non ci sono neanche i miei amici qui quindi Beatrice è la mia unica compagnia.
Giro per tutto il primo piano, ma non la trovo.
Esco anche fuori, ma non c'è da nessuna parte.
Possibile che non sia ancora arrivata?
Mi aveva promesso di farsi trovare al primo piano.
Salgo al secondo dove ci sono le varie stanze.
C'è solo qualche coppietta isolata e dalle stanze si sentono chiaramente versi di natura sessuale.
No, lei di sicuro non è qui.
Mentre mi giro per riscendere le scale sento un urlo familiare.
Lo ricosco.
È Beatrice.
Attraverso il corridoio a grandi falcate fino alla porta in fondo.
Appoggio l'orecchio sulla porta e sento chiaramente la voce di Rossella e... quella soffocata di Beatrice.
Ci sono anche altri due ragazzi, ma non dicono nulla.
R《 Visto che ti sei divertita a fregarmi il fidanzato non ti dispiacerà se i miei amici useranno il tuo corpo a loro piacimento 》
Prima ancora di sentire le grida soffocate della mia amica io ho già sfondato la porta.
La mia povera cucciola è legata al letto due schifosi pervertiti la stanno spogliando e Rossella si gode la scena seduta su una poltrona.
Poi tutti si girano verso di me.
Io《 Se non la lasciate esattamente adesso vi ucciderò con le mie stesse mani! 》
I due scappano a gambe levate mentre io mi avvicino minaccioso alla puttana.
R《 Posso spiegare... 》
Gli do un ceffone in pieno viso facendola cadere a terra.
Io《 Sparisci ora dalla mia vista 》
Anche lei scappa via correndo.
Chiudo la porta e mi occupo di Beatrice.
Gli libero i polsi e le caviglie e lei si toglie da sola il panno che ha in bocca.
Mi siedo accanto a lei e provo a dire qualcosa, ma...
Cosa dovrei dire?
È colpa mia se stavano quasi per stuprarla.
È colpa mia perché ho fatto il deficente.
Beatrice si butta tra le mie braccia e comincia a piangere.
Io《 È tutta colpa mia... 》
B《 No. È colpa mia. Dalla prima volta che l'ho vista avrei dovuto stargli lontana. Prima o poi. In un modo od in un altro. Sarebbe successa la stessa cosa. Anzi ti ringrazio per avermi salvata 》
La stringo ancora più forte a me e gli bacio la fronte.
Io《 Scu- 》
Prima ancora che possa finire la parola le sue piccole e delicate labbra si posano sulle mie.
È una senzazione... così bella.
Gli metto le mani sulle guance aumentando il contatto tra di noi.
Perché mi piace così tanto?
È un'azione così sbagliata...