SEAN WALLACE

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Immagina : Sean Wallace x Fem!Reader

Riepilogo : Sean é ferito, lo hai aiutato e devo tenerlo nel tuo appartamento per un po' di tempo ma vi odiate cosí tanto, cosí tanto che tutto questo odio si trasformerà in amore

Avvertenze : sangue

Parole : 4.781

Richiesta : Aidilteenwolf

Richiesta : Aidilteenwolf

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Sean si svegliò a disagio sentendo prima il dolore bruciante alla spalla. Tutto gli tornava in mente, l'imboscata, lui che veniva trascinato su un'auto a caso. Ricordava di essere entrato e uscito di coscienza, di aver bevuto un po' di whisky per attenuare il dolore. Stare insieme in uno squallido bagno. Aprì gli occhi e si guardò intorno, senza ricordare dov'era e da quanto tempo era lì. Sapeva che probabilmente la sua famiglia stava impazzendo. Anche lui era un po' spaventato. Si guardò intorno nel piccolo appartamento e non riconobbe nulla che lo rendesse nervoso.

Fece un tentativo per mettersi a sedere, ma gemette per il dolore mentre lo faceva. Sentì qualcosa dall'altra stanza e cercò di cercare la sua pistola ma non trovò nulla. Alzò i pugni meglio che poteva mentre l'altra persona si dirigeva verso il soggiorno. Aggrottò le sopracciglia quando trovò una donna in piedi lì, sembrava vagamente familiare ma non proprio. Lei lo guardò infastidita, il che gli fece tenere alta la guardia.

"Vuoi rilassarti, così puoi smettere di sanguinare sul mio divano. Disse infastidita incrociando le braccia, lui la guardò ancora più confuso sentendosi strano per essere stato rimproverato da questa donna che non conosceva. Gli aveva salvato la vita ma sapeva che non era una garanzia che lei fosse dalla sua parte. Non era sicuro che qualcuno lo fosse più.

"Chi, cazzo sei?" Sputò con la sua normale voce esigente, se lei voleva essere scortese, poteva esserlo anche lui, e aveva bisogno di sapere chi fosse, e dove avesse messo il suo telefono in modo da poter almeno dire alla sua famiglia che stava bene. Lei alzò gli occhi al cielo ma si avvicinò a lui, ispezionando chiaramente le sue ferite mentre lo faceva.

"Rilassati. Ho lavorato per tuo padre e per te. Di solito non sono un'infermiera, ma sono tempi strani. Disse sarcastica, lui non era ancora sicuro di lei, ma non vedeva motivo per lei di mentire subito, almeno se fosse potuto tornare presto a casa dalla sua famiglia, l'avrebbe sicuramente ripagata e quella sarebbe stata la fine . Finché non lo torturava e lui non le diceva troppo, doveva essere buono. Beh, ancora di più quando ha trovato il figlio di puttana che gli aveva sparato.

"Ti sei strappato i punti, testa di cazzo." Disse infastidita sollevandogli la benda e lui sibilò un po' per il dolore ma la guardò infastidita.

"Beh, scusa se mi sono seduto e sono stato sulla difensiva, visto che mi sono svegliato da qualche parte che non conosco senza il mio telefono, con una sconosciuta." Disse sarcastico e lei lo derise, cosa che anche lui si offese un po', nessuno osava parlare e comportarsi così con lui, eppure se lavorava per loro, doveva sapere chi era e cosa era. Significa che lei era audace o semplicemente stupida, stava scommettendo sulla scala. Lei sospirò e si alzò, tendendogli la mano.

Immagina Multifandom || Parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora