TV/Film/Videogiochi su cui faccio immagina:
-HOUSE OF THE DRAGON
-GAME OF THRONES
-RESIDENT EVIL
-HEMLOCK GROVE
-BRIDGERTON
-TIMEWASTERS
-LES MISERABLES
-DICKENSIAN
-OUTER BANKS
-AMERICAN HORROR STORY (AHS)
-UMBRELLA ACADEMY
-LA CASA DI CARTA
-PEAKY...
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Newt, al suo arrivo nella radura nella scatola, era un piccolo pivello spaventato. Aveva solo quattordici anni, con capelli biondo sporco che gli nascondevano appena gli occhi. Sembrava sbalordito, come al solito erano i verdi, e ovviamente spaventato e confuso.
Alby purtroppo non aveva molte risposte per lui, per giunta. Aveva solo il resoconto della Radura da dargli, le regole e presentarlo agli altri Radurai in giro. Non sarebbe in grado di presentarlo a te o a Minho, visto che in quel momento stavate correndo entrambi nel labirinto.
Nel momento in cui il povero ragazzo ha sentito la parola labirinto , ha quasi avuto un attacco di panico. Era come se qualcosa nella parte posteriore del suo cervello fosse stato attivato, ricordandogli qualcosa che non riusciva a ricordare.
La fresca foresta verde sfumava in un caldo fuoco arancione, il sole tramontava sopra, riportando te e Minho alla Radura per unirvi al falò mensile.
Il quindicenne Minho ti ha implorato di sbrigarti, ma tu dovevi tracciare una nuova sezione del labirinto. Non c'era modo per te di scherzare in questo momento. Quindi se ne va senza di te, con la curiosità che lo trafigge mentre torna di corsa nella Radura principale, lontano dai Deadheads.
Alla fine sei riuscita a unirti verso le undici circa, con la luna quasi centrata nel cielo.
Avevi una tazza del succo segreto di Gally in mano mentre appoggi la schiena contro un albero, una bella vista sia del fuoco che del piccolo cerchio di combattimento. Ti prendi il tuo tempo per goderti la pace e inebriarti, liberandoti da ogni preoccupazione.
Posi gli occhi sul nuovo pivello, un sorriso leggero e invitante mentre ti guarda. Era in piedi tutto solo, fissando il fuoco come se stesse cercando di pensare a lungo e intensamente al suo passato. Lui ti raggiunge, vedendo che anche tu eri sola, osservando il fuoco e gli altri ragazzi parlare e divertirsi.
Si siede a gambe incrociate accanto a te, un piccolo saluto imbarazzante che gli scappa dalla bocca.
"Conosci già il tuo nome, pivello?" Glielo chiedi, bevendo un sorso dalla tua tazza.
Scuote la testa, una leggera fitta di tristezza brilla nei suoi occhi.
"Non preoccuparti," gli dai una pacca sulla spalla, "lo riavrai presto"
Annuisce, crogiolandovi in un silenzio calmo, ascoltando il fuoco scoppiettare e i ragazzi che esultano e urlano a pochi metri di distanza. Parlerà dopo qualche minuto, dopo averti fatto una domanda.
