Immagina Multifandom || Parte 2

BEN SPARROW

Abbinamento : Ben Sparrow x Fem!Reader

Riepilogo : principalmente solo smut, niente trama

Avvertenze : smut, 18+, oscenità, penetrazione, sesso non protetto, tocco con i tentacoli, succhiotti, cavalcare, lodi

Parole : 1,1k

Richiesta : rosa127

Note : lo so...ho una mente malata

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"Gesù cristo" ridacchiò seccamente mentre ti guardava dall'alto in basso "avrei dovuto farlo prima"

Hai preso un respiro tremante e hai incontrato i suoi occhi, eri sospesa a circa trenta centimetri in aria dai suoi tentacoli. Eri già seminuda, ridotta solo a reggiseno e mutande in netto contrasto con i jeans e la camicia con il colletto di Ben. Ti sentivi esposto, potevi sentire i suoi occhi su di te, potevi vederlo prendersi il suo tempo per osservarti. Quasi lo prendi in giro per averlo fissato.

I tuoi occhi guizzano verso i suoi tentacoli mentre si avvolgono intorno ai tuoi polsi e risalgono le tue cosce. Hai iniziato a renderti conto di quanto fossi impotente sotto la sua presa.

Dio ti è piaciuto.

C'era una sicurezza in questo, sapere che non c'era niente che potevi fare di sbagliato, nessun possibile risultato che non ti sarebbe piaciuto. Se ti contorcevi ti stringeva più forte, se gli dicevi qualcosa per farlo arrabbiare ti scopava più violentemente, e se stavi zitto sapevi che avrebbe trovato un modo per farti urlare.

Il modo in cui si muoveva era quello che ti colpiva davvero. Il modo in cui i suoi tentacoli avvolgevano lentamente la tua pelle, diventando più stretti mentre lo facevano, e lui ti guardava come se niente fosse. Come se fosse solo un osservatore e fossi tu a intrattenerlo. Ti trasformerebbe in un pasticcio piagnucoloso mentre guardi come se i tuoi piagnucolii fossero tutto uno spettacolo per compiacerlo.

Sei stato distolto dai tuoi pensieri dai tentacoli che si sono improvvisamente serrati, non avresti potuto cercare di reprimere il gemito che hai emesso.

E lui rise. Ti guardò, i suoi occhi si riempirono di un'oscura lussuria che conoscevi fin troppo bene, e rise.

"Guardati" Ha praticamente tubato "Così bisognoso, così compiacente" la sua voce si incupì "Potrei farti tutto quello che voglio e tu lo prenderesti come una piccola puttana disperata"

Il suo tentacolo è scivolato più in alto sulla tua coscia e tu hai piagnucolato e distolto lo sguardo, rifiutandoti di guardarlo.

"Guardami" Ti afferrò rudemente il viso e costrinse anche te a incontrare il suo sguardo

"Ti userò come la mia patetica puttana del cazzo e ti piacerà, okay?"

Hai annuito debolmente, la sua mano ancora aggrappata al tuo viso

"Va bene?" Ti strinse più forte il viso, un tono di sfida nella sua voce. Non aveva paura di spezzarti.

"Per favore" la tua voce si incrinò mentre parlavi "Per favore usami"

"Questa è una brava troia" sorrise crudelmente

Reprimesti un gemito mentre si allontanava da te, abbassando il viso e lasciando che i suoi tentacoli si allentassero. Ma la tua frustrazione per l'assenza del suo tocco si placò quando iniziò a spogliarsi. Sapevi che aveva notato i tuoi occhi scorrere su e giù per il suo corpo, ma non ti importava.

Quando si è tolto i boxer, si è avvicinato di nuovo a te e alla fine ti ha baciato. C'era un calore nell'essere baciato, un conforto che ti ricordava quanto ti sentissi al sicuro nella sua stretta. Ma c'era anche qualcosa di aspro, un promemoria molto più intenzionale di quanto fossi indifesa. Ti ha baciata come se volesse consumarti, come se avesse bisogno di memorizzare ogni parte della tua bocca ed estrarre ogni reazione possibile da te. Ti ha baciata come se volesse che lo ricordassi in tutto quello che hai fatto. Ti ha baciata come se avesse bisogno di baciarti.

Hai registrato a distanza che anche lui era in aria, portandovi entrambi alla stessa altezza. La sua mano ha trovato i tuoi capelli e li ha tirati sperimentalmente, prendendo nota di come ti facessero gemere.

Ti ha premuto contro il muro dietro di te, la sua gamba si è infilata tra le tue cosce. Non potevi fare a meno di strofinarti contro la sua gamba, alla disperata ricerca di qualsiasi forma di contatto.

Rise contro le tue labbra "Hai davvero intenzione cavalcare la mia gamba come un cane? È patetico."

Le sue parole ti rendevano ancora più disperato mentre gli cavalcavi la gamba, sapendo che non era abbastanza per farti venire ma che avevi comunque bisogno della stimolazione.

Si è allontanato dalle tue labbra e ha iniziato a succhiare segni nel tuo collo, mordendo mentre lo faceva. Eri così rapita dalle sue labbra sulla tua clavicola che quasi non ti accorgevi dei suoi tentacoli che ti sganciavano il reggiseno e giocavano con i tuoi capezzoli. Lo sentivi sorridere contro la tua pelle quando sussultavi di piacere.

Dopo aver deciso che eri sufficientemente segnato, ha fatto un passo indietro. Sapevi entrambi che poteva raggiungere i preservativi sul comodino con i suoi tentacoli, ma voleva sentirti lamentarti mentre si allontanava. Svanito il suo tocco, la tua attenzione è tornata ai tentacoli che ti avvolgono. Non avevano mai smesso di muoversi.

Ben si è preso un secondo per guardare la sua opera, eri coperta di segni e ti contorcevi sotto i suoi tentacoli, i tuoi capelli erano un disastro e nei tuoi occhi poteva vedere quanto eri felice.

"Dio, sei così bella, sei stata fatta per essere tenuta da me" L'unica risposta che potevi raccogliere era un gemito spezzato, troppo disperato perché lui riuscisse a formulare parole

Si avvicinò a te, la sua mano che ti prendeva di nuovo il viso. "Pregami di fotterti"

Il tuo respiro si è interrotto e quasi non hai registrato il comando

"Per favore" balbettasti "Per favore, fottimi" lo fissasti negli occhi

"Ho bisogno di te, ho bisogno di sentirti"

Sorrise e ti baciò di nuovo, brevemente questa volta

"Perfetto" Ti ha spinto contro il muro e ti ha divaricato le gambe.

Hai gridato mentre lui si spingeva dentro di te, cercando di calmare il tuo respiro mentre ti permetteva di adattarti

"Per favore, muoviti" balbettasti "Ho bisogno che tu mi scopi"

Si è spinto dentro di te lentamente, stuzzicandoti brutalmente e tirando fuori da te un lungo e disperato gemito

"Per favore Ben" Riuscivi a malapena a parlare ora "Per favore, ho bisogno di te"

I suoi movimenti erano lenti ma non morbidi, si sentiva così bene dentro di te mentre i tuoi gemiti diventavano sempre più forti

"Per favore, devi venire" hai gridato

"Una troia così brava per me" ansimò "Vai avanti, vienimi sul cazzo"

Hai urlato il suo nome mentre arrivavi, stringendoti attorno al suo cazzo. Non passò molto tempo prima che anche lui venisse, i suoi tentacoli si strinsero intorno a te e la sua voce si incrinò. Quando ha finito ti ha baciata dolcemente e ti ha adagiato sul suo letto, sei svenuta quasi subito.