E dimmi se hai mai visto il vento
Joy's Pov.
La felicità non è così lontana in certi attimi. Come lo so? Basta guardarmi attorno. Mi trovo da mesi ormai in un casetta che ho sempre visto dal divano di casa. La mia vita da settembre non è più la stessa ma è migliorata. Mi sento meno sola. Ho delle nuove amiche e vorrei potervi dire anche un nuovo amore, ma no. L'unico amore che ho in questa vita è per la musica.
"Attenzione, attenzione prego" Samuel sta per fare un annuncio.
"Abbiamo fatto un cambio per quanto riguarda l'ordine della casa e la preparazione per la cena" continua a spiegare dato che lo abbiamo eletto capo dell'organizzazione.
"Questa settimana lavoreranno insieme Tommy e Joy" non esulto, non mi esprimo.
"Nessuno dice niente quindi va bene!" Commenta da solo facendomi ridere. La questione non mi tocca per niente. Sapevo benissimo che prima o poi sarebbe arrivato il momento di collaborare anche con lui. Nonostante abbiamo lo stesso prof, non abbiamo mai parlato. Questa potrebbe essere una buona occasione per conoscerlo. Anche perché, a dirla tutta, è l'unico con cui non ho ancora avuto una conversazione, se non quando siamo radunati sulle scalinate per parlare dei pezzi assegnati. Quando sono entrata qui gli ho dato un soprannome: il ragazzo dallo sguardo serio. Con il tempo, il soprannome è cambiato ed ho iniziato a chiamarlo "Tipo strano". Vado via dalle scalinate e cammino a passo svelto verso la mia stanza. "Scusate, pensavo fosse libera" dico a Rita e Niveo che sono sdraiati sul letto.
"Tranquilla, Joy. Stavo andando via" mi rassicura lui, prima di lasciare un bacio alla sua amata.
"Cos'hai tra le mani?" mi domanda.
"Il brano che mi ha assegnato Rudy" spiego in breve. Mi ruba il foglio dalle mani e legge attentamente il testo.
"A muso duro" legge a voce alta. "Semplice, semplice" si gratta la nuca.
"Com'è?" domanda, Rita.
"Un brano bellissimo, ma allo stesso tempo difficilissimo" le dico.
"Concordo, ma ricordati che siamo qui per affrontare anche queste dure prove. Sicuramente spaccherai" mi dice Niveo e io gli sorrido, lui oltre a Rita è stato il primo a credere in me qui dentro. Quando sono entrata per volere del mio maestro gli altri non erano molto felici. Sono consapevole e sanno che sono un avversario abbastanza forte, ma nonostante ciò, loro due mi hanno accolto nel miglior modo possibile. Da quel momento siamo sempre insieme. Con gli altri ci parlo, ma loro hanno un pezzo del mio cuore e sono grata alla vita per averli incontrati.
"Ti lascio ripassare, io vado a provare in sala danza" dice Rita, lasciandomi da sola.
"Va bene, buon lavoro!" saluto entrambi. Mi metto seduta sul letto, metto le cuffiette e inizio a ripassare il brano. Non riesco a stare ferma, mi alzo ed entro completamente nel mio mondo.
"Canterò le mie canzoni per la strada ed affronterò la vita a muso duro un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro."
Qualcuno bussa alla porta, vado ad aprire e mi sorprendo di vedere Tommy.
"Scusami, ma volevo solo chiederti se avevi già in mente cosa cucinare"
Ridacchio per l'approccio che ha utilizzato per avvicinarsi a me.
"Tommy! Sono solo le diciotto. Hai fame?"
"Un pochino" confessa. Appoggio con cura sul comodino il testo e lo invito a sedersi vicino a me, credo sia arrivato il momento di conoscerci meglio.
"Non so. Io so cucinare il risotto, e tu?" .
"No. Per niente. La mia specialità è una semplice pasta in bianco, poi certo, se mi devo arrangiare in un modo o nell'altro cucino" ridacchia.
"Per tua fortuna hai davanti a te una chef professionista! Ti insegnerò io i metodi per diventare un grande cuoco" affermo divertita.
"Sei ironica, vero?" mi domanda.
"Ahahah, sì esattamente! So cucinare poco, ma solo perché passando molto tempo dai miei nonni hanno sempre fatto tutto loro. Però per il risotto , si può dire che è una mia specialità" ammetto.
"A me piace. Potremmo fare quello stasera, se ti va, così imparo anche io."
Gli sorrido e accetto la sua proposta.
"Ci vediamo in cucina alle 19.30, va bene?" mi domanda.
"Va bene" rispondo. Lo saluto. Una volta che Tommy è uscito dalla stanza, mi rimetto al lavoro. Nonno amava moltissimo Bertoli e io voglio eseguire questo compito nel migliore modo possibile.
Tommy's Pov.
Esco dalla stanza di Joy e mi imbatto in Samuel.
"Stavi origliando, per caso?"
"Ma và. Allora? Com'è andato il primo approccio dopo mesi?"
Scuoto la testa.
"Imbarazzante. Era meglio se rimanevo nel mio spazio" ammetto.
"Non può essere andata così male, dai!" Mi dà una pacca amichevole sulla spalla e gli racconto il nostro siparietto.
"Okay. Forse non è stato uno dei migliori approcci che potevi usare, ma almeno hai avuto il coraggio di farti avanti e rompere il ghiaccio, no? , no?"
"Tenendo conto che in questi mesi, sono sempre stato sulle mie e alla larga, direi che questo è stato un grande passo avanti"
"Ma perché poi?"
"Non lo soooo! Quando mi avvicino a lei, mi agito e sembro un bambino. Faccio un sacco di figuracce. Il suo sguardo è così magnetico che solo guardarla negli occhi mi provoca una scarica di emozione e quindi ho preferito l'indifferenza piuttosto che creare qualcosa e magari rovinare tutto."
"Amico, tu pensi troppo. Sapevo che avevi un debole per lei, ma non pensavo fossi proprio cotto e ora ci devi lavorare a stretto contatto. Sei fottuto!"
Mi passo una mano sul volto e sì, sono in un gran bel casino.
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Sei il mio film preferito. [Tommy Dali]
Fanfiction«senza non ci so stare sei il mio film preferito che guarderei all'infinito» Joy e Tommy due anime sconosciute che si troveranno a dover affrontare un lungo percorso insieme. Entrambi sono partiti da casa con un solo obiettivo: vivere di musica, ma...