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Joy's Pov.

La situazione sta degenerando. Rudy attraverso Maria ha chiesto a Piccolo G, Aaron, Mattia e Tommy di fare le valigie e andare in sala relax. Mentre Gianmarco viene "salvato" dalla sua insegnante e viene messo in sfida diretta. In questo momento, sono con Tommy in camera sua. Lo sto aiutando.

"Vorrei che tu prendessi questa" tira fuori dall'armadio una sua felpa.

"Non posso. . . Questa felpa è tua" dico.

"Lo so che è mia" ridacchia.

"Vorrei che la tenessi tu. Io non so cosa succederà tra poco. Non so se sarò qui anche domani o esco" sospira.

"Solo che vorrei che la tenessi tu perché almeno se ti guarderò da casa, ti ricorderai di non essere sola."

Inutile dire che i miei occhi sono diventati subito lucidi. Si avvicina a me con la felpa tra le mani. La prendo e la tengo ben stretta. La custodirò.

Appoggia le sue mani sui miei fianchi e la sua fronte sulla mia. Mi stampa un piccolo bacio e poi mi stringe a sè.

"Non uscirai da qui. Confido in Rudy. . . Non può mandare a casa uno dei suoi allievi migliori" sussurro.

"Lui può fare tutto" mi ricorda. Si stacca da me e a malincuore finisce la valigia. Tolgo la mia felpa e indosso subito la sua. Non so ancora la scelta del maestro, ma sento già la sua mancanza. Mi sono abituata ad averlo tra i piedi ogni giorno e questa situazione mi distrugge.

Escono tutti e attendono Mattia.

"Tutti che ridono, scherzano, che se ne fregano" dice ad alta voce, infastidito. Senza che lui me lo chieda, mi siedo sulle sue gambe e lo abbraccio.

"Prendi freddo senza giubbetto piccoletta" mi sussurra.

"Il freddo è più sopportabile di tutto questo" rispondo a mia volta.

Mi lascia un bacio sulla guancia mentre io lo abbraccio tenendolo ben stretto a me. Noto che Aaron ci sta guardando con un lieve sorriso. Mi stacco da Tommy e mi avvicino a lui. Abbraccio anche lui. Ho imparato a capirlo, ormai.

"Grazie Joy" sussurra.

"Quando tornate qui facciamo una bella chiacchierata, eh!" gli dico cercando di rassicurarlo.

"Tommy è fortunato ad averti" mi sussurra.

"Io e te avremo modo di conoscerci nei prossimi giorni" parlo come se fossi più fiduciosa di loro.

Mi stacco da Aron. Mattia è arrivato.

Saluto Tommy con un bacio sulla guancia e quando escono ufficialmente dalla casetta, faccio un grosso sospiro e rientro.

"La pasta è pronta se vuoi mangiare" mi comunica Nicolò.

"No, Nico. Non ho fame, ma grazie" mi chiedo come possano essere così tranquilli e sereni quando anche metà di loro, secondo me, dovevano stare in sala relax in questo momento.

Mi guardo attorno alla ricerca di Cricca.

"Ha un momento di sconforto. È in camera, vorrei fare qualcosa, ma davvero non conoscendo la dinamica ho paura di dire cose sbagliate" mi informa Angelina.

"Ti ringrazio, ci penso io."

Raggiungo la stanza di Cricca e noto che c'è Megan. Le sorrido e mi siedo accanto a lui mentre lei ci lascia soli. Cerco di rassicurarlo, ma ogni tentativo è inutile.

"Ti capisco, sai? Hai paura che Piccolo G esca perché in questi giorni avete legato molto. Hai trovato un fratello in mezzo a molte persone. Anche io ho paura per Tommy" confesso. "Dobbiamo essere fiduciosi fino alla fine e sperare che abbiano capito la lezione" dico a Giovanni.

Maria mi fa sobbalzare.

Parla con Giovanni.

"Joy, ora parliamo di te "

"Cosa vuoi sapere di me, Mari?" chiedo.

"Ti vedo un po' pallida e non hai cenato. Stai bene?" mi domanda.

"Non molto. Nulla di preoccupante però. Sono solo in quel periodo" le dico.

Faccio per alzarmi, ma ho un giramento di testa. Giovanni mi prende in tempo.

"L'accompagni tu a sdraiarsi?" chiede Maria.

"Sì, certo" risponde.

"Posso andare nel letto di Tommy?" chiedo a Maria.

Ridacchia.

"Sì, piccola Joy vai pure."

"Ohi, stai bene?" mi domanda Nicolò.

"Dice di si, ma è l'esatto contrario" dice Cricca al posto mio.

Rita e Ludovica, preoccupate, mi raggiungono subito. Si prendono cura di me capendo benissimo il mio stato d'animo. Sono sotto le coperte e inspiro il profumo di Tommaso.

"Cosa ti fa stare meglio?" mi domanda Ludovica.

"La borsa dell'acqua calda che non abbiamo" dico in un sussurro.

Il giorno dopo. . .

Tommy's Pov.

Fortunatamente non è successo nulla. Dormire in sala relax con tutta quell'ansia di uscire da un momento all'altro, per me è già una grandissima punizione. Mi sono maledetto moltissime volte e ho promesso a me stesso di migliorare. Non solo per me, ma per riconquistare la fiducia di Rudy e di Joy.

"Tommaso!" Vengo richiamato da un ragazzo della produzione.

"Ho fatto qualcosa che non dovevo?" chiedo preoccupato sotto lo sguardo confuso di Aron e Mattia.

"No. Solo che ieri Joy non è stata bene. Le ragazze ci hanno chiesto di procurarle una borsa dell'acqua calda. Visto che puoi rientrare, potresti portargliela tu."

Lo ringrazio. Non appena se ne va, corriamo verso la casetta e veniamo accolti nuovamente da tutti, come se nulla fosse successo. Sospiro e il mio unico pensiero adesso è lei. Nicolò mi prende la valigia e la porta in stanza, io vado in cucina e riempio la borsa con l'acqua calda.

"Cosa le è successo?" chiedo preoccupato a Rita e Megan.

"Mentre parlava con Giovanni si è sentita male, ma nulla di grave, tranquillo. È solo in quel periodo e lo stress del tuo allontanamento l'ha fatta crollare."

"Non è in camera sua, ma nel tuo letto" mi informa Samu.

Ringrazio tutti e vado verso la camera. La trovo addormentata e mi sdraio accanto a lei. Le metto la borsa dell'acqua calda sulla pancia e l'abbraccio.

Incredibile l'effetto che mi fa.

Credo che mi sto innamorando di lei e non so per quanto riesco a nasconderlo ancora. 

Sei il mio film preferito. [Tommy Dali]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora