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Tommy's Pov

Siamo rientrati a casa sua e non troviamo nessuno, ma hanno lasciato un biglietto per avvisarci che non ci saranno per tutto il giorno e che Lucy è dalla nonna perché non stava bene. Penso a quanto sono deliziosi i suoi finché sento Joy irrigidirsi e mi sporgo a leggere il finale. "Fate i bravi!"

Ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Lei và in bagno, io l'aspetto in sala sul divano e osservo ogni minimo dettaglio di questa casa. Rispetto alla mia è molto in ordine.

Mi perdo nei miei pensieri.

Penso che sono sereno.

Penso alla gita.

Penso a lei mentre mi guarda con quegli occhioni innocenti.

Penso alla notte passata.

Penso a un nuovo inedito dedicato solo a lei e dimostrarle quanto bene mi fa.

"Ehi Tommy, ci sei?" Mi fa sobbalzare di colpo.

"Oh cavolo ti ho spaventato?"

"Sì, ma tranquilla ero solo perso nella mia mente. Dicevi?"

"Ti è piaciuta la mia adorata città?" Si siede a cavalcioni su di me e io non so se è un'ottima idea.

"E' meravigliosa e ancora di più ho apprezzato il momento in cui ti sei confidata con me." La vedo arrossire.

"E cos'altro?" Mi chiede curiosa.

"I portici, le torri che portano lo sguardo verso il cielo, il cibo e beh la tua panchina preferita. Sono contento perché tu hai deciso di coinvolgermi nella tua vita prima di me e di raccontarmi cose tue private."

"Siamo una coppia Tommaso, è così che funziona!"

Ed è qui che si riaccende quello sguardo che aveva ieri sera, carico di desiderio solo che ora è sobria. Non lo dimenticherà.

"Joy lo sai che se continui a muoverti così, le cose potrebbero mettersi male?"

"Oh caspita! Tommy scuusa!" Mi piace un sacco vederla imbarazzata.

"Non ti scusare Joy. Guardami e rispondimi sinceramente, ma davvero non ti ricordi niente di ieri sera?"

"Ehm, ricordo qualcosa, non tutto, ma mi piacerebbe riprendere quel discorso."

Mi alzo di scatto e dal suo volto noto che si è spaventata, rido e non distolgo lo sguardo dal suo. Vado a vedere se la porta è chiusa a chiave e abbasso la tapparella. Torno da lei continuando a mantenere il contatto visivo, mi sfilo la maglietta e i pantaloni e rimango in mutande mentre lei mi mangia con gli occhi. Si alza anche lei e mi accarezza il petto, le sue dita su di me mi mandano in estasi perché sono così delicate e piccole, continua fino a quando raggiunge l'elastico dei boxer e io la fermo. Non è ancora il momento. Ora è il mio turno.

"Ehi Tommy, ho fatto qualcosa di sbagliato?"

"Shhhh piccola Koala. Ora lascia fare a me."

Le sollevo la maglietta fin sopra la testa e la lascio cadere sul tappeto, poi con una sola mossa le sgancio il reggiseno e lei si scopre con le braccia. Inizio a baciarla dietro l'orecchio e sul collo. La sento sospirare e ci sdraiamo sul divano, lei abbandona le braccia e chiude gli occhi mentre io continuo ad esplorare il suo seno. Quando sente qualcosa premere su di lei, apre gli occhi di scatto.

"Qualcosa non và?" Le dico dolcemente.

"Tommy, sono tornati i miei! Ho riconosciuto il rumore della loro auto."

"Oh cazzo! La porta è chiusa dall'interno comunque. Io vado in bagno. Ci vediamo dopo."

"Sì dai, vai vai."

Joy' Pov

Non trovo il reggiseno. Oh merda, merda. I miei sono sempre più vicini, li sento ridere ad un passo da me. Infilo la maglietta di corsa, sistemo i capelli e mi precipito ad aprire mentre inciampo sul... reggiseno. Come ci è arrivato fino qui? Non mi sono accorta che l'aveva lanciato, lo nascondo nel cassettino del mobile all'ingresso. Ma no che stupida è la prima cosa che aprirà papà per metterci le sue chiavi della macchina. Lo butto sul tappeto.

Suonano.

Apro.

"Ciao Joy, siamo tornati. Tutto bene qui?"

"Sisi perchè?"

"C'è uno strano silenzio."

"Ma no è perchè Tommy riposa su in camera. Sai com'è, oggi abbiamo camminato tanto."

Papà si sposta verso il cassettino di prima, quello delle chiavi. Come volevasi dimostrare. Sposto lo sguardo un po' più avanti e vedo il mio reggiseno spuntare da un cuscino e un calzino e l'accendino di Tommy. Mi sposto con disinvoltura e raccolgo tutto mentre chiedo notizie di Lucy così si ricordano di andarla a prendere. Corro in camera mia, Tommy è seduto sulla sedia alla mia scrivania.

"Joy che spavento! E' la seconda volta nel giro di due ore."

"Ci è mancato poco, ma siamo salvi."

"Arriverà il nostro momento Joy, io non vado da nessuna parte."

Ci guardiamo e scoppiamo a ridere con malizia e desiderio. Ora so che voglio andare oltre, so che ciò che ci unisce è amore vero, puro.

Avviso i miei che per cena usciamo quindi mi faccio una doccia e penso che non vedo l'ora di riprovare quelle emozioni e andare fino in fondo. Mentre esco, sento delle voci e mi accorgo che Tommy non è più in camera mia. E' fuori che parla al telefono e poi con mio padre. Prima di scendere controllo il mio cellulare, trovo un sacco di messaggi delle mie besties e le aggiorno velocemente su quanto stava per accadere, di nuovo. Mandano degli audio con degli urletti acutissimi che mi fanno morire dal ridere.

Trovo un numero che non conosco e un messaggio in cui mi pregano di richiamare.

È la redazione di Verissimo che mi invita in puntata per un'intervista con i miei compagni Aaron, Gianmarco e Maddalena. Sorrido e ringrazio. Sarà bello rivedere tutti.

Sono molto contenta e raggiante, mentre sono quasi fuori dalla porta della veranda mi chiama mia mamma.

"Joy come sei felice. Non ti vedevo così ma... beh sai da quando. Ma non è che tu e Tommy avete fatto ....... cose strane sul nostro divano?"

"Mammaaaaaa, ma come ti viene in mente? Ma certo che no! Comunque stavo raggiungendo papà e Tommy per dirgli una cosa. Dai vieni anche tu."

Mi segue senza far domande, ma so che muore di curiosità. Li trovo impegnati in una discussione fitta fitta sugli accendini, zippo o bic. Mi fanno ridere. Sono così teneriii."

"Ehm, ehm, scusate. Joy ci deve dire una cosa."

"Mi ha chiamata la redazione di Verissimo, mi vogliono sabato in puntata!"

Mio padre e mia madre mi abbracciano insieme. Tommy fischia e applaude.

"Dovremmo uscire tutti a cena allora. Tommy stai qui con noi ancora qualche giorno?" Gli chiede mio papà, ho capito che vuole fargli vedere le sue collezioni dei modellini e degli zippo.

"Domani torno a Firenze" mi spiazza, mi si secca la gola. Mamma se ne accorge e trascina via mio padre, proponendo una cena per la prossima volta che sarebbe tornato. La ringrazio mentalmente e poi guardo Tommy. E' lì che si gratta la nuca e guarda per terra.

"Quando pensavi di dirmelo?"

"Joy scusami, il tempo con te è volato e non mi sono reso conto che fosse già finito. Non credere che questa cosa non mi faccia male."

E' così dispiaciuto che non posso arrabbiarmi.

"Come faremo da ora in poi? Riusciremo a far quadrare i nostri impegni? Settimana prossima vado alla Universal e tu a Firenze. Come facciamo a stare lontani per troppo tempo? E poi inizia il tuor con la Tim... in tutta Italia."

Mi si è abbattuta addosso la realtà, sono triste. Lui mi alza il mento e lo guardo negli occhi e con una dolcezza disarmante mi dice: "Non ti mollo Joy. Mai. Torno a Firenze per incidere un pezzo poi ti raggiungo a Milano e seguo con te il tour Tim. Che ne dici?"

Mi illumino davvero tanto. Il mio cuore riprende a battere all'impazzata. Annuisco e lo bacio.

"E poi io vengo a Firenze con te, ok?" 

Sei il mio film preferito. [Tommy Dali]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora