VI.

61 3 3
                                    







Frank guidava ininterrottamente da ore, ormai, la strada che aveva davanti la conosceva a memoria, i suoi occhi avevano imparato ad abituarsi alla penombra della notte e ai fari accesi che illuminavano il percorso difronte a lui.

Il ragazzo non amava particolarmente guidare, specialmente di notte, ma purtroppo quel giorno era stato costretto a farlo: quando erano usciti dal Campo di Giove, lui Reyna e i tre rispuntati dall'oltretomba si erano messi subito in viaggio sul furgone blu del campo. Era un semplicissimo furgoncino un po' ammaccato, un furgone che Reyna aveva adibito come "trasporta-semidei" dopo la guerra contro Gea. Aveva rivolto molte preghiere a Mercurio affinché il mezzo fosse sciuro e pronto per i viaggi e anche a Bellona, su madre.

Frank era stato messo alla guida, sebbene avesse diciassette anni, accanto a lui Reyna teneva in mano una cartina che mostrava il percorso da fare.
Frank ricordava bene la strada, l'aveva percorsa così tante volte che le si era stampata in mente come una videoproiezione ferma sempre nello stesso punto, ma Reyna credeva che fosse giusto portarsi qualche riferimento, magari utile in casi più estremi.

Inoltre la ragazza alternava l'utilizzo della cartina con la lettura di alcuni tomi riguardante la mitologia greca; Frank non l'aveva mai vista così concentrata, e non l'aveva mai vista leggere qualcosa in lingua greca, ma la ragazza aveva insistito dicendo che fosse di vitale importanza essere pronti e preparati su...qualsiasi cosa stessero per affrontare: voleva sapere chi erano quelli eroi, le loro storie, cosa gli era accaduto, tutto. Alle volte a Frank ricordava un po' Annabeth...

Dietro di loro, seduti sui sedili posteriori, i tre eroi si guardavano intorno confusi e in silenzio. Non avevano detto una parola da quando erano saliti, in realtà nessuno aveva più parlato da quando erano saliti, fatta eccezione per qualche parola in più tra Reyna e Frank, qualche :-gira a destra-: o :-vai di qua-: ma nulla di più.
Frank non poteva biasimarli: poteva solo lontanamente immaginare cosa significava addormentarsi da vivi e svegliarsi il giorno dopo scoprendo di essere morti da più di cinque mila anni; probabilmente erano sconvolti, con mille domande per la testa e una marea di dubbi a cui né Reyna né Frank erano stati in grado di rispondere.

Il ragazzo sospirò alla guida. Non gli piaceva tutta quella storia, non gli piaceva affatto; ogni tanto si immaginava il volto di Hazel che, svegliatasi da sola in un lettino di infermeria, scopriva che lui e Reyna erano andati via senza di lei. Il ragazzo aveva cercato fino alla fine di convincere Reyna ad aspettare un altro po', con il solo risultato di ricevere occhiatacce in cambio.
:-non c'è tempo-: continuava a dire la ragazza :-dobbiamo sbrigarci!-: ma secondo Frank il tempo ci sarebbe stato eccome: detestava l'idea di aver lasciato Hazel da sola, in quelle condizioni, senza risposte e con tante domande.

Molte volte era stato tentato di intaccare una conversazione con Reyna e chiederle perché avesse deciso di portarsi lui appresso e non qualcun altro, perché non aveva deciso di aspettare, ma poi aveva scartato l'idea, ritenendo che avrebbe portato soltanto ad un'inutile discussione.

Allora cercò di concentrarsi sulla strada che aveva difronte a sé, sull'evitare le buche e su nient'altro. Erano arrivati in una strada desolata, c'erano solo loro sulla carreggiata di destra, un guardrail li costeggiava da entrambi i lati e la luna alta nel cielo illuminava tutto.

Frank osservò l'orario segnato sul display della radio e vide che erano le nove di sera. Non era troppo tardi, forse se fossero andati a quella velocità sarebbero arrivati per...

BAM! I ragazzi percepirono un forte scoppio, il furgone sobbalzò e sbandò verso sinistra spingendo tutti gli uni sugli altri. Frank fece fatica a mantenere il furgone sulla carreggiata di destra mentre sentiva il peso di Reyna cadergli addosso. Fece forza, il volante sterzò fuori dal suo controllo, il mezzo slittò di lato e si andò a scontrare contro il guardrail al limite della strada.

𝓘𝓵 𝓯𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓲 𝓯𝓾𝓸𝓬𝓱𝓲 𝓲𝓶𝓶𝓸𝓻𝓽𝓪𝓵𝓲 𝓭𝓲 𝓞𝓵𝓲𝓶𝓹𝓪-𝓟𝓙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora