Il pegaso di Nico si era decisamente affezionato a lui, forse anche troppo: continuava a scuotere la testa e nitrire mentre si libravano in volo solo per lasciargli qualche leccata sul volto, i suoi zoccoli scalpitavano più del previsto e trotterellava troppo per essere un pegaso qualunque.Eracle dietro di lui si era lamentato parecchie volte dell'andamento disconnesso del cavallo, insistendo nel voler tenere le redini; ma a Nico non piaceva stare dietro. Quando alla fine si fece convincere, però, le cose non erano cambiarono molto: il cavallo continuava a scuotere la testa e nitrire contento.
Alla fine l'eroe si rifiutò di proseguire la galoppata al seguito di Nico e fece a cambio con Megara, lasciandoli Will. Will era molto più tollerante di Eracle sicuramente, ma sembrava non apprezzare molto l'affetto sproporzionato nei confronti del suo fidanzato, continuando a rivolgergli parole di scherno e sguardi imbronciati. Il cavallo nitriva più forte ogni volta che si girava e incontrava la faccia di Will e, se fosse riuscito a comprendere la lingua dei pegasi, era sicuro che quelle che gli stava rivolgendo non erano parole belle.
Da sopra al dorso del pegaso il ragazzo si affacciò per scorgere cosa ci fosse sotto di lui: avevano proseguito per parecchio tempo, dopo la sosta a Perugia non avevano fatto più fermate; sotto di loro il mar Mediterraneo splendette per un po' di tempo, riflettendo il forte colore del cielo; ora invece aveva lasciato spazio alla terra: sotto di loro Olimpia si estendeva in tutto il suo antico splendore, le rovine parevano immacolate i loro piedi, con le alte colonne e i prati verdi.
Nico si sentì stranamente sollevato: voleva chiudere quella faccenda il prima possibile, togliere quel fuoco dentro di lui, annientarlo definitivamente e ritornare alla sua vita di prima. Quello non era ciò che aveva immaginato per lui e Will: voleva poter trascorrere il resto dei giorni al Campo Mezzosangue, veder fallire Grover nel giocare a palla a volo, osservare Will che lavora in infermeria e trascorrere la notte con lui, voleva infastidire il signor D. e terrorizzare tutti facendo spuntare degli scheletri dagli angoli bui...non voleva sconfiggere uno psicopatico che riporta in vita le persone.
Quando scesero dai loro pegasi (quello di Nico fu decisamente troppo triste nel lasciar andare il suo nuovo amico) calò un silenzio tombale. Olimpia era difronte a loro in tutta la sua antica bellezza: una navata di colonne in marmo apriva loro un passaggio nell'erba fresca, il sole illuminava le rovine gettando ombre scure sul terreno, nell'aria si respirava un aroma di ulivo e incenso, oltre la colonnata si ereggeva quello che sembrava un piccolo altare a cielo aperto, tre scalinate portavano al centro di un piazzale in marmo, i resti di tre colonne si ereggevano ai lati gettando ombre su di un focolare spento da mille anni. Era bellissima.
I ragazzi rimasero estasiati. Lì si poteva sentire ancora l'aurea che emanava quel posto, la magia che sprigionava, potevano percepire le urla di esultanza e di gioia da parte del pubblico e il sudore versato sul terreno dagli atleti.
:-questo posto...-: Megara non finì mai la frase, ma non ci fu bisogno che continuasse, i ragazzi avevano capito: quel posto era...c'era così tanta antica magia ancora viva lì che era impossibile non sentirla.
:-ok, allora, facciamo questa cosa il prima possibile e chiudiamo la faccenda-: esordì Jason nervoso. Annabeth annuì iniziando ad incamminarsi verso l'altare. I ragazzi la seguirono andando in perlustrazione.
Nico si tenne dietro rispetto agli altri, osservandosi attentamente intorno. Non era mai stato in Grecia in vita sua eppure senti come un collegamento, un legame con quella terra; la sua mente lo riportò indietro nel tempo a ricordi che non gli appartenevano, si sentì leggero e stranamente sollevato. Non gli piaceva.

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𝓘𝓵 𝓯𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓲 𝓯𝓾𝓸𝓬𝓱𝓲 𝓲𝓶𝓶𝓸𝓻𝓽𝓪𝓵𝓲 𝓭𝓲 𝓞𝓵𝓲𝓶𝓹𝓪-𝓟𝓙
FanficLa vita e la morte sono governate da un equilibrio precario, separati da un filo indistruttibile ceduto nelle mani delle Parche. Quando viene tagliato, tutto ciò che ti è materia ti abbandona, l'amore ti abbandona, la vita ti abbandona. Ma se ad un...