CAPITOLO 35

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Accompagnai Soo-Yun in camera e lei tirò fuori l'unico argomento di cui non avrei voluto parlare. Jungkook.

~•~

Pov. Jimin

- Jimin, non ti ho detto tutto prima.
- e cosa manca?
- Taehyung non è l'unica novità in ufficio, c'è anche.....
- Jungkook, si lo sapevo. Ho visto la foto.
- Taehyung dice che quando si ritirerà tuo padre, se di te non ci sarà traccia, programmerà una fusione con Jeon.
- wow... così mi taglierebbero fuori.
- sì è così, per questo dovresti pensare al da farsi e prendere una decisione in qualunque direzione. Non lasciare a loro la possibilità di decidere per te.
- non preoccuparti, non accadrà.
- bene, ora, ti spiace se riposo un po'? Il viaggio è stato lunghissimo ed io sono parecchio stanca.
- figurati, riposa pure. Ci vediamo per cena.
- ok grazie.

Passarono alcuni giorni e Soo-Yun, nel frattempo, volle vedere che genere di lavoro svolgevo al ranch. Sì stupì quando vide che ero in grado di domare i cavalli, occuparmi del bestiame, un po' meno quando mi vide coordinare i collaboratori, sono sempre stato bravo in questo anche a Seoul. Tornare lì in ufficio con quei due non sarebbe stato facile ma prima o poi lo farò così mi toglierò un peso. Durante il suo soggiorno qui in Arizona Soo-Yun ebbe modo di vedere anche quanto fossi realmente felice. La sera prima della partenza poi, le raccontai nei dettagli perché quel giorno decisi di scomparire da tutto e da tutti.

- che figli di puttana... tu però sei stato comunque stronzo con me.
- sì lo so, ma allora non stavo ragionando. Sentivo solo dolore e bisogno di fuggire. Mi dispiace davvero Soo-Yun, non accadrà mai più. Qualsiasi cosa mi succeda sarai sempre la prima a saperlo.
- lo so... domani avrò il volo presto quindi è meglio che vada a preparare i bagagli. E, finché non tornerai, non dirò di averti trovato. Sarà il nostro segreto.
- grazie Soo-Yun, buonanotte.
- buonanotte Park.

Ero sollevato dopo la partenza di Soo-Yun, finalmente avevo fatto pace con lei e l'avevo di nuovo al mio fianco.
Il giovedì seguente, durante la cena, Mel mi ricordò l'impegno che aveva preso con il signor Hawk.

- a che ora mi aspetta?
- ha detto non prima delle dieci, ha già preparato tutto non devi portare niente.
- perfetto.. allora me ne vado a letto così domani sarò pronto. Se quei cavalli sono così indomabili, o sono terribili o di terribili ci sono solo i suoi uomini.
- ha ha ha... sì può essere..
Il giorno seguente mi alzai presto per fare colazione e preparare Devil per andare al ranch di questo Hawk. Speravo di fare pesto, l'idea di essere impegnato da qualcun'altro non mi andava molto.
Appena arrivato notai subito che non c'erano auto parcheggiate, forse doveva ancora tornare a casa. Dopo mezz'ora chiamai Mel.

- pronto?
- hey Mel, qui non si vede nessuno che faccio?
- dammi cinque minuti, provo a sentire a che punto è.
- ok aspetto.

Poco dopo mi richiamò.

- allora il signor Hawk sta tornando, ha detto che puoi entrare e metterti comodo e si scusa per il contrattempo.
- entrare? Quella non è casa mia, che faccio nel frattempo?
- non ne ho idea, bevi un po' d'acqua. Non hai caldo?
- sì, mi sto sciogliendo come un gelato al sole. Forse hai ragione, andrò a bere finché l'aspetto.
- ecco bravo, tienimi aggiornata mi raccomando.
- sarà fatto.

Trovavo così strano entrare in casa d'altri così tranquillamente considerando poi che questo Hawk non mi conosce. Avevo un caldo tremendo, per le medie stagionali qui a Tucson eravamo un po' sopra la media ma mi faceva strano pensare che a Seoul avrei girato col cappotto. Trovai la cucina e presi l'acqua in frigo ed un bicchiere nella vetrina, prima o poi si farà vivo.
Lo so che non avrei dovuto farlo ma per passare il tempo, feci un giro della casa. Era molto lussuosa e ben arredata, i confort non mancavano ed era molto luminosa. Quando arrivai in camera da letto mi resi conto delle dimensioni del letto, era enorme..

IMPLOSIONE  (BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora