IMPLOSIONE (BTS)

CAPITOLO 12

- Zeus, perché non vuoi baciarmi.
- perché me lo chiedi di nuovo, conosci già la risposta.

Ares mi diede una spinta per allontanarmi e si voltò a guardarmi. Sembrava triste e deluso ma non avrebbe dovuto esserlo. Il motivo per cui ci vediamo non è l'amore. Anche se il nostro è un rapporto particolare lo riconosco, noi ci vediamo solo per scopare e basta.

- non ho più voglia. Vai pure a cercare qualcun'altro oggi voglio solo andarmene lontano da te.

Ares raccolse la vestaglia. Non sono riuscito a lasciarlo andare facendo finta di niente e l'ho afferrato per un braccio.

- aspetta che fai?
- me ne vado. Non è normale quello che c'è tra noi. Prima mi andava bene era solo sesso, era chiaro, ci divertivamo ma adesso... adesso, cerco solo te, mi piace farlo solo con te, sembra una relazione e così non mi basta. Quindi è meglio che smetta di vederti prima che mi metta seriamente nei guai.

Ci siamo guardati a lungo negli occhi, avrei giurato di avere visto i suoi più lucidi mentre mi diceva questo. Dentro di me c'erano molti sentimenti contrastanti. Volevo stare con lui ma anche con Jimin. Era un pensiero egoista lo so ma entrambi si compensavano e almeno per ora avevo bisogno di tutti e due. Ares iniziò a rivestirsi ed io presi i miei abiti ed uscii dalla stanza per tornare a casa.

Pov Jimin

Continuavo a pensare alle parole di Soo-Yun. Trovavo buffo che, arrivato a quest'età, stessi rivivendo le sensazioni e le insicurezze della "prima volta". Io che con le donne avevo provato ogni genere di piacere mi ritrovavo a riflettere sull'eventualità di fare o no l'amore col mio uomo. Ogni volta che ci pensavo mi sorprendevo a ridacchiare, che scemo. Stamattina volevo parlare con Jungkook ma ha sempre il telefono staccato, mi sto preoccupando. Forse è meglio se vado a casa sua magari non sta bene. Chiamo Soo-Yun e mi faccio portare l'agenda.

- eccomi Park. Dimmi tutto.
- ho bisogno che mi liberi il pomeriggio, Jungkook non mi risponde al telefono e inizio ad essere preoccupato.
- beh... nel pomeriggio devi assolutamente partecipare ad una videoconferenza, lì non puoi mancare, poi... sì, ti posso liberare.
- ok.. grandioso.. grazie Soo-Yun.
- che succede?
- non lo so ma Jungkook non risponde al telefono e devo andare a vedere se sta bene.
- ok.. tienimi informata mi raccomando e se hai bisogno sai già cosa fare..
- sì grazie Soo-Yun.
- figurati.

Durante la riunione francamente non ci stavo con la testa. Pensavo sempre a lui, se stava bene, se c'era un qualche tipo di problema, mi venivano in mente solo guai. Non vedevo l'ora di andarmene. Finalmente la riunione finì e chiamai subito Yoongi per farmi portare a casa di Kooki. Durante il viaggio continuai a chiamare Jungkook nella speranza che mi rispondesse e finalmente lo fece. Mi sorprese, però, sentirlo già ubriaco a quest'ora. La cosa non mi piaceva per niente.

- grazie Yoongi. Sei libero per il resto della serata, mi trattengo qui. Se avrò bisogno chiamerò un taxi.
- cosa? Non se ne parla. Se hai bisogno chiama, a qualsiasi ora verrò subito, non preoccuparti.
- ok... Allora grazie.
- solo una cosa..... Ho sentito in che condizioni è..... Sta attento...
- Yoongi, non so perché sei sempre così duro nei suoi confronti ma non devi preoccuparti. Andrà tutto bene.

Yoongi neanche mi rispose, sì risistemò al posto di guida e appena scesi se ne andò.
Salii al piano di Kooki e mi aprii la porta. Nella stanza c'era tutto chiuso e le luci erano spente. Mollai ventiquattrore e giacca in entrata e accesi la luce. Lo spettacolo che mi si presentò davanti agli occhi era davvero preoccupante. Kooki era mezzo nudo disteso sul divano con ancora un bicchiere vuoto in mano. Sospirai pesantemente e mi avvicinai a lui per capire in che condizioni fosse.

- Kooki..... Kooki svegliati...

Si mosse appena e farfugliò qualcosa di incomprensibile...

- Kooki svegliati, ma perché sei ridotto così!... Hey!...
- chi sei?
- ah bene... Sei proprio pieno... Sono Jimin...