CAPITOLO 23

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Pov. Jungkook

Uscii dall'ufficio di Tae e tornai a casa. Mi mancava Jimin, non poteva finire così, ma non volevo perdere neanche Tae che riusciva a farmi impazzire col suo modo di fare prima così dominante e poi totalmente succube. Adesso stop. Non ce la faccio, stasera ho solo bisogno di starmene tranquillo e sbollire la rabbia. Non ho bisogno di grida e neanche di rimproveri. Tae sta diventando sempre più possessivo e ammetto che anch'io nei suoi confronti lo sono ma sapeva come la pensavo in merito. Sapeva che non avrei rinunciato a Jimin come e quando voleva lui. Però..... Mi rattrista l'idea di perderlo. Era tardi, avevo passato la serata a casa guardando la tv, stavo per andare a letto quando il mio telefono vibrò. Era Tae. Ero contento che mi avesse cercato ma non gli avrei dato alcuna soddisfazione, ero ancora infastidito.

- che vuoi!
- sono seduto in auto..... Nascosto da occhi indiscreti.
- e quindi?
- mi sto toccando Jungkook..... e penso a te mentre lo faccio.

Venni assalito da un'improvvisa ondata di caldo. Subito apparve nei miei pensieri il volto di Taehyung quando provava piacere, era talmente sensuale da eccitarmi solo a pensarlo. Mi schiarii la voce per non fargli capire quello che mi aveva provocato solo dicendo quelle poche parole.

- Davvero? Non sembra... Non ti sento particolarmente... Eccitato...
- mmm... Sei si-sicuro?... Aaah... Oooh... M-mi s-sent-... Mmm... Vorrei che fos-si qui...

Si stava decisamente masturbando ed io stavo impazzendo.

- e cosa faresti se fossi lì con te... Dimmi...
- mmm... Sto per... Jungkook...

Seguì un momento di silenzio dove sentivo Tae respirare velocemente e con affanno indice soltanto di una sola cosa.

- ho voglia di te Jungkook ti prego fammi salire.

Sentirlo in quelle condizioni mi stava facendo venire in mente le peggio cose che gli potevo fare o quello che lui poteva fare per me.

- vieni subito.

Passarono cinque minuti e suonò al campanello, era davvero vicino. Aprii la porta e lo feci entrare. Lo guardai serio mentre lui era intimidito. Era sexy da morire con quell'aria da bambino colto con le mani nelle caramelle. Sembrava così indifeso, i morbidi capelli appena arricciati gli coprivano gli occhi da dove uscivano calde lacrime.

- scusami... Io... Io non... Voglio stare con te... Solo con te... E vorrei che tu fossi solo mio. Mi spiace di essere così geloso ma... Non posso farci niente... Ti prego tienimi con te... Ti amo Jungkook.

Rimasi a bocca aperta, non sapevo che dire, Taehyung si era appena dichiarato a me. Lui voleva solo me ed io, come uno stupido, pensavo a Jimin che, con tutte le ragioni, non voleva più avere niente a che fare con me. Ripensandoci era più una questione di orgoglio che di amore.

- Taehyung, non piangere.

Mi avvicinai a lui e gli presi il viso tra le mani, asciugai le sue lacrime e lo baciai, nel modo più dolce e tenero che conoscevo

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Mi avvicinai a lui e gli presi il viso tra le mani, asciugai le sue lacrime e lo baciai, nel modo più dolce e tenero che conoscevo. Lui ricambiò e quella notte il mondo sparì per lasciare il posto solo a noi due.
Il mattino seguente, quando mi svegliai, non riuscivo a sentire niente. Era tutto buio ma la sveglia diceva che erano ormai le dieci! Mi alzai e andai in salotto ad aprire le pesanti tende che impedivano al sole di entrare. Ci trovai la colazione pronta e un biglietto:

IMPLOSIONE  (BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora