Capitolo 9

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Passai accanto a due ragazze molto carine, mie coetanee, sentendole bisbigliare come al solito, mentre mi guardavano.

"È stata lei." Sentii, mentre mi allontanavo. Non gli diedi importanza, chissà di chi parlavano.

Come attraversai la porta della palestra, lo sguardo di Demi fu su di me, e come al solito si rabbuiò. Demi sospettava che fosse mio padre a picchiarmi sporadicamente, ma non sapeva che mio padre non mi avrebbe mai sfiorata nemmeno con un dito. Al contrario, l'uomo che si spacciava per tale, non perdeva occasione di mettermi le mani addosso.

Demi mi raggiunse, mantenendo comunque le distanze. Analizzò il mio volto, ma fortunatamente avevo soltanto un piccolo taglio al labbro. La vidi sollevare la mano, come a volermi accarezzare il volto, poi riprese il controllo delle proprie azioni e se la portò ai capelli, sospirando.

"Questa storia deve finire." Borbottò nervosa, parlando di quello che subivo sotto il mio stesso tetto. Non ne avevamo mai parlato, in realtà, ma lei sapeva. Più di una volta mi aveva trovato addosso lividi non riconducibili agli allenamenti.

"Finirà." Ero convinta di questa cosa, ma ero anche convinta che avrei dovuto aspettare ancora un po'.

"Dopo vieni da me?" Mi chiese con dolcezza.

"Forse non è il caso, facciamo passare un po' di tempo. Per far calmare le acque."

"Ho voglia di mangiarti." Mi sussurrò, evitando di farsi sentire dagli altri studenti. Il suo sguardo si era addolcito, prendendo quella sfumatura maliziosa che mi mandava in subbuglio. Non sapevo resistere a quello sguardo, a quel corpo caldo. Respirai più velocemente, anche io avevo voglia delle sue labbra e della sua lingua sul mio corpo. Ne ero diventata dipendente. Un improvviso calore mi salì fino al viso, partendo dal mio centro. Stavo per risponderle, quando si avvicinarono Lauren e il suo gruppetto. Mi ammutolii, e Demi prese il controllo della situazione.

"Quindi oggi ti allenerai in coppia con Lauren." Disse, come se stesse completando un discorso iniziato da un po' di tempo. Scossa, sbattei gli occhi un paio di volte, sperando di essermi sognata tutto. La corvina mi guardava male, addirittura peggio delle altre volte. "Coraggio, iniziamo." Urlò al resto degli studenti, dando inizio alla lezione.

Nonostante le tette di Lauren, che sembravano danzare ad ogni suo movimento, riuscii a concentrarmi anche sull'allenamento. Ero migliorata davvero tanto, anche se non ci avrei mai scommesso su nemmeno un centesimo.

Arrivai a fine lezione senza collezionare figuracce, ma non ero comunque preparata alle parole di Demi.

"Ragazze, la prossima settimana andiamo tutte in ritiro, una settimana in montagna. Il preside è già informato, ed è d'accordo. Fatemi avere le autorizzazioni dei vostri genitori."

Aspettai che le altre andassero negli spogliatoi, per avvicinarmi.

"Dem, non so se mi daranno l'ok per venire."

"Beh, se i tuoi ti vogliono in squadra, e da quello che ho capito è così, devi venire. Non vedo l'ora di averti per me tutte le notti." Concluse, abbassando il tono di voce per non farsi sentire da anima viva. Ingoiai, pronta ad accettare, ma poi ebbi un dubbio.

"E se qualcuno ci vede?"

"Farò in modo di farmi dare due camere comunicanti, così potremo stare insieme, piccola. Andrà tutto bene."

Annuii, poi andai a prendere la mia roba per tornare a casa. Mentre mi stavo dirigendo verso l'uscita, vidi entrare la squadra maschile. Fortunatamente dopo le prime lezioni insieme, eravamo stati divisi. Ingoiai il rospo, e mi feci forza, sorridendo al ragazzo che mi stava fissando. Dovevo farlo, fargli credere di avere un minimo di interesse.

Invisible Chains - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora