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Yasmine

Continuo a strusciarmi su Jacob, tenendo lo sguardo puntato su quello di Damon, che mi provoca un calore per tutto il corpo.

Per un attimo, abbasso lo sguardo sul pavimento, per concentrarmi a ciò che sta dicendo Jacob.
«Piccola, io vado un'attimo in bagno. Non scappare.», mi sussurra all'orecchio, per poi allontanarsi.

Okay sono costretta a ballare da sola.
Almeno o più spazio per muovermi, e provocare Damon.
Solo quando porto lo sguardo laddove si trovava poco fa, non lo vedo più.
Così, provo a cercarlo con lo sguardo, ma niente.
All'improvviso però, sento un corpo solido dietro di me.
Sento il suo profumo, e il suo calore.
Eccolo qui, il Batman scomparso.

«Vuoi farmi ingelosire, scintilla, mhm?», sussurra nell'orecchio, affermando i miei fianchi, per poi portarmi attaccata al suo corpo.
«Forse.», lo provoco, appoggiando le mie mani sulle sue.
«La prossima volta fa di meglio.»
«Dovrei spogliarmi nuda per farti ingelosire?», continuo a provocarlo.
Da lui ricevo un grugnito, mentre fa ondeggiare i miei fianchi su di lui.
«Vederti nuda mi piacerebbe molto, mi provocherà un erezione, ma non credo che mi ingelosirei.», sussurra, avvicinando le sue labbra al mio collo.
«E perché mai?», chiedo.
«Perché, l'importante è so che tu mi vuoi.» Mi bacia il collo. «E gli altri ragazzi, non si permetteranno di avvicinarti a te. Sai perché, scintilla?», sussurra con quel tono sensuale.
«Perché?», domando quasi ansimando.
Questi suoi sussurri mi stanno facendo bagnare.
«Perché in quel momento che tu sarai nuda...», fa una pausa per regalarmi un altro bacio umido,«Sarò lì con te, baciando e toccando ogni tua forma. Regalando un film erotico alla gente che ci circonda.», prosegue.

Non riesco a rispondere o fare altro, perché queste cose che mi ha appena sussurrato Damon, stanno comparendo davanti ai miei occhi, come un film.
«Un'altra cosa, scintilla.»
Annuisco, per farlo continuare.
«So che quando ti strusci su un altro ragazzo pensi a me.»
«Non è vero.», mento.
«Non mentire, scintilla.»
«Altrimenti?», lo provoco, trascinandomi di più su esso.
«Non riuscirai a provocarmi.»
«Se lo dici tu.»

Ora non penso altro che Damon.
Mi lascio trasportare dalla musica, e dai suoi movimenti.
All'improvviso però non lo sento più dietro di me.
Così, riapro subito gli occhi.
Mi giro e lo cerco con lo sguardo.
Ma subito dopo, il suo vuoto lo occupa Jacob.

«Hai fatto la brava in questo breve tempo?», domanda sussurrando.
Annuisco, mentre mi giro verso la sua direzione.
Ha delle ciocche di capelli, che gli cadono su il viso, così, subito dopo, gliele aggiusto.
«Sembra che hai fatto a lotte per entrare in bagno.», dico ironica.
«Sul serio?», chiede.
Annuisco ridendo.

«Voglio bere.», dico, mentre gli prendo la mano e lo strascino in cucina.
«Ma ciao!», esclama Ellen, mentre che beve una birra.
«Me ne dai un po'?», chiedo.
Ma ovviamente non aspetto sua risposta, che gli rubo da mano la sua birra.
«Ma-»
«La mia piccola.», dice Jacob con tono fiero.

«Yasmine?», domanda una voce alle mie spalle.
È quella voce è familiare.
Riddo la birra a Ellen, e mi giro.
Non ci credo.
«Victoria!», esclamo più del dovuto.
Mi butto fra le sue braccia, e la stringo forte, forte a me.
È da tantissimo che non la vedo dal vivo.
Abbiamo passato tre anni con solo videochiamate.
«Da quanto tempo sei qui?»
«Sono tornata proprio ieri.»
«E non mi hai detto niente?», domando, dandole un leggero pugno sul braccio.
«No. Volevo farti una sorpresa, è sapevo che a questa festa eri presente.
«Dio! Mi sei mancata tantissimo.» La ristringo a me.

«Oh, sì.», dico, mentre subito dopo mi giro verso Ellen e Jacob.
«Lei è la famosissima Victoria.»
«Victoria, lui è Jacob, lei è Ellen.»
«Piacere di conoscervi.», dice stringendogli la mano.
«E quindi, ho appena visto la migliore amica della mia ragazza.»
«Già.»
«Quindi lui, è il famoso Jacob il tuo ragazzo.»
«Già.»
«E Damon, che fine ha fatto, pensavo-»
«Okayyy...» La freno, prima che dica qualcosa che a Jacob infastidirebbe.

«Se non'è un problema per voi ragazzi, vado con Victoria a parlare.»
«No no, va pure.», dice Ellen.
Prima che io me ne vada, Jacob mi prendere per il braccio, mi tira a se e mi bacia.

Subito dopo esserci allontanate.
«Romantico.», dice scherzosamente Victoria, ridacchiando.
«Allora tu, Yasmine, devi raccontarmi. Tutto.», dice tirandomi con se su una poltrona.

«Ti ho raccontando di Jacob, bla bla.»
«Sì ma io ero rimasta, quando tu e Damon-»
«Non parliamo di lui, per favore.»
«È successo qualcosa?»
Annuisco.
«Oddiooo. Racconta. Subito.»
«Qualche giorno fa, lo rivisto dopo mesi, ed è successo un po' di...»
«Cose tra voi?», chiede.
«Sì, ma niente di che.»
«Racconta.»
«Ieri mi sono addormentata a casa sua, e la mattina successiva, mi sono ritrovata a cavalcioni su di lui, e ci stavamo per baciare.»
«Cazzo dici!», esclama elettrizzata.
«E poco fa, mentre Jacob era in bagno, Damon ha preso il suo posto, sussurrandomi all'orecchio, e facendomi sfrusciare su di lui.»
«Dio, mi sento bagnata per te.»
«Victoria!»
«Ora voglio vederlo.»
Alzo gli occhi al cielo con un sorriso, per poi alzarmi dal divano e trasportarla con me.

Cerchiamo Damon per la casa, fino a quando non lo trovo.
E appoggiato vicino al muro che porta alle scale, mentre parla con un amico.

«Damon.», lo richiamo.
Lui sposta subito lo sguardo su di me.
«Yasmine.», pronuncia il mio nome, e cazzo, adoro così fottutamente come lui pronuncia il mio nome.
Okay, sto esagerando, forse i drink stanno facendo effetto.
«È tornata Victoria.»
Damon si sposta dal muro per venire vicino a Victoria, per poi abbassarsi e porle dei 'baci sulla guancia'. Be', precisamente, guancia e guancia.
«Damon, come va?», chiede.
«Si va avanti.»
«Comunque, parlando di altro.», fa una pausa, per poi portarsi una mano che compre la mia visuale dalle sue labbra.
«Ho visto il suo ragazzo. Io continuerò a tifare per voi.», dice in un sussurro, per non farsi sentire.
«Ti sento.»
Sul volto di Damon, si disegna un sorrisetto divertito.
«Noi andiamo.», dico portandomi indietro Victoria.
«A dopo, scintilla.», sento la sua voce da lontano.

«Scintilla? Ma lo sento è innamorato di te.», dice divertita, Victoria.
«Ma che.»

«Volete?», ci chiede Ellen, mentre ci offre dei drink.
«Sì, grazie.»
«Yasmine, se per te non è un problema mi rubo un attimo il suo fidanzato per ballare.»
«Fa pure.», dico, subito dopo sorseggio un po' del drink.
«Grazie.» Mi sorrise, per poi andarsene.
«Non mi piace.», dice all'improvviso Victoria.
«Cosa? Il drink? Nemmeno a me.»
«No, lei.»
«Perché?»
«Sa di falsa.»
«Mi era mancata la mia sensitiva.», dico ridacchiando.
«E a me è mancata la mia migliore amica.», dice, per poi stringermi a se.

Dopo aver finito entrambe il drink, io mi sento come se il mio corpo si comandasse da solo, e la mia mente non è lì.
Questo è perché prima ho bevuto altri drink, e alcolici.
«Sei ubriaca?», domanda Victoria.
Così, mi giro verso la sua direzione, e vedo che si muove lentamente.
«Nahh.»
«Invece sì.»
«Forse un po'.», faccio una pausa, «posso?», domando appoggiando la testa sulla spalla di Victoria.
«Ovvio.»

Dopo aver appoggiato la mia testa sulla sua spalla, chiudo gli occhi, nella speranza che questa sensazione passi.
Ma all'improvviso, non sento più niente.

«Sono qui, scintilla.», sussurra.

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