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Yasmine

Siamo in spiaggia, facendo il nostro bellissimo picnic.
Subito dopo esserci divertiti al mare ci siamo seduti sulla sabbia, ora non voglio neanche immagine alla sabbia appiccicata al mio didietro.
Cambiando argomento, ho sul grembo il mio bellissimo piatto con all'interno l'insalata di riso, e al mio fianco le persone più importanti che ho.

«Ho intenzione di fare molte feste.», dice Victoria.
Oddio, non sono una tipa a cui piacciono le feste.
Beh, parlando chiaro, ci partecipo, ma non mi piacciono veramente, anzi, preferisco stare a casa nel letto con un libro fra le mani, una candela profumata accesa, e in sottofondo la mia playlist preferita per leggere.

«Ci sto.», dice Thomas.
Posso anche evitarlo di dirlo, tanto credo che si sia capito che Vic e Thom sono ragazzi molto vivaci e festaioli.

«Tu che ne pensi Yas?», mi chiede la mia migliore amica.
«Ovviamente Vic, la casa è la tua, io non sono nessuno per dirti cosa fare o non fare.»
«Sì, ma anche tu dovrai "viverci" all'interno.»
«Se sarà un giorno "no", resterò all'intento della mia camera, se sempre ne avrò una.»
«Ovvio. Ognuno di noi l'avrà.»
«Peccato.», dice sarcastico Thomas.
«Se vorrai entrare in camera mia puoi.», gli fa l'occhiolino Vic ironicamente.
Io e Damon ci guardiamo ridendo.
Amo il suo sorrido.

«Andiamo a far un bagno?», chiede Thomas.
«Ma abbiamo appena finito di mangiare.», lo faccio notare.
«Scintilla, se l'acqua è gelata puoi sentirti male, ma no a quest'ora che c'è la presenza del sole che riscalda l'acqua.»
«E arrivato lo scienz-», non finisco di dire la frase ironica che stavo per dire, che Damon mi prende in braccio tipo sacco di patate, per poi correre verso l'acqua del mare.
«Ti prego non buttarmi, che non so nuotare!», lo supplico esclamando.
Damon mi abbassa delicatamente per poi farmi incrociare le mie gambe intorno la sua vita, mantenendomi con le mani strette ai fianchi.
«Pensi che me lo sia dimenticato?», chiede con tono dolce.
«Beh...»
«Ti conosco da ben 11 anni, scintilla.», dice, tenendo lo sguardo fermo nel mio.

Ho l'impressione che l'acqua si sia fatta bollente.
Voglio baciarlo, ma non lo farò.
Non so neanch'io il vero e proprio motivo per la qualche non voglio unire le mie labbra alle sue, ma se lo facessi mi sentirei in colpa, e come se tra me e Jacob ci fosse ancora un qualcosa.

«Questi sono fidanzati e neanche ce lo dicono?!», scherza Thomas.
«Anche se fosse, non sono affari tuoi.», scherza a sua volta Damon.
«Magari...», penso tra me e me.
Ma appena mi accorgo che lo sguardo di Thomas è soffermato su di me, con una leggera risata, mi accorgo che quel pensiero l'ho detto a voce alta.
«Magari...», faccio una pausa pensando a cosa dire.
«Magari facciamoci un bagno.», dice in mio aiuto Vic.

La guardo e la sorriso, del tipo: "Mamma mia ti amo, mi hai salvata, sei la migliore."
Così, subito dopo Damon, inizia a nuotare, ma all'indietro, con me ancora su di lui.
Abbiamo petto e addome, uno contro l'altra, e per rendergli più facile il lavoro, tolgo le gambe incrociate intorno la sua vita, per lasciarle galleggiare in acqua.
Alzo lo sguardo verso il viso di Damon, e noto che il suo viso e verso l'insù.
Non so ma in questo momento sto sorridendo, e sono rimasta imbambolata a fissarlo.
Ma questo momento viene spezzato da Thomas, che chiama l'attenzione di Damon.
«Vogliamo nuotare assieme, tipo gara?», chiede.
Damon prima di rispondere passa lo guardo su di me.
«Vai, se ti va.», dico con un sorriso.
Così, Damon smette di nuotare, ma prima che lui si stacchi del tutto da me, lui mi avvolge le braccia intorno al giro vita per poi porgermi un bacio sulla fronte.
Queste azioni improvvise di Damon, mi fanno star bene.
«Tu va, lei rimarrà con me, è al sicuro.», scherza Vic.

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