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Yasmine
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Sei mesi dopo...

La scuola è finita, e anche quest'anno è andato.
Damon, nuovamente è stato bocciato.
C'è qualcosa sotto, ne sono sicura.
In tutto ciò Damon deve ancora spiegare il motivo del suo allontanamento e di molte cose che mi ha accennato.

Ora però non voglio pensarci, voglio godere la mia vacanza con lui, e i miei unici due amici: Victoria e Thomas.
Siamo in vacanza nella casa di vacanza di Vic, e questa casa è mozzafiato.

Io e Vic ci troviamo sulle sedie a sdraio a pancia in giù a prendere il sole, fino a quando però delle braccia solide e bagnate mi prendono in braccio.
Grido di paura.
«Damon qualsiasi cosa tu voglia fare-», non finisco di terminare la mia frase che ci troviamo immersi dall'acqua, abbracciati.
Risaliamo su, e quando finalmente respiro gliene dico quattro.
Mi mette giù, e ringraziando il cielo questa piscina non è tanto profonda, ma ci tocco a mala pena con le punte.

«Calmati, scintilla.», mi sussurra bloccandomi contro la parete della piscina.
«No.», dico tenendo lo sguardo fisso nel suo.
Nel mio c'è rabbia, nel suo malizia.
«No?», chiede abbassando il viso nel incavo del mio collo.
Smetto di respirare quando sento il suo respiro caldo colpirmi la carne.
«Che c'è ti sei azzittita?», mi punzecchia per poi leccarmi il collo.
«Sai di estate.»
«Smettila.», «non siamo soli.»
«Pensi che a quei due importi se ti scopassi qui?»
«Non è bello da vedere per loro.», forse...
«E se ti dicessi che anche loro stanno per scopare?»
«Cosa?»
Damon indica con il capo la zona delle sedia a sdraio, e noto Vic sulle spalle di Thomas a mo' di sacco di patate che si incamminano verso l'interno casa.
Quando Vic incontra il mio sguardo mi fa un occhiolino.

Riporto lo sguardo su Damon, e noto che lui non ha mai smesso di guardarmi.
«Allora? Perché dobbiamo scopare anche noi?»
Senza risposta, Damon porta due dita sulla mia intimità.
«Perché stai pulsando.»
«È per il freddo.», mento.
«No, scintilla. È perché mi vuoi.»
Sì, e non sai quanto.
«Lo dici tu.»
«Perché è la verità.»
Mi prende il mento con due dita, e mi bacia, afferrandomi la coscia e portandosela al fianco.
Si infila meglio tra le mie cosce, riuscendo a sentire il suo rigonfiamento.
«Anche tu mi vuoi.», dico.
«Infatti. Io non lo negato.»

Continua a baciarmi, a divorarmi.
Abbassa la bretella del costume, regalandomi baci sulla spalla, fino al seno, ancora coperto dal tessuto del costume.
Ma dopo poco, Damon, scioglie del tutto la parte del costume superiore.
Sento i capezzoli a fuoco.
E quel fuoco viene spento dalla bocca fredda di Damon che risucchia.
Tra le mie cosce un fuoco fiorisce.
Un calore di eccitazione mi invade ogni centimetro del mio corpo.
Damon mi afferra per le gambe e mi fa sedere sul bordo della piscina.
Dopodiché lui si insinua meglio tra esse.
Afferra i lembi del mio costume, e lo sfila.
Così, rimango nuda, del tutto.
Il viso di Damon si abbassa verso la mia intimità.
Sento il suo respiro colpirmi linguine.
Divarico meglio le cosce e inarco la schiena, dandogli tutto l'ospitalità possibile.
Mi bacia il basso ventre, passando sulla congiunzione tra inguine e coscia.
E di punto in bianco, la punta della sua lingua tocca il mio clitoride pulsante.
Lo afferra tra i denti per poi succhiarlo.
Sobbalzo, sentendo la calda sensazione sul mio nervo.
Mi rilasso, quando il piacere diventa più docile.
È un sogno.

Inaspettatamente infila due dita dentro di me.
«Oh, dio.», ansimo inarcando di più la schiena già zuppa di sudore.
Le sue dita entrano ed escono da me.
Pian piano accelera il ritmo, mentre i miei seni ribalzano leggermente.
I colpi di lingua sono decisi, stuzzicanti, leggeri e feroci.
Inclino la testa all'indietro e ansimo, non capendoci più nulla.
Domani i fianchi andandogli incontro.
Inarco la schiena mentre lui affonda le sue dita sempre di più.
«Damon...», mormoro, tremando dalla testa ai piedi.
«Continua a dire il mio nome. » Le sue dita affondo bruscamente nella pelle, strappandomi un sibilo di piacere.
Non riesco più a respirare mentre l'orgasmo mi scuote con una pulsazione dopo l'altra. Mi tremano le gambe.
Lo sento scorrere sopra di me, le sue labbra raggiungono le mie e assaporo me stessa. Sono inebetita mentre la sua mano mi accarezza le cosce.

«Sei stanca?»
Scuoto la testa.
«D'accordo.»
Mi prende in braccio, e mi riporta in acqua.
Mi fa allacciare le mie gambe intorno ai suoi fianchi, facendomi sentire la sua erezione.
«Ti eccita così tanto donandomi piacere?»
Annuisce. «E non sai quanto.», mi sussurra a fior di labbra prima di risucchiarle in un bacio.
Affonda una mano nell'acqua, e la sento in mezzo a noi.
E dopo qualche istante, sento il suo pene nudo, contro la mia intimità anch'essa nuda.
«Farò piano.», mi riassicura.
«Non voglio che tu faccia piano.», gli sussurro. «Non mi farai male.»
«Sei sicura?»
Annuisco.
La sua punta penetra nella mia carne, ed infine tutto dentro, toccando il fondo, riempiendomi così tanto che urlo.
Mi mantiene per i glutei mentre penetra con velocità dentro di me.
Non pensavo che fosse così aggressivo.
Ma, mi piace.

Adesso, dopo il primo orgasmo sono più eccitata di prima, e il mio piacere è più amplificato.
Mugolo, muovendomi sotto di lui, mentre si ritira e affonda con più decisione dentro di me.
«Damon...», ansimo.
Mi afferra con la bocca il collo.
Mentre io mi aggrappo alle sue spalle.
Divarico così tanto le cosce per accoglierlo del tutto dentro di me, regalandomi una bellissima sensazione.
Accelera le spinte, i miei seni ballano su e giù.
I miei occhi putano il cielo, e intanto il suo membro scivola dentro e fuori con una estrema velocità e aggressività.
Spalanco le gambe fino al limite godendo di ogni spinta.
Mi tengo stretta a lui, mentre lo sento grugnire.
Risale con il viso sulle mie labbra senza baciarmi.
Le nostre labbra vengono colpite entrambe dai noialtri respiri.
Mi fissa, con uno sguardo che reputo davvero sexy.
Fisso il suo bel viso e quelle goccioline di sudore lungo la fronte e sul suo torace.
E adesso, che lo stiamo facendo anche in piscina, i suoi capelli sono bagnati e decisamente sexy.
Porto le mani dietro la sua schiena affondando le unghie nel suo sedere.
«Oh, mio dio.», sussulto.
Sento il picco dell'orgasmo che mi sta sopraggiungendo.
Mi stringo a lui quanto più posso per sentirlo del tutto dentro, e sentire le sue spietate spinte.
Strizzo gli occhi, sentendo la sua erezione colpire il punto magico, il punto del piacere più assoluto.
Urlo quando l'orgasmo mi travolge e il mondo prende a girarmi intorno.
Continua a spingere dentro.
Congiungo le nostre labbra abbracciandolo, accompagnandolo ad affondare nel suo orgasmo.

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