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Damon

Gli sarà piaciuto?
Sarò stato in grado di aver avverato ogni suo desiderio ieri sera?
Queste sono le uniche domande che mi pongo da stamattina, mentre accarezzo i suoi capelli morbidi, con il suo faccino appoggiato sul mio petto.

Sembrerei pazzo se quando si sveglierà, gli chiedessi: «Ehi scintilla, ieri ho avverato tutti i tuoi desideri?»
Ieri, come lei, ho perso anche io la mia verginità.
Sì, fino a poco tempo fa, cioè ieri, anch'io ero vergine.
Perché ho aspettato lei.
Nessuna ragazza mi prende, come mi prende lei.
E come se lei fosse il mio acciaio e io la sua calamite.
E mentre la fisso, in momenti come questi, che desidero che siano per sempre.
E forse in futuro anche con due diavoletti per la casa con i suoi occhi.

Con cautela sposto il suo viso sul cuscino, così che ho la possibilità di alzarmi.
Quando sono finalmente in piedi la fisso, per assicurarmi non si sia svegliata.
Sempre con cautela mi dirigo in cucina. Ho intenzione di preparare una delle sue "colazioni" preferite che le feci assaggiare per la prima volta in assoluto.
Sto parlando del giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta.

Arrivo in cucina, prendo del pancarrè, delle uova, e dello zucchero.
Porto una padella unta con del olio sopra al fornello, e successivamente, in un recipiente a mixo l'uovo con lo zucchero, per poi immergere le fette di pancarrè all'interno del composto.
Porto le fette nella pentola e aspetto che si cuociono.
Nel frattempo prendo i topping: La nutella, sciroppo d'acero, e la frutta.
Quando le prime fette di pane sono fatte, decido che quelle sono mie poiché le prime cose non vengono mai alla perfezione.

Dopo aver preparato anche quelle di scintilla, decido di condirle io.
Prendo le fette di french toast di Yasmine. Prendo il barattolo di nutella e con un coltello mi aiuto a disegnare un cuore su entrambe le fette.
Dopo aver disegnato due bei cuori, passo alle fragole, che taglio con attenzione anch'esse a forma di cuore.
Dopo averle tagliate, le posizioni affianco ai french toast.

Passo ai miei, dove spargo della semplice nutella sopra con delle fragole.

La mia attenzione viene catturata da un dolce sbadiglio.
Alzo lo sguardo, e vedo scintilla camminare verso di me, coprendosi la bocca con la mano.
«Buongiorno.», sussurra.
«'giorno.», dico senza toglierle lo sguardo da dosso.
Indossa un semplice intimo bianco, ma è perfetta in ogni modo.
«Non senti freddo?», le chiedo.
Siamo a metà gennaio, e...
«La stessa domanda la pongo a te» Si avvicina a me. «Non hai freddo?», mi accarezza con le mani i pettorali.
Dio...
«Io a differenza tua ho i pantaloni.», le faccio notare.
Abbassa il viso per notare ciò, e quando sale mi sorride con le labbra chiuse.
«Perché, non ti piace vedermi senza?»
Anche tanto.

«Non voglio che ti amali.», dico alzandola e facendola sedere sul marmo della penisola.
«Non mi ammalo.»
Inclino la testa di lato.
So quanto è fragile.
«Sono sicura.», si auto convince. «E poi in questa casa la temperatura è abbastanza calda.»
Caldissima.

«Sei sicura che è l'ambiente, e non l'atmosfera?», la punzecchio.
«Non saprei.», dice serrando gli occhi a mo' di pensarci.
Sono stato forte fino ad adesso, ma il mio controllo è finito. Ed è per questo che scappa un bacio.
Un bacio passionale.
La mia lingua è ormai ossessionata de lei, e di ogni suo centimetro.

«Hai preparato la colazione.», dice scendendo dalla superficie della penisola, dirigendosi allo sgabello, laddove si trova il suo piatto.
Lo fissa e poi fissa me con un sorriso.
«Grazie.»
Più la guardo e più mi innamoro.

Do un morso al mio franch toast senza staccare gli occhi da lei.
Parliamoci chiaramente, come si fa? Come si fa a guardare qualcun'altra?
Lei è di una bellezza affascinante.
Se non l'avessi mai conosciuta, sicuramente il mio cuore era destinato al suo.
La leggenda del filo rosso.

Non ha nemmeno la vaga idea della stregoneria che mi ha causato.
Se qualcuno entrasse nel mio cuore, e bussasse, nel mio cuore c'è e ci sarà per sempre lei.

All'improvviso si alza, e inizia a camminare verso di me, strascinandosi con sé il piatto con la sua colazione sulla penisola.
Senza neanche dirmi niente, si siede sulle mie gambe.
«Mi sentivo lontana da te.»
Il mio sguardo è ormai perso nel suo, di punto in bianco la sua bocca risucchia le mie labbra in un bacio.
Un bacio che sa darmi solo lei.
Un bacio, che dio, mi provoca le farfalle nello stomaco.
Una valanga di farfalle.
L'emozioni si amplificano.
È un insieme di emozioni che solo con lei provo.

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