42 Non si torna più indietro

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I nostri corpi sono ancora attaccati, sento il suo calore entrarmi nella pelle e il suo respiro affannato mischiarsi con il mio.

"Atena, non pensare minimamente che io entri in te. Non ti scoperò finché non ti sarai resa conto che non sono un cazzo di oggetto. Ti ho venerata dal momento in cui ho capito che fossi destinato a dividere la mia vita con la tua" trova il coltello che porto al financo e se ne appropria, mi punta la lama sotto il mento "e tu, stronza che non sei altro, cosa fai? Mi tratti come un oggetto. Mi menti quotidianamente e giochi con le tue regole, da sola" traccia il profilo della mia gola con la punta del coltello "anzi, non da sola, con il padre biologico di Adam" lo dice con disprezzo e io rimango sbigottita. Lui sa? Come diavolo è possibile? Il cuore inizia a battermi più velocemente e delle goccioline di sudore cadono dalla mia fronte.

"io...Damon, giuro prima o poi te lo avrei detto... non riuscivo a dirlo ad alta voce... per me è tuo figlio, non è figlio suo" gli porto una mano sul la guancia mentre mantengo il contatto con i suoi occhi "non mi importa di chi sia il sangue nelle sue vene, mi importa chi lo sta crescendo nel modo migliore in cui potesse essere fatto. D non ho mai pensato, nemmeno per un momento, che tu fossi un oggetto e non avrei mai voluto mentirti, so che probabilmente non mi crederai ma nel mio mondo tu sei tutto per me. So di essere un egoista stronza che non si merita l'amore che tu mi dai quotidianamente. L'amore che mi dimostri pure ora, che sei qui per me, che sei venuto per potermi aiutare nella nostra vendetta. Non ti ho fatto venire con me perché se io morissi so che il mio piccolo, il nostro piccolo, sarebbe in buone mani. Vorrei avere un figlio tuo? Si, costantemente ma non posso permettermi di diventare madre se c'è una feccia del genere in giro"

Con la punta del coltello mi percorre la clavicola per poi fermarsi prima della spalla, scende poco più sotto e sento che la punta preme più forte, finché una gocciolina di sangue si forma tra il coltello e la mia pelle, per poi scendere giù, verso il mio seno.

"ti vorrei credere,tutto il mio essere mi dice che devo crederti ma la mia mante non può permettersidi cedere, non posso mollare solo perché mi fai gli occhi dolci e mi ammali conil tuo essere. Si, sei egoista. Si, so di essere una parte importante in te ma,cazzo, sei folle. Non posso permetterti di stare vicino ad Adam se fai a pezzi la gente!" mi urla in faccia e l'unica cosa che vorrei che facesse è che spingesse più forte quel coltello nel mio petto.

"feriscimi fisicamente come io ho ferito te" lo guardo convinta negli occhi "so che lo vuoi fare, fammi sanguinare"

"Vuoi che ti faccia sanguinare? Sei la solita masochista" picchia un pugno contro la parete, a pochi centimetri della mia faccia "Non stai solo peggiorata, pensavo che questo ultimo anno ti avesse fatto guarire, non di tanto ma almeno un po'! Invece rimani la debole ragazza spezzata che ho conosciuto"

Il coltello incide di più la mia pelle "ma sai che ti dico? Se così è l'unico modo per farti capire la mia sofferenza lo farò" sospira e mi prende per la gola "sei pronta a sanguinare?"

"Damon, da te mi farei fare di tutto" un sorriso strafottente compare sulle mie labbra.

Inizia ad incidermi la pelle, premendo sempre più in profondità. Il sangue inizia a colare prepotentemente. Inizia facendo una linea verticale, mi brucia e un urlo sfugge dalle mie labbra risalendomi dal profondo. Butto fuori il dolore ma anche le cose che ho fatto in queste settimane, so di averci preso la mano, ma non mi sento in colpa. Non dopo quello che fanno a delle povere ragazze, non dopo ciò che io ho dovuto subire.

La punta si stacca e ritorna al punto si partenza, da lì inizia a fare un semicerchio, fino ad arrivare al punto di fine.

Mi ha marchiata.

"Sei mia!" mi afferra i capelli prepotentemente e si impossessa delle mie labbra, il bacio è famelico, ci cibiamo l'uno dell'altra.

Le mie mani si fiondando sui suoi fianchi. Gli tiro fuori dai pantaloni la maglietta e glie la levo velocemente. Lui si occupa della cintura dei miei cargo verdi, me li abbassa velocemente.

La punta del coltello ora è sulla mia pancia, sento il freddo e il liquido che impregna la lama, ma quel freddo inebriante sparisce dal contattato della mia pelle, sento un tonfo sulle piastrelle del pavimento.

Le mutande mi vengonostrappate con un colpo secco e in meno che non si dica le sue dita sono dentrodi me "senti questo? Senti quello che ci unisce?" continua a muoverle velocemente"solo io, solo le mie cazzo di dita, solo il mio cazzo, solo la mia lingua può toccare la tua pelle!" mi ringhia a pochi centimetri dal viso per poi abbassarlo e leccarmi il sangue che esce copioso dalla ferita che mi ha inferto. Mi resterà la cicatrice e la cosa mi eccita ancora di più.

Mi passa le sue mani sotto alle mie natiche per poi darmi una spinta e prendermi in braccio, sento la sua durezza attraverso i suoi pantaloni, lego le mie gambe attorno a lui per avercelo ancora più vicino a me.

Con una mano inizia a slacciarsi i pantaloni e in poco tempo è dentro di me, inizia a spingere subito e io mi sento colma di lui.

"Cazzo se mi sei mancato" gli mordo il collo e lui ringhia.

Ci uniamo in modo violento e sfrenato, lui con una mano si regge alla parete mentre io sono totalmente in balia delle sue spinte e del suo corpo.

"ti amo Damon" unisco le nostre labbra in una lotta violenta, come quella tra i nostri corpi.

In poco tempo si svuota dentro di me e io lo seguo nel suo orgasmo.

Crazy Train inizia a suonare dal mio telefono. Non è una bella cosa.

Ci stacchiamo e prendo il telefono.

È Roth, Damon risponde lui al posto mio.

"Ciao Ro"

Non sento cosa si dicono ma vedo che Damon va a sedersi sul letto con lo sguardo terrorizzato.

"ti aspetto qui"

Chiude la chiamata e mi guarda negli occhi.

"hanno rapito Adam"

Scoppio a urlare, crollo sulle ginocchia e le lacrime iniziano a sgorgare dai miei occhi.

"hanno lasciato un bigliettino Atena. Un figlio per un figlio"


Buonasera!

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Buonasera!

come state? 

io mi sto ancora riprendendo dai festeggiamenti per il mio compleanno e nel frattempo sto studiando per un esame. 

Sono diventata dipendente dalle RedBull. Aiuto.

Si sono riuniti.

Si sono amati.

è stata marchiata.

che dire, un capitolo molto movimentato.

vi saluto.

a lunedì prossimo! 

XoXo Fede

Un destino di famigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora