21 I Desert Devils

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⚠️(capitolo con tematiche forti.

se volete in fondo ho aggiunto la canzone che si dovrebbe ascoltare durante la parte in corsivo.

buona lettura)⚠️





Non sono mai stata una ragazza noiosa, anzi mi sono sempre annoiata facilmente.

Volevo azione nella mia vita, avevo bisogno di nuovi stimoli. Questo è uno dei motivi per cui sono entrata nel corpo dei Marines ed è anche perché non mi sono opposta al reclutamento nei Seal.

Voglio vivere la mia vita un quarto di miglia alla volta, un po' come diceva Vin Disel, insomma non aveva tutti i torti, così pensavo fino a poco tempo fa. Ora no. Fanculo, la mia vita è diventata un disastro cosmico!

Scappare da un locale dal retro? Fatto. Lo posso spuntare dalla lista delle cose da fare prima di morire.

Damon mi tiene per mano mentre seguiamo la rossa per un corridoio sotterraneo, che sorpresa, sorpresa, finisce direttamente nel tunnel che collega il mio ultimo nascondiglio.

"Ryan, sai dove andare ora" la ragazza dagli occhi abbaglianti ci lascia passare.

"Grazie, Elaine" lei annuisce e sparisce nell'ombra del corridoio, solo il rimbombo dei suoi tacchi a spillo ci ricordano la sua presenza.

Quando usciamo troviamo tre moto dalle linee classiche e dure che ci aspettano, in men che non si dica siamo sopra di esse.

"ragazzi le armi?" chiedo pensando che non si possono lasciare quelle bellezze al nemico.

"sono già nelle borse insieme a dei cambi puliti" Damon si infila il casco.

Io lo imito e accendo la bambina, il vicolo dove ci troviamo è buio e stretto. Spero non ci siano problemi.

Non puoi scapparmi

Una voce maschile si fa largo nella mia memoria. Come se stessi iniziando a ricordare dettagli in più della mia prigionia. La voce è un'ombra attorno a me.

Non ora che sono in sella alla moto.

"seguitemi" Ryan, dall'interfono del casco ci da l'odine. Ora comanda lui.

Partiamo a velocità sostenuta, e ci dirigiamo nella periferia della città, non ho visto nessuno che ci seguiva, ma potrei anche essermi sbagliata, dopotutto sono stata cieca per tutti questi anni.

Come diavolo ho fatto a non vederlo mai? Sicuramente le nostre via si saranno incontrate, succede sempre ma ora, non vedo altro che lo sconosciuto biondo.

Quel ragazzo della festa che assomigliava tanto a Damon, ma non era lui.

"ragazzaccia, tutto bene?" siamo appena arrivati nel parcheggio di fianco a dei capannoni, c'è lo stemma dei Desert Devils, che equivale a un diavolo che surfa sul deserto, con gli occhiali da sole. Mi aspettavo qualcosa che facesse paura invece nulla.

Un uomo ci ha aperto il cancello, è un gigante, è ancora più grande di Steven. Cazzo.

Entrambe le braccia sono tatuate, ha una barba lunga ma ben curata, indossa dei jeans sgualciti e il gilet del club, al di sotto di esso nulla, una tartaruga scolpita si rivela al di sotto del tessuto di pelle nero. I capelli sono lunghi e tenuti insieme da un cipollotto arruffato. È un bel uomo dai tratto duri, non ha il viso perfetto ma la combinazione dei suoi particolati lo rende bello.

"Nathan" lo saluta il nostro aggancio "loro sono le persone di cui ti parlavo, lei è la sua donna"

Si stringono la mano per poi abbracciarsi.

Un destino di famigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora