Bald Knobci accoglie con la sua neve e i paesaggi montuosi. Respiro a pieni polmoni il freddo e il profumo di neve, mi mancava la baita con le sue pareti in legno e il caminetto che ti riscalda.
I miei anfibi affondano nel soffice manto bianco disteso attorno a noi, coprendo il giardino curato minuziosamente da mia madre, quando era in vita.
Mark e Damon sono a mio al mio fianco mentre svuotano la Jeep dalle valigie. Steven e Harry sono passati da casa per recuperare degli abiti da montagna e dei tattici per mimetizzarci nell'ambiente che ci circonda.
Se non ricordo male, papà ha un'armeria nella cantina e questo potrebbe tornarci utile, dovremmo cacciare e procurarci da soli il cibo, non è consigliabile farci vedere in città con questa situazione. I contatti col mondo esterno saranno minimi. Non so cosa potremmo trovare, visto che è inverno ma faremo il possibile. Fortunatamente la dispensa è ricca di razioni K, io che ho sempre preso in giro mio padre per rifornire questo posto con il cibo da sopravvivenza. E invece aveva ragione quel vecchio cocciuto.
Così passammo un mese tra quattro mura in mezzo al nulla. Con Damon la situazione è tesa mentre Mark sembra sempre più distante, non abbiamo ricevuto bigliettini, nulla.
Oggi è natale, naturalmente non abbiamo avuto tempo di procurarci dei regali o altro così ho addobbato un po' la casa con dei rami di pini e le lucine che ho trovato in soffitta.
Non c'è la classica magia del Natale ma devo dire che sembra abbastanza buona come situazione.
Ho pescato dall'armadio un vecchio vestito di mamma, fortunatamente di corporatura eravamo molto simili, è un tubino rosso fuoco con i bordini neri e le maniche semitrasparenti.
Damon sta preparando il pranzo e Mark è andato a tagliare la legna per tenerci al caldo. Sono irrequieta da quando mi sono svegliata, i miei sensi sono all'erta e scatto per qualsiasi rumore, non so come mai. Mi sento paranoica. Probabilmente perché è passato così tanto tempo, e non sono riuscita a trovare informazioni su mio padre e nemmeno 6-6-6 si è palesato in qualche modo.
Questa situazione di stallo non mi convince, so che sta per succedere qualcosa da un momento all'altro. Siamo tutti troppo tranquilli, come se non fossimo degli obbiettivi.
Sanno che non siamo morti, ovviamente, non c'erano i nostri cadaveri da nessuna parte. Da quando i piani si fanno col culo?
"Atena, vieni a darmi una mano?" Damon mi richiama all'appello dalla cucina.
Lo vedo sporco di farina ovunque e con del cioccolato sulle dita. Merda. Scoppio a ridere, non posso trattenermi. Finalmente una risata.
"così, mi prendi in giro?" mi viene incontro come un animale affamato.
Inizio ad aggirare la penisola per dare spazio fra i nostri corpi, ma non lo ferma. Fa un balzo e mi afferra. Io ho le lacrime agli occhi e peggiora la situazione quando passa la sua mano sporca di cioccolato fuso sul mio viso.
"Damon!" urlo tra una risata e l'altra.
"cattivona" sussurra ringhiando.
Sento la sua erezione premere contro il mio fondoschiena, così decido di strusciare il mio corpo su di lui. Qualcosa di strano si fa largo in me... mi volto e unisco le nostre labbra, le lingue iniziano una lotta violenta mi afferra per le cosce e mi fa appoggiare sul pianale della cucina, tira giù la scollatura del vestito e in men che non si dica il mio seno fa capolino fuori.
"Cristo" ringhia per poi prendermene uno tra le labbra mentre con le mani mi tira giù le mutandine.
Il dolcevita nero che indossa gli fa risaltare la mascella e diavolo se mi fa eccitare... dolcevita nero?
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Un destino di famiglia
Romance[COMPLETA] [ Da revisionare ] Atena ha seguito le orme della sua famiglia, si è arruolata nel corpo dei Marines. Ma suo padre è un Seal. Non ha ancora finito il suo percorso di carriera. Con dei traumi provenienti da una missione precedente deve ri...