32 Rosso Sangue

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- parte con scene esplicite e forti, si consiglia la lettura 

con una camomilla e un sacchetto anti-nausea-


Nemmeno un'unghia mi rimane nelle mani. Mi sono vomitata addosso. Mi sono pisciata addosso. Mi hanno fotografata. Mi hanno rasata. E ora stanno bisticciando. Ma ho la mente annebbiata dal dolore e dall'umiliazione. Uno dei gemelli ha provato a ficcarmi il suo cazzo in bocca ma ha capito che non era il momento adatto. Tra vomito e rabbia si sarebbe trovato con un moncherino infetto in poco tempo.

Sono ore che mi torturano solo per il gusto di farlo, non mi espongono domande. Nulla. Solo silenzio e dolore.

"ci muoviamo ad ucciderla? Avrei degli affari da sistemare con mio fratello" Angel è impaziente e nervoso, come se sapesse qualcosa che noi ignoriamo. E se... no, sarebbe impossibile...scaccio dalla mia mente un pensiero a dir poco inquietante.

Josè, il fratello con i baffi, si avvicina a me con un machete affilato tra le mani.

"va bene signorina, cosa preferisce che le amputi? I piedi o le mani?" mi passa la punta dell'arma attorno ad entrambi i polsi per poi incastrarlo tra le mie gambe nude.

"fottiti" gli sputo addosso, gli va a finire sul suo cardigan bianco e vedo che ho della saliva sporca di sangue.

Morirò.

Uno schiaffo in pieno volto mi apre il labbro ancor di più, brucia e sanguina.

Gocciolo sangue ovunque, so di ferro e sale. Mi passo la lingua sulle labbra e ne ho la conferma.

"ragazzi, perché dovete sprecare il mio tempo? Ho tre figliastri idioti" Dominc fa ingresso nella stanza. indossa un completo blu, con la cravatta rossa e una camicia bianca. I capelli rosso-arancio sono più lunghi di quel che ricordavo. Si mette davanti a me e dà la sua giacca a Francisco, porta la barba lunga, il suo sguardo è gelido e duro.

"perché fate in modo cheio debba sporcarmi le mani? Non vi ho forse detto che non ne volevo saperenulla? Prima ho visto che Angel ha scopato la nostra ospite, poi vi ho vistostrappare delle unghie a un Seal, e Josè che cercava di farsi succhiare ilcazzo come il troglodita di merda che è, ho lasciato la cena con mia figlia perstare in questa cazzo di stanza. Sapete che mi altero quando gli affari midisturbano nei giorni di festa, soprattutto quando ricevo una chiamata" si inginocchia all'altezza del mio viso e afferra il mio mento tra il suo pollice e l'indice. "A quanto pare il tuo amato istruttore, mi sta dando la caccia. Ci sta dando la caccia, mi correggo. Perché un idiota, in questa stanza, ha ben deciso di svelare la sua cazzo di identità! Poi due gemelli idioti si fanno vedere in paese! Davvero? Come se Damon Stan non vi potesse identificare, come se Mark Bower non vi avesse mai visto! Avete lavorato con quell'uomo per tre anni! Lui sa come agite". Continua a guardarmi negli occhi mentre cazzia i suoi uomini.


"dovevate fare un Caravaggio, invece è un Pollock! Si, io parlo di arte con voi..." si alza in piedi, si appropria del machete e ordina agli altri tre di uscire dalla stanza.


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È sera, sono legata alla brandina, nuda e mi stanno versando addosso acqua gelida. Ho perso i sensi parecchie volte mentre mi tagliavano. Ora la camicia del senatore è completamente rossa. Rossa del mio sangue.

Un destino di famigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora