46 Ciao Ciao Bambolina

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Il sole è tramontato da quattro ore, il freddo si sta insinuando sotto alla mia pelle per attaccarsi alle ossa e rendendomi glaciale come la mia anima in questo momento.

Mi sono truccata il viso, anzi Angel si è messo all'opera rendendomi la morte.

Con la mia matita da trucco ha tracciato un teschio seguendo i contorni del mio viso, lui mi ha seguito facendo la medesima operazione su sé stesso e successivamente Damon e Roth si sono uniti. I quattro cavalieri dell'apocalisse sono pronti per entrare in scena, pronti per diventare l'incubo dell'uomo che ci ha privato di tutto e che ha cercato di privarci anche della persona più importante per noi. Il centro del mio universo, Adam.

La montagna Afghana ci ricorda la sua inospitalità con il terreno sdrucciolevole sotto i nostri anfibi e gli arbusti che a stento ci coprono da eventuali avvistamenti.

Ci muoviamo in formazione, io sono la punta del triangolo che formiamo. Subito dietro di me ci sono Angel e Damon, Steven e James sono subito dopo di loro, dietro di me Roth che chiude la forma. Un piede dietro l'altro, lentamente.

Ci troviamo nell'esatto posto dove mi hanno catturato anni prima.

Quando ero un'altra persona, quando avevo un altro futuro davanti, quando mio padre era ancora vivo, quando Mark era il centro della mia vita, quando gli Stan erano estranei e quando il sorriso sul mio volto era costantemente presente; ero felice, ero piena di vita, ero una persona fedele e non ero a pezzi; ma devo ringraziare tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti da questo momento in avanti per avermi dato Adam, per avermi dato la possibilità di entrare nei Seal ma mi ha dato e tolto tutto allo stesso tempo. Sarei stata in un ranch in Texas con i miei cinque figli e Mark che li insegnava a cavalcare tori e a sparare alle lattine di birra con i fucili ad aria compressa; un'altra vita, un altro modo di essere.

Non ho potuto vivere una vita tranquilla, ho affrontato parecchi ostacoli ma non mi pento di nulla, nemmeno di aver fatto a pezzi uno di quegli squilibrati.
Cortes mi appare davanti agli occhi e mi sorride, faccio un passo indietro dallo spavento, tutti imitano lo stesso mio movimento, sono a capo della missione quindi non posso permettermi certi scherzi, le loro vite sono in mano mia, un mio passo falso può condannare uno di loro a morte e non lo posso permettere, non su questa montagna, non per una mia vendetta personale, non per un gioco del destino.

"Ghost, trova un altura adatta e controlla il perimetro, sii i miei occhi esterni" comunico via radio a Damon mentre con gli altri proseguo scendendo il pendio che ci condurrà all'ingresso della grotta dove sono recluse le ragazze rapite da Spencer.

Indossiamo una mimetica MultiCamma viaggiamo il più leggeri possibili, tattico, boonie e una shemagh khaki, siamoun tutt'uno con l'ambiente anche le armi stesse sono del colore della sabbiaper poter essere il più omogenei possibile con il terreno circostante.

Roth avanza per coprire il buco lasciatoci dall'assenza di Damon e noi ci inoltriamo verso l'obbiettivo; secondo le informazioni che è riuscito a reperire Angel durante l'incontro col bastardo abbiamo scoperto che questa sera lui non sarà presente nella struttura ma ad un ricevimento dato all'ambasciata americana con gli esponenti politici della zona e degli altri paesi; quindi, le forze nemiche dovrebbero essere in minor numero alla base.

Così avremmo più possibilità per liberare quelle ragazze.

"Montagna, vai a manomettere i mezzi e prendine uno per la fuga" Steven si stacca dal gruppo lasciandoci in quattro.

"interrompiamo le comunicazioni via radio, comunicate solo se avete qualche problemi, chiudo" non devono rintracciarci in nessun motivo e se le nostre comunicazioni dovessero interferire il nostro attacco andrebbe in fumo. Non lo posso permettere.

Un sibilo ci passa sopra la testa per poi far cadere un uomo, D sta facendo il suo lavoro. Bravo il mio uomo, forse.

Altre due sentinelle sono davanti alla porta d'accesso alla nostra destra mentre a sinistra, dopo un sibilo, cade un uomo da una roccia. Un cecchino poco attento è appena stato abbattuto. Due uccisioni confermate.

Mi volto verso Angel, e gli faccio segno di prendere l'uomo sulla destra mentre io mi occuperò di quello a sinistra.

Un passo, un altro passo. Il terreno resta silenzioso. Dalla fodera del cosciale estraggo il coltello. Un altro passo. Angel è a pochi passi da me. Una radio emette musica. In contemporanea afferriamo i due uomini. La mia lama affonda nella carne del collo dell'uomo tra le mie braccia. Mentre un crack assordante proviene dal collo dell'uomo stretto da Angel. I guanti sono umidi, il sangue li sta impregnando.

Altre due uccisioni confermate.

Kyle mi tocca la spalla informandomi della sua presenza, così ci scambiamo di posto. Ora è il suo turno.

Applica una piccola carica esplosiva alla serratura della porta, la fa saltare producendo un rumore più forte di quanto pensassi.

Due guardie escono dalla porta appena fatta saltare e ci sono addosso, Roth e Kyle gli assestano dei pugni e delle gomitate, i miei uomini hanno la meglio, Roth me lo immobilizza e utilizzando il coltello che ho ancora in mano lo conficco nel cuore del nemico che sta tenendo fermo e Angel aiuta James per liberarsi del peso morto.

Il corridoio in cui entriamo, con gli M4 pronti a far fuoco, è illuminato da delle luci rossi che lampeggiano ad intermittenza.

"Gosth riunisciti con Montagna, chiudo" comunico via radio e richiudo le comunicazioni.

Proseguiamo lentamente, non ci sono porte ne passatoie. Le pareti sono lisce ma sostenute da delle assi di legno.

Il silenzio è assordatene, sento il mio battito cardiaco pulsami nelle orecchie.

La presenza dei miei uomini mi rincuora e mi calma anche la presenza delle mie due sentinelle esterne.

Seguiamo il tunnel, finché non svoltiamo a sinistra e troviamo un bivio, una strada dritta e una sulla destra.

Guardo Angel per farmi fare strada, lui conosce questi cunicoli meglio di chiunque.

Prende il comando della fila, le pareti si stanno stringendo, possiamo solo stare in fila indiana.

Vedo una sagoma scura, Angel non ci pensa due volte e preme il grilletto. Uomo a terra.

"Punisher, bel colpo" sento una voce provenire dalla fine del tunnel.

Thomas?

Cosa cazzo ci fa qui?

È legato al centro della stanza, la riconosco. È dove venivo torturata.

Ha del sangue che gli cola lungo il volto.

"Ciao Bambolina"

 Buonasera! eccovi il capitolo! ho rischiato di non pubblicarlo, scusate per gli errori che troverete ma l'università questo semestre è folle

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 Buonasera! eccovi il capitolo! ho rischiato di non pubblicarlo, scusate per gli errori che troverete ma l'università questo semestre è folle.

come state?

io sono a pezzi... non ho un momento di respiro.

XoXo Fede.

ci vediamo settimana prossima per un nuovo aggiornamento!

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