OUI MONSIEUR Kylian Mbappé

3

Vedo Raoul che mi aspetta all'ingresso,
scuotendo la mano per salutarmi.
"Come stai?" chiede sorridente.
"Sono stanca, ma tutto bene te?"
"Fin che non risolvo questa cosa male...
Potrei rimetterci il posto di lavoro Camille"
Quasi sussurra.
"Oh mi dispiace"
Non credevo fosse così grave, ma a quanto pare la società è molto rigira a riguardo.
"Questo perché puntano tutto su di lui, ma come dargli torto? È il migliore che abbia mai incontrato" dice prima di entrare nel suo studio.
"Dovrebbe arrivare a momenti, e ti avverto... oggi è particolarmente suscettibile"
"Oh perfetto, ti ringrazio ancora una volta!" scherzo facendolo ridere.
Bussano, e dopo un 'avanti' detto dal mio collega, vedo far capolino dalla porta Kylian Mbappé.

"Prego, stenditi pure" gli dice Raoul.
Lui zoppica fino al lettino e si abbassa i pantaloni, rimanendo in boxer.
Una massa muscolare così, credo di averla vista soltanto una volta... è 'notevole'.
"Hai portato l'ecografia?"
"Sì eccola" gliela porge.
Raoul si avvicina a me, che sono in disparte, e me la mostra.
"Vedi qua?" gli indico una parte ben precisa.
"Sì" si riavvicina a lui e inizia a massaggiarlo delicatamente.
"Cazzo" sussulta il numero 7.
Vedo il mio collega impanicarsi, proprio come quando eravamo all'università.
Credo proprio che Mbappé lo metta più in soggezione del dovuto.
Vado in suo aiuto, prima che perda realmente il posto di lavoro.

"Lei chi è?" si rivolge a Raoul.
"Una che fa miracoli" gli sorride, anche se il calciatore credo sia abbastanza scettico a riguardo.
"Posso?" chiedo all'attaccante, scaldandomi le mani.
Lui annuisce senza dire niente.
Simpatico il ragazzo...
Alzo leggermente le maniche del camice, e inizio a sfiorare la sua pelle calda.
Percepisco il suo sguardo attento su di me.

"È qui vero?" domando, sentendo particolarmente rigida una zona della coscia.
"Sì, come ha fatto?" ha uno sguardo sorpreso, il che mi da noia.
Voglio dire, da quando è entrato non ha fatto altro che squadrarmi dalla testa ai piedi, in più si stupisce come se non si aspettasse che una giovane donna possa risolvergli il problema.
"Beh... è il mio lavoro"
Ridacchia e scuote la testa, ma lascio perdere.
"È una lesione, come pensavo" mi rivolgo a Raoul, che è rimasto per tutto il tempo in silenzio.
"Non può giocare?"
"Anche se è di primo grado, sarebbe meglio di no" mi igenizzo le mani.
"Sta scherzando spero?" si agita Kylian.
"È per il suo bene altrimenti peg-"
"Cosa? No!" mi interrompe alzando la voce.
"Kylian calmati" interviene il biondo.
"No non mi calmo, ma se ne intende questa?"
Vedo il mio amico quasi ridacchiare, del tipo 'l'hai detta la tua Mbappé, ora sono cazzi tuoi'
Camille mantieni la calma ti prego, non fare scenate qui dentro.
"Non mi reputa in grado per cosa esattamente? Perché sono una donna?" gli domando con un tono di voce apparentemente calmo.
"No affatto, non ho nulla contro le donne solo che... mi sembra giovane" smette di agitarsi e torna a parlare normalmente.
"Deduco dalla sua affermazione che lei sia molto più grande di me, dovrei per caso chiamarla 'signore'?" chiedo con aria di sfida.
"Non sarebbe male" percepisco un lieve sorriso divertito sul suo volto.
"Beh allora Signor Mbappé, mi tolga una curiosità... lei nel 2018 era in grado di partecipare al mondiale?" continuo imperterrita.
"Direi di sì, l'ho pure vinto" si vanta stando al gioco.
"E mi ricorda gentilmente quanti anni avesse allora"
Volevo che scendesse dal piedistallo, e ci sono riuscita.
Sorride e si morde il labbro.
"Diciannove..." sussurra guardandomi negli occhi.
"Ah... credevo che per lei l'età contasse qualcosa, ma mi sarò sbagliata" gli sorrido e lui ricambia, continuandomi a guardare divertito.

"Beh... allora domani riposo" Raoul interrompe il contatto visivo, dandogli una pacca sulla spalla.
"Io voglio giocare e loro vogliono che giochi, non potrò mai starmene seduto a casa"
"Ma così rischierebbe di farsi davvero del male" cerco di convincerlo inutilmente.
"In tal caso ci sarà lei dottoressa, o sbaglio?"
Scuoto leggermente la testa prima di mettermi il cappotto.
Lui si alza in piedi e si rimette la tuta.
"Scusi se non mi sono presentato prima,
Kylian" mi porge la mano, smettendo di provocarmi.
"Camille"