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Sono le 18, ho appena staccato da lavoro e sono corsa subito a casa per prepararmi, perché fra poco arriva Kylian.
Mi infilo in doccia e faccio scorrere l'acqua calda sul mio corpo, nonostante sia primavera.
Stasera incontrerò i suoi finalmente, anche se non sappia come comportarmi.
Lui mi ha detto di stare tranquilla, perché andrà alla grande, però un po' di ansia c'è sempre.
Voleva prenotare ad un ristorante molto carino, ma sua mamma ha insistito tanto sull'andare da loro, perché mi ha appositamente preparato la Gallet des Rois, il mio dolce preferito.
Amo già questa donna.

Non faccio in tempo a coprirmi con l'asciugamano, che suonano alla porta.
È FINALMENTE ARRIVATO!
Saltello in qua e là prima di aprirgli, mentre Toby mi guarda per l'ennesima volta confuso.

"Amore!" gli salto addosso.
"Ciao scimmietta" mi bacia svariate volte il viso.
"Cos'hai lì dietro?" cerco di sbirciare, curiosa.
"Ti amo" dice prima di mostrarmi l'enorme mazzo di fiori, che nascondeva dietro la schiena.
"Sono stupendi" li avvicino al mio naso, per sentirne il profumo.
"Mi aspettavi così?" mi squadra.
"No, ma il tuo tempismo è perfetto"
"Beh, se la metti così allora..."

Mi bacia con foga, accompagnandomi delicatamente sul divano.
"Dio come sei..." si morde il labbro, prima di togliermi l'asciugamano di dosso.
"Kylian..." gemo quando inizia a baciarmi il seno.

Kylian's pov

Scendo verso la sua intimità, mentre le tappo la bocca.
"Sh... piccola, siamo in un condominio, ricordi?" la provoco.
In questo momento, voglio dedicarmi solo ed esclusivamente al suo piacere.
Geme al mio tocco, tutt'altro che delicato.
Nell'euforia del momento, mi afferra dietro il collo per avvicinarmi con la bocca, proprio lì.
Sorrido divertito, perché non aspettavo altro.
"Sto per-" riesce soltanto a dire.
Aumento il ritmo, fin quando sento le sue gambe attorno al mio collo, tremare.
Inarca la schiena e pronuncia il mio nome, facendomi innamorare per l'ennesima volta di lei.
Torno seduto accanto a lei, mentre continua a guardarmi.
"Oh mio Dio..." sussurra, sistemando le testa sul mio petto.
"Come stai?" le bacio la fronte.
"E me lo chiedi anche?" sorride divertita.
Rimango incantato a guardarla, e sembrerò anche un manicano, ma poco mi importa.

"I-io non posso stare senza di te" confessa.
Sento il battito irregolare, come ogni volta che parla di me.
"Neanche io piccola" passo una mano fra i suoi capelli lunghi.
"Una soluzione ci sarebbe" dico sicuro di me.
"Ovvero?" chiede.
"Vieni a vivere da me, ti prego" quasi la supplico.
Lei sgrana gli occhi sorpresa, ma anche contenta.
"Come? Cosa? E Toby?" gesticola agitata.
"Quella piccola palla di pelo mi ama, e amerà anche la mia casa"
"Non ci credo... ne sei sicuro? Non è una cosa affrettata, e se poi cambi idea?"
Le poggio le mani sulle spalle, e sorrido.

"Ci penso da giorni ormai, e non potrei mai cambiare idea, come potrei? Io ti amo cazzo.
Quando sono all'allenamento non vedo l'ora di rivederti, per non parlare di quando sono in campo, mi sento invincibile quando so che mi stai guardando.
E no, non è per niente affrettato, perché è da più di un anno che ti desidero e adesso che sei la mia ragazza, per quale motivo non dovrei vivere con te?"
Le confesso, mantenendo il contatto visivo.
Vedo spuntare sul suo piccolo viso, un enorme sorriso.
"Condividiamo insieme la nostra vita" ammette sicura.
Mi alzo di scatto in piedi, dalla felicità.
"SÌ CAZZO!" tiro un urlo liberatorio.
"Ti amo, ti amo, ti amo" mi butto sopra di lei, che ride contenta.

Non vedo l'ora di vederla in giro per casa nostra.

OUI MONSIEUR Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora