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Sono davanti alla mia vecchia casa, impaziente d'entrare.
Busso ripetutamente e dopo qualche secondo mio padre fa capolino dalla porta.

"Figlia mia!" mi abbraccia emozionato.
"Papà" lo stringo a me.
Mi era mancato il suo profumo, e anche quel senso di sicurezza che sento fra le sue braccia.
"Vieni, facciamo una sorpresa alla mamma"
entriamo di soppiatto dentro.
Appoggio la valigia e il trasportino all'ingresso, e in punta di piedi entro in cucina.

"Avete un posto in più?" chiedo a mia mamma, che mi da le spalle concentrata a cucinare.
Si volta di scatto.
"Amore mio" mi avvolge in un caloroso abbraccio.
"Mamma non piangere, altrimenti lo faccio pure io" guardo in alto per evitare che escano le lacrime.
"Hai ragione cara mia, bisogna festeggiare!"
Prende subito una bottiglia di vino dal mobile.
"Leonard prendi i calici più belli" dice a mio padre che non smette di sorridere.

[...]

"Non mangiavo così da molto tempo!" mi tocco la pancia che sta per scoppiare.
"Se l'avessi saputo avrei preparato dell'altro" dice dispiaciuta.
"Mamma ho mangiato benissimo" le sorrido.
"Come va a lavoro piccola?" chiede mio padre finendo il pesce che aveva nel piatto.
"Oh tutto bene"
"Pazienti ne hai?"
"Anche fin troppi" annuisco e ridacchiano.

"Che dite... ci guardiamo un film?" chiede sognante l'unico uomo della mia vita.
"Assolutamente" mi siedo sul divano accanto a lui.
"Dirty dancing vi prego" ci implora mia madre unendosi a noi.
Mio padre alza gli occhi al cielo.
"E dai papà! Ogni volta che torno si guarda, non puoi dirci di no!" faccio la faccia da cane bastonato.
"Che Dirty dancing sia!" ci sorride e fa partire il film.

[...]

"Tu non hai mai ballato così!" esclama la riccia guardandolo.
"Patrick Swayze è Patrick Swayze" alzo le mani.
"Ma cosa vi è preso?" ci guarda l'uomo di casa.
"Do ragione a Camille, ma tu sei più bello" bacia il marito, che sorride.

Escono i titoli di coda e neanche me ne accorgo, perché sono rimasta tutto il tempo a guardarli, innamorata di loro, e affascinata da quell'amore che gli unisce, puro e duraturo.
Uno di quegli amori che al giorno d'oggi non esiste più.

"Mamma posso prendere un bicchiere di latte?" lei mi sorride e annuisce.
"Non riesci ancora a dormire senza eh?"
È da quando sono piccola che prima di andare a letto ne bevo un bicchiere.
Mi ricordo ancora le bizze che facevo, quando per un motivo o per un altro non potevo berlo.
"Quest'abitudine non mi abbandonerà mai"
ammetto versandomene un po' nel bicchiere.

Saluto entrambi e vado a letto, nella mia vecchia stanza piena di ricordi.
Mi lascio coccolare da essi e mi addormento.

OUI MONSIEUR Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora