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Andremo a convivere... ANDREMO A CONVIVERE!
Chi l'avrebbe mai detto? Di certo non io.

Sono ancora seduta sul divano, che lo guardo con ammirazione, mentre è al telefono con sua mamma.
Controllo l'ora sul telefono, sono le 19:20 mi devo muovere!
Corro in bagno e mi sistemo i capelli, anche se ormai sono quasi asciutti.

"Posso lisciarteli io?" spunta dalla porta, facendomi prendere uno spavento.
"Ne sei capace?" lo guardo stranita.
"Ovviamente" si pavoneggia e prende la piastra.
Spero tanto che non me li bruci!
"Sono lunghissimi, come fai ogni volta?" chiede sorpreso.
"Con molta pazienza"
Lo faccio ridere.
"Come sto andando?" piastra un'altra ciocca.
"Per ora non vedo i capelli prendere fuoco, quindi bene"
"Dottoressina... non faccia l'impertinente, perché poi sa già come va a finire!" mi fa l'occhiolino.
Finisce il tutto e mi segue in camera.
"Così?" faccio una piccola piroetta, per fargli vedere meglio l'outfit.
"Perfetto" mi sorride.

Sono seduta di fianco a lui mentre guida e mi sto torturando le mani dall'agitazione.
Lui mi guarda di sottocchio, e poggia una mano sulla mia coscia, come fa sempre.
"Amore" mi chiama.
"Mh?"
"Stai tranquilla, okay? Non ti hanno ancora vista e gli piaci da morire" mi tranquillizza un po'.
"Sai una cosa?" chiede in imbarazzo.
"Io non gli ho mai presentato nessuna ragazza..."
Lo guardo incredula.
"E Rose?"
"L'hanno vista a qualche partita, ma non gli è mai andata a genio, e avevano ragione" continua a guidare, per le vie parigine.
"Oh..." abbasso lo sguardo.
"Cosa che invece non vale per te, pensa che ha voluto sapere a tutti i costi il tuo dolce preferito per fartelo!" sorride contento insieme a me.
"E già per questo, amo questa donna!" ridacchio.
"Arrivati" spegne la radio e viene ad aprirmi la portiera.
"Pronta?" chiede prima di suonare.
"Assolutamente"

Dopo qualche secondo viene ad aprirci Ethan, che appena mi vede mi abbraccia.
"Piccoletto" gli accarezzo la testa.
"Stai benissimo" mi guarda.
"Anche tu!" indico il suo outfit.
"Anche tu Kylian stai benissimo, oh mio Dio grazie fratellino!" ci prende in giro il mio ragazzo, e noi scoppiamo a ridere prima di entrare.

È una casa bellissima e molto accogliente, e sento subito il profumo del buon cibo.
"Finalmente!" sbucano i suoi dalla cucina, venendosi a presentare.
"Beh che dire, mio figlio aveva ragione!" si complimenta Wilfried.
"Oh...la ringrazio"
"Non darci del 'lei' cara" interviene Fayza sorridente.
"Vieni con me" quest'ultima mi prende a braccetto, accompagnandomi in cucina.
"Quanta roba!" esclamo osservando le varie pietanze.
"Guarda qua cos'ho fatto" apre il forno contenta.
"Oddio, che buona! A me non viene mai così" ammeto osservando quella torta perfetta.
"Oh beh, allora ti svelerò il trucco" mi fa l'occhiolino.
"Mamma, le stai già raccontando di come fossi imbarazzante da bambino?"
Ci raggiunge Kylian.
"No, quello lo farò a tavola" ridacchia.
Sono identici quando sorridono, e non posso fare altro che osservargli, sono dolcissimi.
Mi raggiunge e mi bacia.
"Non ascoltarla, esagera sempre"
"Che ci fai ancora qua? Vai dagli uomini in sala, su su!" lo spinge via giocosamente.
Ma lui prima di uscire, afferra uno spiedino e se lo mangia.
"Kylian!" lo rimprovero ridendo.
Adoro questa parte di lui, quella innocente come un bambino.
"Oh cara, abituati perché lui è così mangione!"

[...]

Abbiamo appena finito di cenare, e aspettiamo con ansia il dolce, soprattutto io.
"Come vi siete conosciuti?" domanda curioso suo padre.
"Ero la sua fisioterapista, durante l'infortunio" rispondo.
"Allora fattelo dire, hai fatto un miracolo! In meno di un mese ce l'hai rimesso apposto" si congratula.
"Grazie mille" sorrido.
"Mamma, lo sai che Kylian non è stato per niente un gentiluomo, quando l'ha incontrata" constata Ethan, beccandosi un occhiataccia da parte del fratello.
"Mamma, ero solo tressatissimo, giuro e poi mi sono fatto perdonare, non è così?" mi guarda, e annuisco.
"È vero, è irreprensibile" sorrido alla madre.
"Li ho sempre fatti crescere da gentiluomini, ma se sgarrate..." fa cenno con la mano, del tipo 'le prendete' il che mi fa ridere.
"Io e Camille, volevamo annunciarvi una cosa, e vi prego risparmiateci tutti i 'è azzardato' 'è troppo presto' ecc. grazie"
I suoi lo guardano straniti.
"Andremo a vivere insieme" confessa.
I due lo guardano con un enorme sorriso, fieri del figlio.
"Ma è bellissimo! E poi scusa ti sembriamo i tipi, da dire quelle cose?" lo squadra Fayza.
"Aggiungerei anche una cosa" si alza il padre.
"È da un anno, che ci parla di una 'certa dottoressa', quindi tanto presto non mi sembra" smaschera il figlio, che è in imbarazzo.
"Ah si?" alzo un sopracciglio verso Kylian, che ormai sta ridendo.
"Anche tu e la mamma, siete andati subito a convivere no?"
"Dopo qualche mese, e poi ricordati una cosa figliolo...
So come sei fatto e se sei arrivato a prendere questa decisione, vuol dire che la ami, forse molto di più di quanto noi possiamo immaginare, non è così?" chiede conferma al figlio.
"È così papà, è così." ammette prima di baciarmi.

Hanno avuto una reazione meravigliosa, e non potevo desiderare dei suoceri migliori.

OUI MONSIEUR Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora