OUI MONSIEUR Kylian Mbappé

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Achraf's pov

In questi mesi ho visto il mio migliore amico soffrire come non mai.
Dopo quella sera, la prima cosa che ha fatto è stata incontrare Rose, e chiuderci una volta per tutte.
Ma non ha cercato Camille, perché nonostante la desiderasse così tanto, aveva visto quanto l'avesse fatta soffrire e i sensi di colpa lo stavano divorando.
Non è voluto più uscire con nessuna, sebbene molti gli dicessero di andare avanti.
Si è chiuso in se stesso, rifiutando qualsiasi tipo di attenzione.
E ieri sera, per la prima volta ho visto il Kylian di sempre, quello spensierato e giocherellone.
Addirittura quando lei è scesa di macchina, dopo aver aspettato che rientrasse in casa,
ha messo la musica a tutto volume iniziando a cantare a squarciagola, ed lì che ho mi sono detto 'devo fare qualcosa per questi due, in tutti i modi' e così farò.

"Pranziamo insieme?" mi chiede sotto la doccia, il francese.
"No, oggi devo andare in un posto" faccio il vago, non voglio che scopra il mio 'piano'.
"Uuuh e dove?" mi da una spallata ancora bagnato.
"Da mio cugino" cerco di essere convincente.
"Sì certo, tanto sai che prima o poi lo scoprirò" mi fa l'occhiolino.

[...]

Ho chiamo allo studio di Camille e la segretaria, non che la sua migliore amica, mi ha detto di passare verso la pausa pranzo, e così eccomi qua davanti.

"Piacere Achraf" le porgo la mano.
"Adèl" mi sorride la bionda.
Si guarda intorno, prima di farmi cenno di seguirla, evitando che Camille mi trovi lì al suo ritorno.

"Allora... cosa avevi in mente?" chiede con occhi sognanti, chiudendo la porta dietro di se.
"Quando ieri ho rivisto il mio migliore amico sorridente, ho pensato che dovessi fare qualcosa" ammetto stronfiando freneticamente le mani.
"Non hai idea di come sia entrata a lavoro stamattina, è tornata quella di prima per fortuna, perché ti posso assicurare che fino a ieri l'altro era insopportabile" confessa dispiaciuta per l'amica.
"Tranquilla, avranno finalmente il loro momento" la consolo con una carezza sul braccio.
"E come? Non hanno modo di incontrarsi" sbuffa.
"Faremo in modo che ce l'abbiamo" le faccio l'occhiolino e lei scoppia a ridere.

Le spiego il mio piano, che è pronto per esser messo in atto.