君の涙だって 拭えるかもしれない

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Anche le tue lacrime potrebbero essere asciugate
君の涙だって 拭えるかもしれない

Lacrime. Le lacrime erano sempre stato qualcosa di importante, per Momo.

Ogni volta che vedeva qualcuno piangere, gli veniva voglia di raggiungerlo, di abbracciarlo, e di farlo sorridere e ridere fin quando quelle lacrime salate non fossero state sostituite da qualcosa di più dolce.

Erano state le lacrime a creare i suoi legami.

Prima di tutti, quello con Riku; ricordava ancora quando il ragazzo era scoppiato a piangere davanti a lui, in preda alla disperazione per la scomparsa del fratello.

"Non so cosa farei per cambiare le cose".

In quel momento, Momo aveva deciso; aveva deciso che le avrebbe cambiate lui, in modo che non fossero gli altri ad essere obbligati a farlo.

Dopo di lui, era andato a parlare con Mitsuki; aveva visto in giro quel ragazzo ogni tanto, cercava sempre di mostrarsi allegro, disponibile e sorridente.

Eppure, nell'avvicinarsi aveva scoperto in lui un odio sempre più crescente verso quel mondo che non solo gli aveva portato via i genitori, ma che gli rifiutava qualsiasi lavoro, qualsiasi casa o possibilità solo perché aveva un fratello minore di cui prendersi cura, e per cui stava cercando di fare di tutto.

Iori aveva ovviamente seguito il fratello, intenzionato a ricambiare tutti i favori che gli aveva fatto, ed era stato lui a parlare a Momo di Tamaki, un ragazzo che andava nella sua scuola e che era famoso per i suoi scatti di rabbia improvvisi, soprattutto quando si accennava alla sorella scomparsa, che spesso lo portavano ad atti di minaccia verso gli altri.

La passione di Tamaki per la televisione aveva permesso al gruppo di vedere l'intervista alla famiglia Osaka, fatta dopo che avevano diseredato il figlio Sogo, che se n'era andato perché non era d'accordo con i metodi finanziari del padre.

Sogo gli aveva parlato di una questione che aveva sentito da suo padre, ovvero di Yamato, che dopo aver scoperto di essere figlio della storia di una notte, aveva deciso di cercare di mettere i bastoni tra le ruote al padre.

Momo aveva pensato di fermarsi lì, sei ragazzi da aiutare erano già abbastanza, soprattutto perché dovevano tutti ricostruirsi una vita praticamente da zero.

Ma quando avevano iniziano a girare di notte per la città per valutare la situazione del mondo in cui vivevano, si erano imbattuti in uno straniero intenzionato a vendicare la morte di un amico, che aveva il loro stesso obiettivo.

Quando Nagi si era unico al gruppo, la sua abilità nelle arti marziali aveva dato loro l'idea di aprire una palestra: sia come copertura, sia per avere effettivamente un lavoro di cui occuparsi.

Momo aveva deciso di farsi carico di tutti i loro desideri ed i loro sentimenti di tristezza e di vendetta, in modo che quei ragazzi non rischiassero di fare qualcosa di avventato e pericoloso.

Gli piacevano come gruppo, erano tutti dei bravi ragazzi, e sembrava che unirsi gli avesse fatto bene.

Momo intendeva proteggere quell'unione e quella felicità, ma non si sarebbe mai dimenticato che tutti i loro legami erano nati dalle lacrime, dalla disperazione, dalla rabbia e dalla tristezza.

Quello con Yuki, era l'unico legame che non aveva creato con le lacrime, ma con il sorriso.

Il sorriso genuino di un bambino, felice di aver trovato un amico con i suoi stessi interessi.

Non c'era niente di più puro del rapporto nato tra quei due bambini al parco ormai ventidue anni prima; e da quel giorno, Momo non aveva trovato altro di puro nella vita.

YUKIMOMO-NO DOUBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora