不毛なるMission... 墜ちてDespair

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Una missione sterile... Falling to Despair
不毛なるMission... 墜ちてDespair

Nella stanza era calato per un attimo il silenzio: lo sguardo di Nagi era gelido mentre fissava Minami, che non accennava a fare sparire il suo sorriso.

- Nagi- Momo superó Yuki per avvicinarsi al ragazzo - ricorda il nostro patto: tu non premerai il grilletto, sarò io a farlo- dichiaró.

- Ero nelle forze speciali del mio paese. Posso uccidere senza problemi- dichiaró Nagi.

- Ma non l'hai mai fatto giusto? Non hai mai ucciso nessuno. Fallo fare a me- rispose Momo.

Nagi serrò le labbra. Lo sapeva, era quello il patto: Momo gli avrebbe fatto scoprire la verità, ma lui non avrebbe ucciso nessuno.

Ma adesso che si trovava di fronte quel ragazzo, la causa delle sue sofferenze, l'assassino del suo mentore... Tutta la rabbia e l'odio che negli anni erano rimasti sepolti dietro a sorrisi e alla sua costante felicità stavano tornando a galla.

- Nagi, guardami un attimo- ordinó Mitsuki, e il ragazzo si voltò verso di lui.

- Tu... Ti senti in colpa perché ti è appena stato detto che è colpa tua se Haruki è morto. Ma non hai mai fatto niente di male, perché tu sei fatto per portare felicità, non odio o tristezza. Per cui... Non sparargli, va bene?- disse con un sorriso.

- Se fosse l'assassino dei tuoi genitori, tu non lo faresti?- mormorò Nagi, ma davanti a quello sguardo la sua determinazione stava iniziando a vacillare.

Mitsuki scosse la testa.

- Un tempo, probabilmente l'avrei fatto: provavo molto odio per chi li ha uccisi, e lo provo ancora. Ma sei stato tu a insegnarmi che i sentimenti positivi sono molto meglio di quelli negativi. Per riuscire ad andare avanti, dobbiamo pensare alle cose positive: pensa che, se tu non fossi stato così tanto allegro e un po' infantile, io non mi sarei mai innamorato di te-.

Nagi fece un sorriso.

- Sei davvero incredibile, Mitsuki- sussurró.

- Che scena commovente. Quindi posso vivere?- chiese Minami.

- Te l'ho già detto: ti ucciderò io- affermò Momo, puntando la pistola contro di lui.

- Momo- lo chiamò Yuki.

- Non provare a fermarmi: fa parte del nostro patto. Mi assumerò io tutte le colpe- dichiaró il moro.

- Non è questo. C'è qualcosa che non va- affermò Yuki.

- Cosa intendi?- gli chiese il ragazzo.

- Non lo so ma... C'è troppo silenzio- mormorò Yuki.

In effetti, il luogo sembrava essersi fatto improvvisamente silenzioso, nonostante, in teoria, al piano di sotto stessero ancora combattendo.

- Cosa sta succedendo?- chiese Momo, voltandosi verso Toma.

- Non ne ho idea... Finché non mi ha portato Minami, non sapevo neanche che stessimo venendo qui- rispose il ragazzo.

Di nuovo silenzio.

Momo avrebbe voluto mandare qualcuno a controllare, ma Nagi voleva sicuramente assistere, e per farcela aveva bisogno di Mitsuki.

YUKIMOMO-NO DOUBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora