きっと... ひとりきりで闘ってたんだろう

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Oh...
Sono sicuro... devi aver combattuto da solo
きっと... ひとりきりで闘ってたんだろう

- Ti senti solo?-.

Yuki spostó lo sguardo su Ban, che gli sorrideva dal suo letto d'ospedale.

- Solo perché non ci sei più tu?- commentó.

- È vero che ti ho fatto affiancare dai Trigger, ma considerando la tua socialità non sono sicuro che tu ti stia fidando abbastanza a loro- dichiaró Ban con un piccolo sorriso.

- In realtà, mi sto affidando a loro davvero tanto- affermò Yuki.

- Sei in difficoltà con un caso?- chiese il ragazzo.

- Diciamo- mormorò Yuki.

Era vero, non sapeva più esattamente come muoversi.

Da un lato, sentiva l'immenso desiderio di poter aiutare Momo.

Quel ragazzo... Aveva combattuto da solo molto più di lui.

Aveva cercato da solo, vissuto da solo, agito da solo, pianto da solo; anche quando aveva trovato qualcuno, aveva continuato a pensare di essere il solo a poterlo fare.

Di essere l'unico a poter agire per cambiare le cose.

Eppure, nonostante tutta la solitudine che aveva provato, riusciva a non fare sentire sole le persone che gli stavano vicino.

Aveva unito sette ragazzi che credevano di non avere niente, aveva dato loro la possibilità di riprendersi ciò che gli era stato tolto, aveva donato loro una famiglia, amici, scopi, desideri.

Era riuscito ad avvicinarsi a lui senza sforzi, solo con un sorriso; l'aveva completamente catturato, gli aveva fatto venire voglia di scoprirlo, di trovarlo, di capirlo.

Non gli era mai successo con nessuno prima.

Se non fosse stato per Ban, a Yuki sarebbe andato bene stare da solo, agire completamente da solo, vivere da solo, non avere nessuno.

Eppure, Momo gli faceva venire voglia di avere al suo fianco un ragazzo moro, più piccolo e basso di lui ma decisamente più muscoloso, e anche ben messo, che con quegli occhi luminosi e profondi e quel sorriso luminoso sembrava portare gioia ovunque andasse.

A lui l'aveva portata: anche solo pensare di inseguirlo, di scoprire quel ragazzo, di capire cosa desiderasse, cosa pensasse... Lo faceva sentire vivo.

Voleva farlo, voleva capire cosa stesse succedendo, come aiutarlo.

Ma d'altra parte, sapeva che più fosse andato a fondo, più avrebbe scoperto cose che non gli sarebbero piaciute, che l'avrebbero allontanato dalla strada che aveva scelto anni prima e che stava continuando a seguire.

E inoltre, più avrebbe scoperto, più avrebbe capito che era impossibile salvare Momo: sapeva che aveva fatto molto piú di ciò che lui sapeva, e che avrebbe fatto molto ancora.

Quindi... Come poteva salvarlo? Poteva riuscire a trarre in salvo quel ragazzo dall'animo tanto buono, ma così distrutto dalla realtà che lo circondava?

YUKIMOMO-NO DOUBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora