罪の意

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colpevolezza
罪の意

Momo osservò i due ragazzi di fronte a lui, mentre ripassava mentalmente il piano.

Iori, Riku e Minami erano nel furgone per occuparsi delle telecamere; Nagi, Mitsuki e Torao erano già all'interno, a controllare che non ci fosse nessuno; Sogo, Tamaki e Isumi stavano controllando l'esterno.

Lui era rimasto all'ingresso, con Yamato e Toma, in attesa di poter entrare.

Non si sentiva sicuro ad avere i suoi amici in compagnia di quei ragazzi, ma sapeva che non poteva farne a meno; doveva ottenere completamente la fiducia di Ryo.

- Momo, tutte le telecamere sono spente- affermò Iori, tramite l'auricolare.

- Perfetto- rispose Momo.

- L'interno è libero; dentro non c'è nessuno- affermò Mitsuki, sempre all'auricolare.

- Anche l'esterno è libero- dichiaró Sogo.

Momo fece un respiro profondo.

- Bene: entriamo; non dovrebbero esserci pericoli, ma state comunque attenti- ordinó Momo.

- Certo- rispose Yamato, mentre Toma si limitò ad annuire.

Momo si diresse verso l'entrata, seguito dai due ragazzi.

- Se siete così sicuri, come mai solamente il vostro capo mostra il suo volto? Non vi fidate di noi?- commentó Minami, osservando l'interno del furgone: era ben organizzato, c'erano parecchi attrezzi tecnologici, ma si stupí nel non vedere delle armi.

- Seguiamo solo gli ordini di Momo; non vuole esporci ad alcun pericolo- affermò Riku, in piedi dietro Iori, che aveva gli occhi incollati al computer per controllare che andasse tutto bene.

- Quindi noi saremmo un pericolo?- commentó Minami.

- Ci sono telecamere anche in strada, e potrebbe passare qualcuno: è meglio rimanere nascosti- intervenne Iori, in tono freddo.

Minami continuó a fissarli con il sorriso in volto.

- Correggetemi se sbaglio ma... Avete qualcosa a che fare con Kujo Tenn?- chiese.

Riku si irrigidì: quindi anche lui sapeva qualcosa su suo fratello? Sapeva dove fosse, cosa stesse facendo, o perché se ne fosse andato?

Guardò Iori, il desiderio di fare domande che si faceva sempre più forte dentro di lui, bloccato solo dalla priorità che stava cercando di dare alla missione.

- Siamo qui per una missione, non per chiacchierare. Siamo alleati, non amici- dichiaró Iori, mantenendo il sangue freddo per entrambi.

Sapeva quanto Riku tenesse a suo fratello, bastava sfiorare l'argomento ed il ragazzo iniziava a parlarne e non si fermava più.

Adorava suo fratello, per lui era come un angelo, ed era rimasto distrutto nel perderlo.

Si sarebbe aggrappato a qualsiasi cosa per trovarlo... Ma ci avrebbe pensato lui, sarebbe stato Iori a farlo; gliel'aveva promesso e lo avrebbe trovato.

YUKIMOMO-NO DOUBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora