Sono sicuro... ho la sensazione che non sarai più al mio fianco
きっと... もう傍には居てくれない予感がしてMomo osservò il messaggio che gli era stato recapitato.
C'erano i soliti saluti dei ragazzi, le varie raccomandazioni di Mitsuki... E degli insulti da parte di Yamato che servivano solo per celare i suoi ringraziamenti, dai quali Momo dedusse che tra lui e Ryunosuke fosse andata bene.
Isumi a quanto pare stava bene ma... Il messaggio che Toma era riuscito a fargli recapitare era preoccupante: se lui non avesse fatto qualcosa, Tsukumo avrebbe ucciso di nuovo.
Ma Momo, ormai, l'aveva già previsto.
Avrebbe spianato la strada ai suoi amici: avrebbe fatto in modo di attirare tutta l'attenzione su di sé, in modo che loro potessero concludere le ultime missioni.
E poi, sarebbero stati tutti liberi. Tranne lui.
Si guardò intorno: la stanza in cui ora viveva sembrava una normale camera d'albergo, ma era stato il padre di Tsumugi, il signor Takanashi, a renderla tale.
In realtà, era una camera sotterranea, di cui nessuno conosceva l'esistenza, fatta apposta per nascondersi.
Non aveva finestre, ma per il resto l'avevano arredata come una normale stanza... Escluso l'enorme computer in un angolo, ovviamente.
Momo non poteva certo lamentarsi: aveva vissuto praticamente nel suo studio per mesi, senza quasi aprire la finestra; almeno lì non solo aveva il bagno privato, ma pure un frigor con parecchio cibo, anche se Tsumugi insisteva sempre per portargli anche altro da mangiare.
Probabilmente, avrebbe passato lì i suoi ultimi giorni.
Gli sarebbe anche andato bene, però... Gli sarebbe piaciuto rivedere Yuki, gliel'aveva promesso.
Da quel giorno, per lui sarebbe stato praticamente impossibile muoversi, dato che tutti l'avrebbero riconosciuto.
Però, era certo che Yuki avrebbe fatto in modo di trovarlo.
Ma sperava che lo facesse in fretta: per ora, poteva ancora vederlo, ma una volta concluso tutto ciò che doveva fare... Non sarebbe più riuscito a stare al suo fianco.
Fece un respiro profondo.
- Bè, in fondo ho sempre saputo che avrei affrontato le maggiori difficoltà da solo- sussurró, con un piccolo sorriso.
Lanciò uno sguardo all'orologio: ormai, era quasi ora.
- È ora vero?- mormorò Mitsuki, spezzando il silenzio nella stanza.
Gli altri annuirono.
- Non ci avete ancora detto per cosa- fece notare Gaku; erano stati invitati a casa degli Idolish7, ma ancora non ne conoscevano il motivo.
- Adesso lo vedrete... Mettetevi pure comodi- mormorò Sogo, alzandosi per andare ad accendere la televisione.
Yuki decise di rimanere seduto su uno degli sgabelli della cucina; qualcosa gli diceva che avrebbe avuto bisogno di sangue freddo per capire ciò che stava per succedere.
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YUKIMOMO-NO DOUBT
Fanfiction- Qual'è il tuo piano? Perché ci hai salvati?-. - Perché voglio che tu sia felice-. Cosa succederebbe se il bambino che ha sempre creduto nella bontà degli altri, diventasse improvvisamente uno dei più grandi criminali del Giappone? Cosa succederebb...