(Anche se la verità è distorta)
(真実が 曲げられても)- Quindi lei non aveva idea di tutti gli affari sporchi di suo padre?- chiese il poliziotto.
- No, mi dispiace... Come vi ho detto, avevo dieci anni quando è morto mio zio e da allora mio padre è sempre stato distante con me. Non lo sopportavo più, per questo qualche anno fa me ne sono andato e lui... Mi ha diseredato- mormorò Sogo, lo sguardo basso, il volto triste.
Tamaki, alle sue spalle, lo strinse dolcemente.
Non avevano bisogno di fingere: Sogo poteva mostrare il suo dolore per la morte dello zio, facendolo passare per dolore per ciò che era successo con suo padre, e Tamaki era davvero preoccupato per il suo ragazzo.
- Da quanto tempo non vedeva suo padre?- continuó il poliziotto.
- Dal giorno in cui me ne sono andato. Ho fatto qualche lavoro in giro, poi ho aperto questa palestra con gli amici incontrati nel frattempo. Non ho più tentato di contattarlo, non mi sono neanche tenuto informato sugli affari di famiglia... E neanche lui ha tentato di contattarmi- rispose Sogo.
- Capisco, la ringrazio per la collaborazione. Un'ultima domanda: dove si trovava ieri sera?-.
- Eravamo tutti qui a casa; abbiamo guardato "Magical Cocona" fino a tardi- spiegò Sogo.
Nessuna telecamera li aveva ripresi, nessuno li aveva visti uscire, e secondo i dati ufficiali il loro furgone era inesistente.
Avevano tanti di quegli alibi che anche se qualcuno li avesse visti sarebbero comunque stati salvi.
- Bene: forse ci faremo risentire, non lasci la città- disse il poliziotto.
- Detective, lei ha qualche domanda?- chiese l'altro poliziotto, voltandosi.
Gaku era a pochi passi di distanza, ad ascoltare le domande della polizia; e doveva ammettere che quei ragazzi se la stavano cavando davvero bene.
Data la situazione di Tenn, e dato che Ryu andava spesso lì per la palestra e Yuki era chiuso nel suo studio, era stato lui ad accompagnare i poliziotti per le indagini.
- Ci penserò- rispose, avvicinandosi; i due poliziotti si scambiarono uno sguardo, prima di allontanarsi.
Gaku si fermò di fronte ai due ragazzi, poi spostò lo sguardo su Tamaki.
- Ora che ha portato a termine il suo obiettivo, come sai che rimarrà con te?- chiese.
Tamaki strinse appena a sé il ragazzo.
- So-chan ha detto di voler stare con me; e lui è una persona buona, non mi mentirebbe mai- affermò con un sorriso.
Gaku annuì.
- Non ho altro da chiedervi- si voltò e fece per andarsene, ma ci ripensò e si voltò nuovamente verso Sogo - mi dispiace- gli disse solamente, prima di allontanarsi.
- Sai bene, So-chan?- chiese Tamaki.
Sogo annuì.
- Adesso... Sono libero di stare con te- disse, voltandosi e facendogli un sorriso.
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YUKIMOMO-NO DOUBT
Fanfiction- Qual'è il tuo piano? Perché ci hai salvati?-. - Perché voglio che tu sia felice-. Cosa succederebbe se il bambino che ha sempre creduto nella bontà degli altri, diventasse improvvisamente uno dei più grandi criminali del Giappone? Cosa succederebb...