Kim Dahyun, un idol di fama mondiale, percorreva il corridoio della JYP Entertainment con la rabbia negli occhi. L'incontro con la sua coreografa, non era certo andato per il meglio. E l'unico modo che secondo Dahyun sarebbe stato a dir poco perfetto, sarebbe quello in cui la giapponese si fosse sottomessa a lei, ma purtroppo non era una cosa fattibile.
L'idol entrò nella sala prova con una delle sue assistenti, la quale, al contrario del suo capo, fu più che felice di rivedere la giapponese già pronta a fare riscaldamento.
«Ciao Momo» Jihyo salutò con discrezione la ragazza. Non voleva far vedere a Dahyun quanto in realtà fosse felice di rincontrarla.
«Jih! È un piacere rivederti!» Il sorriso che Momo aveva tirato fuori nel vedere la rossa, si spense subito dopo averla salutata. Si rivolse a Dahyun con uno sguardo spento e assente. «Signorina Kim»
Dahyun la salutò con un cenno della mano, prima di rimettersi con le braccia incrociate. A differenza dell'altra volta, l'idol indossava un paio di pantaloni della tuta neri, una maglia corta e bianca e aveva i capelli legati da due lunghe trecce.
«Le prove dureranno per circa tre ore. Le pause potete gestirle come più preferite» Jihyo lesse i suoi appunti sull'agenda. Ovviamente sapeva tutto a memoria, ma la paura di sbagliare davanti a Dahyun e di passare per un'incapace, riusciva a renderla molto insicura di se. «Ora vi lascio» Disse poi.
«No, rimani» Le ordinò Dahyun. «Non mi lascerai da sola con questa pazza psicopatica»
«Mi dispiace signorina Kim, ma come ben sa, Nayeon ha il giorno libero ed oggi sono costretta a lavorare per due... Rimarrei molto volentieri, ma no-»
«Ok, fai quello che ti pare, ma non dire un'altra parola» Dahyun chiuse gli occhi e si massaggiò le tempie. «La tua voce mi innervosisce»
«Mi scusi signorina Dahyun. Me ne vado subito» Jihyo rivolse un inchino ad entrambe, poi lasciò la stanza senza aggiungere altro.
La giapponese, guardò Dahyun senza dire una parola. Era ovvio che il suo atteggiamento l'aveva innervosita, ma era stata così brava da non far trapelare nulla.
«Che vuoi?» Dahyun si sentì osservata e, quando si rese conto dello sguardo di Momo su di lei, non poté far a meno di rivolgersi a lei con quell'aria saccente che era solita dedicare a tutti.
«Niente. Più ti conosco, più riesco a trovarti dannatamente simpatica»
«Vero? Pensavo esattamente la stessa cosa» Ironizzò Dahyun, prima di mettersi seduta a terra e con la schiena poggiata sugli specchi. «Ora, togliamoci questo neo e spiegami la coreografia. Prima la imparo, prima posso scollarmi il tuo viso dalla mia faccia»
Come da richiesta, Momo fece partire la musica. Rispetto alla prima volta, aveva cambiato qualche piccolo dettaglio di qua e di là, senza però strafare, riuscendo comunque a mantenere il vero senso della canzone.
A fine brano, la giapponese si alzò e si diresse verso lo stereo, stoppando il cd per evitare il ripetersi della canzone. «Allora, c'è qualche parte che non ti è piaciuta o che vorresti modificare?»
«Avrei solo una domanda: ma tu hai mai visto i miei video? Delle coreografie intendo, non i video musicali»
«Si» Momo aveva passato intere ore a studiare le movenze di Dahyun. Doveva capire bene quello che era o meno in grado di fare, prima di presentarle una coreografia che potesse riproporre senza problemi.
«E mi hai mai vista fare tutte quelle cose? Ti pare normale farmi fare due ruote di fila? Per chi mi hai presa?»
«Per questo ti ho domandato se volessi modificare qualcosa. Se capisci di non esserne in grado, lo sostituiremo con altri passi, non è un problema»
Senza saperlo, Momo aveva di nuovo premuto un tasto che non avrebbe dovuto assolutamente premere. Dire a Dahyun che non era in grado di fare qualcosa, la mandava su tutte le furie.
«Io posso fare tutto!» Alterata come al solito, Dahyun si alzò da terra e prese posizione.
«Non atteggiarti da presuntuosa. Non ti insegnerò una coreografia che non sei in grado di fare, perché non voglio averti sulla coscienza. Se ti storci una caviglia o se ti rompi un arto?»
«Tu non sai quello che sono in grado o meno di fare, quindi avanti, iniziamo»
«No» Momo si fermò a guardarla incrociando le braccia.
«Come prego?»
«Ho detto di no»
«Senti, non ho tempo da perdere. Manca un mese e mezzo all'uscita del video e devo prima imparare la coreografia, poi girare anche il video, quindi insegnami questi passi o mostrami il video e faccio tutto da sola, altrimenti ti licenzio»
«Non puoi licenziarmi»
«Insegnami questa cazzo di coreografia ho detto!» L'urlo spropositato di Dahyun rimbombò per tutta la sala. Ci voleva davvero poco per farle perdere la pazienza, tuttavia l'espressione di Momo non era cambiata per niente. La guardava in silenzio, mentre continuava a sbraitarle addosso. «Sei sorda? Hai qualche tipo di deficit cognitivo per caso?» Non c'era nulla da fare, più Dahyun la insultava, più Momo rimaneva ferma.
«Hai finito?» Quando Dahyun terminò tutti gli insulti, Momo approfittò del silenzio per parlare.
«Ti giuro, io non riesco proprio a sopportarti! Dammi un minimo di udienza, urla o sbatti qualcosa a terra, ma smettila di fissarmi come se fossi un clown del circo!»
«Posso fare tutto quello che desideri. Posso insultarti, posso iniziare a spaccare tutta la palestra, posso urlare a squarciagola, ma non intendo insegnarti una coreografia che non saresti in grado di fare. Possiamo lavorarci su se vuoi ed in futuro, potremmo anche cambiarla, ma come hai detto tu, abbiamo poco tempo e sarebbe meglio fare cose alla tua portata»
«Io sono in grado di fare tutto!»
«Ti ho vista ballare e so che sei molto brava, ma nella tua carriera, eccelli anche nel canto e nella recitazione. Perché si, ho visto anche qualche film in cui hai recitato. Tuttavia, io sono specializzata solo ed esclusivamente nel ballo ed è normale che riesca ad impararlo più velocemente di te. Con questo non dico che non saresti in grado di farlo, ma che non ne hai il tempo materiale»
«Quindi cosa mi stai suggerendo di fare?»
«Potremmo lasciare qualche passo un po' più difficile se lo desideri, ma per il resto, dovremmo essere più veloci possibili, quindi, se vedo che non sei in grado di fare qualcosa dopo un paio di tentativi, la cambieremo»
«Ok, mi sembra ragionevole»
«Vedi che quando vuoi, sai essere accondiscendente...»
«Taci e fai il tuo lavoro, secchio dell'immondizia»
«Come vuole lei, puzza sotto al naso»
Senza volerlo, le due si erano appena date un soprannome che si sarebbero portate avanti per molto tempo. Quella non era la loro prima discussione e sicuramente, non sarebbe stata l'ultima, tuttavia, avevano trovato il giusto equilibrio per lavorare bene insieme e senza troppi drammi.
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ANGOLETTO
Si comuncia sempre con un accordo 👀
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Scandal
FanfictionKim Dahyun è un'idol di fama mondiale. All'inizio della sua carriera era una ragazza dolce e gentile, ma dopo aver assaggiato il successo, il suo carattere cambiò drasticamente. Davanti alle telecamere si comportava come al solito, ma fuori da esse...