Capitolo 19

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Era passato molto tempo da quando Momo aveva iniziato a lavorare per la JYP entertainment. Le coreografie per i futuri concerti di Dahyun erano già state insegnate sia alle ballerine, che all'idol stessa e mancavano soltanto gli ultimi accorgimenti prima di dichiarare di aver finito il suo primissimo lavoro nell'agenzia.

La coreografa si trovava nella sala alfa, intenta ad aiutare le ballerine a perfezionare i loro passi. Una di loro stava approfittando della troppa gentilezza della coreografa, costringendola ad insegnarle dei passi che sapeva già fare alla perfezione, solo per poter stare attaccata a lei il più possibile. «Non capisco Mo... Come devo girare i fianchi?» Domandò per l'ennesima volta, mettendo il broncio, credendo che Momo l'avesse potuta trovare carina.

Per l'ennesima volta, la coreografa si mise dietro la ragazza, afferrandola per i fianchi e guidandola per tutti i movimenti.

La cotta che quella ballerina aveva per Momo, era tanto evidente, quanto palese e, dopo la quarta volta che le chiedeva la stessa cosa sugli stessi passi, Dahyun iniziò a perdere la pazienza. Era seduta sul pavimento e fingeva di guardare il suo cellulare, quando l'occhio sinistro iniziò a battere velocemente per il gran nervoso. «Se non sei stata in grado di rifare un passo semplice come quello dopo la seconda volta che te l'ha spiegato, allora forse non dovresti far parte del mio staff di ballo»

«Eh... No, ora credo di aver capito» La ballerina rinsanì, si allontanò di poco da Momo e riprodusse i passi alla perfezione. «Che dici Mo? Ci sono?»

«Sei stata bravissima!»

La ballerina saltò felice, buttandosi tra le braccia della coreografa: «Ed è stato solo grazie a te... Ti andrebbe di darmi delle lezioni private per aiutare a migliorarmi?»

«Quando è troppo, è troppo» Dahyun si alzò dal pavimento dopo aver poggiato il suo telefono a terra. Guardò minacciosamente tutte le ballerine, soffermandosi su quella tra le braccia di Momo ed iniziò ad urlare loro contro. «Sacco dell'immondizia qui, non viene pagata per farsi toccare da voi oche giulive. Se volete andare in un bordello, sarò più che felice di darvi una giornata libera, ma toccate ancora la mia coreografa e vi lancio personalmente fuori dalla finestra, è chiaro?» La ballerina attaccata a Momo la lasciò subito andare e, insieme alle altre, iniziò ad annuire freneticamente. «Ed ora andate tutte a farvi la doccia, che la lezione è finita da un pezzo!»

Uscendo di lì, le ballerine non si degnarono neppure di guardare in faccia la coreografa, per paura che Dahyun le potesse fulminare in qualche modo.

«Stavano solo scherzando, qual è il problema?» Domandò Momo, dopo aver atteso che tutte le ballerine lasciassero la stanza.

«Il problema è che non hai visto le faccine ed i sorrisini che facevano quando le toccavi. Era snervante e mi facevano venire i brividi»

«Lo trovavi snervante perché sei gelosa o perché le trovi odiose?»

«Trovo abbastanza ovvia la risposta. Io credo che ormai sia palese, non trovi?»

In quel momento, scattò qualcosa nella testa di Momo e si posizionò dietro Dahyun, afferrandola per i fianchi. «Ma ho notato che sei carente anche te in alcuni passi, vuoi che te li rispieghi?»

«Secchio dell'immondizia sta per caso cercando di flirtare con me?» Scherzò Dahyun, stando al gioco.

«Assolutamente no. Però Momo potrebbe farlo, se Dahyun non lo trova eccessivamente noioso e stancante»

«Di solito si» Parlò sinceramente Dahyun, girando la testa di poco, ritrovandosi ad affrontare lo sguardo penetrante della sua coreografa. «Però ora come ora, forse non mi dispiace poi così tanto»

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