Capitolo 14

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Avevano iniziato a girare il video da quasi mezz'ora e tutto lo staff aveva iniziato a lamentarsi con Dahyun per il suo atteggiamento poco professionale. Sembrava uno zombie in tutte le scene e, di certo, quel mood non si avvicinava minimamente a quello previsto della canzone. Il suo sorriso mancava di coinvolgimento da parte degli occhi, era finto e fin troppo distante.

Nessuno sapeva cosa fare. Persino i richiami lanciati alla ragazza parevano non avere alcun effetto. Le scivolavano addosso come l'olio.

Fu nel momento esatto in cui Liam lanciò uno sguardo fulmineo a Momo che la giapponese si vide costretta a reagire. Era solita mantenere ogni promessa fatta e quell'uomo le aveva dato fiducia pur non conoscendola, quindi corse in direzione di Dahyun, le afferrò il polso e la portò dietro il set per parlarle.

«Senti, mi dispiace per quello che ti ho detto e sono pronta a mettere da parte il mio orgoglio chiedendoti scusa, ma ti prego, fai qualcosa... Inizia a reagire, dammi pure uno schiaffo se lo ritieni necessario, ma smettila di comportarti come una mummia, stai facendo spazientire tutti!» Dahyun alzò lo sguardo. Aveva gli occhi lucidi e le lacrime già iniziavano a cadere lungo il suo viso, rovinandole anche parte del trucco. «E non piangere, stai facendo colare l'eyeliner...» Le disse iniziando ad asciugarla con i polpastrelli.

«M-mi dispiace» Iniziò a dire Dahyun sottovoce. «Ho buttato via le tue cose senza dirti niente. Scusami...»

«Non fa niente, ora lavoro per Kim Dahyun e posso permettermi molto di più che dei Jeans ed una maglia da quattro soldi» Momo le rivolse un sorriso genuino. «È tutto ok, d'accordo?»

«No, non è tutto ok. Mi sono comportata come faccio di solito con tutti. Volevo solo fare un gesto per ringraziarti per tutte le cose che avevi fatto per me, ma ho rovinato tutto come sempre. Non sono in grado di gestire questo genere di cose e so che non è una giustificazione, però...»

Momo l'abbracciò ed iniziò ad accarezzarle delicatamente i capelli. «Lo so, avevo intuito fin da subito le tue intenzioni, per questo non sono più arrabbiata. Mi basta che tu abbia capito il tuo errore»

«Io ho capito, per questo mi sento in colpa. Perché ho buttato via delle cose molto importanti per te e alla fine, invece di fare un gesto carino come pensavo, ho solo peggiorato la situazione»

Momo non riusciva piú a vederla piangere, quindi tentó di tirarle su il morale trattandola come faceva da quando si erano conosciute, sperando che il suo umpre potesse tornare quello di sempre. «Parole sante... Segnerò questo giorno nella mia agenda e lo ricorderò come il giorno in cui puzza sotto al naso mi ha chiesto scusa per la prima volta»

«Brutta idiota» Dahyun spinse via Momo ed iniziò ad asciugarsi le lacrime appena versate.

«Ora ti riconosco» Momo le sorrise e le accarezzò la testa.

«Non sono un cane, lurido secchio dell'immondizia»

«Sei tornata ad essere te stessa... Così però fai piangere anche me» Scherzò nuovamente Momo.

«Ragazze» Jihyo sbucò fuori dal nulla e Dahyun si girò di spalle per non farsi vedere in quelle condizioni. «Se ora è tutto ok, vi consiglio di tornare a girare, perché Tzuyu è di nuovo ubriaca e vorrebbe rubare una delle moto dal set per andare da sua nonna... A Taiwan... Insomma, non mi pare il caso, perchè quella sarebbe capace di tentare anche di attraversare il mare con la moto»

La giapponese si mise a ridere, pensando al fatto che effettivamente, per quel poco che la conosceva, Tzuyu sarebbe stata perfettamente in grado di fare una cosa del genere.

«Si Jih, arriviamo subito» Dopo aver appurato che Jihyo si era allontanata abbastanza, Momo si avvicinò a Dahyun, le mise una mano sotto al mento e la fece girare verso di lei. «Vieni qua, risistemiamo questa scolatura e andiamo a fare il culo a tutti»

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