Capitolo 39

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Sebbene l'intento iniziale di Momo e Dahyun era quello di vedersi a casa della giapponese per parlare, nessuna delle due era riuscita a resistere alla tentazione di saltarsi addosso. Nel giro di poco tempo, si erano ritrovate completamente svestite nel letto di Momo a recuperare tutto il tempo che avevano perso tra le lenzuola.

«Wow...» Dahyun aveva appena raggiunto il suo apice e si era distesa accanto a Momo per abbracciarla. «Ne è valsa quasi la pena di attendere così tanto...»

«Tu dici? È durato talmente poco, che neanche me ne sono accorta...» La giapponese aveva poggiato la testa sulla spalla dell'altra, abbracciandola anch'essa per accoccolarsi il più possibile.

«Che vuol dire che non te ne sei accorta? Non sono stata sufficientemente brava per te?» Scherzò Dahyun, fingendosi offesa.

«Ho cercato di darmi piacere da sola per tutto questo tempo e credimi se ti dico che era lontano chilometri e chilometri da tutto questo. Mi è mancato molto fare l'amore con te»

«Non me ne parlare... Dio, quanto mi sei mancata» Dahyun si era spostata appena, il giusto per poter permettere alle sue labbra di toccare di nuovo quelle della giapponese. «Ti amo!» Esclamò, prima di baciarla ancora. «Ti amo. Ti amo. Ti amo»

«Ti amo anche io» Momo iniziò a ridacchiare. «Ma ora raccontami. A cosa devo questa tua improvvisa visita?» Domandò tornando ad essere seria. Era molto curiosa di quella sua improvvisa visita.

«Sono riuscita a sistemare tutte le persone che lavoravano per me. Grazie anche al tuo aiuto da remoto, persino le mie ballerine ora potranno lavorare come delle vere professioniste... Quella Lisa è davvero molto brava ed è stata in grado di creare una crew niente male...»

«Sono felice che ti sia stata d'aiuto in qualche modo» Momo approfittò delle loro posizioni attuali, per baciare Dahyun sulla fronte. «Ora potrai venire via senza problemi dal quell'ambiente. Una volta che il tuo contratto giungerà al termine ovviamente»

«Idiota... Sono venuta da te per restare, la mia non è una semplice visita di piacere» Dahyun aveva un sorrisino stampato in faccia. «La notizia ufficiale uscirà tra poche ore, ma ho strappato il contratto davanti agli occhi di Jinyoung, prima di venire da te questa mattina...»

«Eh?» Momo sembrava incredula, quasi come se non credesse alle sue parole. «Dici sul serio?»

«Certo che si!» Dahyun tirò su la schiena, poi si posizionò a cavalcioni dell'altra. «A parte Nayeon che era venuta per salutarti e Tzuyu che... Non conosco esattamente le sue intenzioni, ma credo sia voluta venire nel momento in cui ha sentito che nominavamo un bar, anche Jihyo è venuta per restare e, di fatti, questo è il suo primo giorno di lavoro con tua sorella»

«Quindi Sana sapeva tutto?»

«Anche Mina e Chae in realtà e questa sera faremo una cena tutte insieme per festeggiare»

«Festeggeremo il tuo licenziamento?» Scherzò Momo, afferrandola per i fianchi.

«Festeggeremo la mia libertà ed un nuovo inizio per tutte noi» Detto ciò, Dahyun si gettò nuovamente sulle labbra di Momo, iniziando un bacio quasi disperato. «Ti andrebbe di farlo di nuovo?»

«Non c'è neanche bisogno che tu lo chieda...»

Dahyun si era sdraiata sopra di Momo e riprese a baciarla. Sentire i caldi seni della donna che amava, strusciare sui suoi, iniziò a farla eccitare per la seconda volta, tanto che la giapponese dovette aggrapparsi con le unghie sulla sua bianca schiena, provocando nell'altra un sincero gemito di piacere.

Per redimersi ulteriormente, scambiò le posizioni lasciando il pieno controllo a Momo, la quale decise di cogliere la palla al balzo, abbassando i suoi baci fino ai seni dell'altra.

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