Capitolo 22

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Sebbene avrebbero preferito di gran lunga fare altro, Dahyun e Momo avevano prima bisogno di parlare. Per quest'ultima il mondo delle celebrità era un'incognita, come una sorta di rebus quasi impossibile da risolvere. La giapponese aveva fin troppe domande da porre all'idol e, anche se era contro la sua natura, Dahyun riuscì a non perdere mai la pazienza. O perlomeno ci provava.

«Momo senti... Io capisco che hai così tanti dubbi, sul serio... Ma non possiamo passare l'intera nottata a parlare di quanto sia pericolosa la strada che stiamo per intraprendere, altrimenti finisce che mi passa la voglia» Dahyun era seduta sul suo divano e faceva dondolare un bicchiere di vino rosso, mentre guardava fissa la zip della felpa di Momo. Non cercava neanche di nascondere la voglia tremenda che aveva di tirarla giù. Il suo sguardo parlava da solo.

«Si, hai ragione, però io-»

«Per la miseria Momo...» Dahyun poggiò il suo calice di vino sul tavolinetto e, senza lasciare il tempo all'altra di reagire, l'aveva tirata su dal divano, trascinandola in camera sua. «Ti va di fare un gioco?» L'idol aveva fatto scivolare il suo corpo sul letto e si sdraiò comodamente su di esso.

«Ch-che tipo di gioco vorresti fare?» Momo era rimasta in piedi a fissarla.

«Per ogni tua domanda, io mi tolgo un capo, che ne dici?» Dahyun non aveva intenzione di perdere la pazienza con la sua coreografa, ma forse in quel modo l'avrebbe spronata senza doverle per forza urlarle contro.

«E...» La giapponese deglutì a fatica. «D-devo solo continuare con le d-domande?»

«Esatto» Dahyun considerò quella come la prima domanda e, dal momento che trovava scomodo rimanere sdraiata con la giacca elegante addosso, fu la prima cosa a togliersi. «Vai avanti»

«P-posso almeno parlarne con mia sorella?»

«Puoi parlarne solo con persone fidate» Dahyun rimosse anche la t-shirt, rimanendo in intimo per quanto riguardava almeno la parte superiore del suo corpo. «Se ritieni che tua sorella rientri nella cerchia, allora si»

«Quindi andrebbero bene anche le mie coinquiline?» Momo aveva quasi l'affanno.

«Te l'ho detto, solo se le ritieni degne di fiducia, ma se ne fanno parola con qualcuno, saranno costrette a combattere con i miei avvocati» A quel punto, Dahyun si tolse soltanto i calzini. «Non guardarmi con quell'espressione delusa, mi hai fatto una domanda praticamente identica alla precedente... Sicuramente non era da reggiseno»

«Perché stai abbinando le mie domande ai tuoi indumenti?»

«Questa domanda era brutta. Mi slegherò solo i capelli»

«Ok, ok... Dunque...»

«Stai cercando una domanda interessante da farmi?» Dahyun ridacchiò coprendosi la bocca con la mano. «Sei tremendamente tenera»

«Ci sono. Che cosa accadrebbe se una delle tue collaboratrici ci dovesse scoprire? Non la licenzierai, vero?»

«Doppia domanda, complimenti...» Dahyun si sfilò i Jeans molto lentamente, mentre rispondeva alle due domande poste dalla giapponese e finì per rimanere in intimo. «Jihyo e Nayeon sanno tutto della mia vita privata, qualunque cosa io faccia o abbia in mente di fare, loro sono pronte a proteggermi. Con questo non dico che già sono a conoscenza del tuo ingresso nella mia vita, ma prima lo sanno, meglio è»

Momo si morse il labbro inferiore e guardò Dahyun con uno sguardo che trasudava lussuria da tutti i pori. «Non riesco a concentrarmi...»

«Provaci Momo, rimangono solo due cose da togliere, poi non avrai via di scampo»

«Ti va se mi unisco a te?» Domandò Momo iniziando a spogliarsi.

«Furba la ragazza» Con un sorrisino malizioso, Dahyun mosse le sue mani fino a dietro la schiena per sganciare il reggiseno.

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