Erano all'incirca le undici di sera, quando finalmente Jihyo chiamò l'ultima persona a fare il provino. La stanchezza era evidente persino nei suoi occhi, ma si sforzò di sorridere chiamando il suo nome: «Hirai Momo?»
«Eccomi» La ragazza si alzò dal pavimento e si affrettò a raggiungere l'assistente della signorina Kim.
«Vieni pure con me» Jihyo la fece accomodare nella stanza e si lasciò andare quasi di peso su una delle sedie poste accanto allo stereo. Era stanca e francamente non vedeva l'ora di tornare a casa e dormire come si deve.
«Ciao» Jeongyeon salutò la ragazza con la mano. «Ci tengo a farti delle scuse da parte nostra prima di iniziare. Purtroppo Kim Dahyun si è dovuta assentare per degli impegni, quindi spero per te che non sia un problema esibirti per un pubblico modesto come il nostro» Il suo era un disco rotto. Aveva ripetuto quella frase talmente tante volte, da finire per crederci lei stessa.
Momo sorrise e rivolse a tutta la commissione un solenne inchino. «Nessun problema, anzi... Scusate voi se avete dovuto aspettare per tutto questo tempo, spero non siate stanchi»
«Eh?» Quella era la prima volta che uno dei ballerini si scusava con loro. Dopo la notizia della partenza di Dahyun, avevano risposto tutti in maniera sgarbata, non curandosi affatto del clima di affaticamento che regnava sovrano tra la commissione.
«Se volete scusarmi, metterò subito il brano, così che possiate tornare tutti a casa il prima possibile» Disse poi Momo, consegnando il cd a Jihyo. «So che molti ballerini, hanno riproposto dei brani cantati dalla signorina Kim... Spero per voi che non sia un grosso problema, dal momento che ho preferito portare qualcosa di diverso»
«Sono ore che ascoltiamo i brani di Dahyun... Siamo lieti che tu abbia portato qualcosa di diverso, non preoccuparti» Jeongyeon si risistemò sulla sedia, prestando il massimo dell'attenzione alla ragazza. Anche se era stanca, i suoi modi così educati, l'avevano rinvigorita.
Lo stesso fecero gli altri giudici, comprese Jihyo e Nayeon. Quest'ultima riaccese persino la videocamera che aveva spento poche ore prima, d'altronde, nessuno fino a quel momento, aveva destato in loro dell'interesse.
«Quando vuoi» Parlò Jihyo, nell'attesa che Momo le desse l'ok per far partire il brano.
La giapponese annuì e lo stereo iniziò a riprodurre il pezzo scelto da lei. Quando partì "She got me" di Luca Hänni, rimasero tutti più sbalorditi del normale.
Momo iniziò a danzare. I muscoli della ragazza si tesero, mentre le orecchie iniziavano a far assimilare al corpo il ritmo. Un passo, poi un altro, una rapida giravolta e protese le mani al cielo. Le gambe si intrecciarono e le braccia compivano eleganti movimenti sinuosi.
Si chinò come a prendere dell'acqua, per poi darsi una rapida spinta e scivolare in una lenta capriola che la portò dall'altra parte della stanza.
L'intera commissione la guardava rapita.
I movimenti acceleravano, diventando frenetici, la ragazza sembrava quasi posseduta. Passi corti e dinamici, le braccia e le mani che si muovevano sempre più rapidi, la testa che girava...
Le linee, le proporzioni e l'adeguatezza dei suoi passi durante tutta la riproduzione del brano, erano eccellenti. Non solo Momo era in grado di mantenere una postura adeguata ad ogni cambio di passo, ma era persino capace di portare rispetto a quel brano, riuscendo a trasmettere tutte quelle sensazioni ed emozioni che erano racchiuse in esso. Pur non avendo mai provato la coreografia neanche una volta, Momo era sublime ed impeccabile.
Quando la musica pareva aver raggiunto l'apice, tutto si bloccò. Momo si fermava lentamente, sembrando quasi una giovane dea scesa dall'olimpo. Non sudava e non sembrava nemmeno affaticata. Si rialzò in pedi e rivolse un inchino a tutti i suoi spettatori.

STAI LEGGENDO
Scandal
FanfictionKim Dahyun è un'idol di fama mondiale. All'inizio della sua carriera era una ragazza dolce e gentile, ma dopo aver assaggiato il successo, il suo carattere cambiò drasticamente. Davanti alle telecamere si comportava come al solito, ma fuori da esse...