Capitolo 7

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Come primo giorno di lavoro, Momo non si sarebbe dovuta incontrare con Dahyun, ma soltanto ascoltare il suo nuovo singolo e preparare una coreografia adatta da riproporre poi alla ragazza nei giorni a venire. Quella mattina, si fece consegnare il cd contenente la demo da Jeongyeon e si recò nella sala alfa per iniziare con il suo lavoro.

Aveva posto la videocamera davanti alla parete ricoperta interamente da specchi. L'aveva fatto per riprendersi e ricontrollare eventuali errori una volta finito di ballare. Ad azione compiuta, inserì il cd e si andò a sedere a terra. Era rannicchiata su se stessa e teneva la schiena appoggiata alla parete. Chiuse gli occhi e con la mente cominciò a pensare ai passi più adatti. Batteva il piede a terra in base al ritmo e faceva dondolare le sue dita come per segnare nell'aria tutti i passi che avrebbe poi riprodotto ed in tutto ciò, canticchiava il ritornello per memorizzarne le parole. Non che quest'ultima cosa le sarebbe potuta servire, ma forse iniziava pian piano ad apprezzare la melodia cantata da quella principessina con la puzza sotto al naso. Riascoltandolo più volte, pensò che magari "Queen" non era poi tanto male.

Si alzò dopo averlo sentito e risentito per almeno cinque volte di fila e premette il pulsante di registrazione sulla videocamera. «Ok, ci sono» Disse tra sé e sé, prima di premere play. Sentì la musica scorrerle nelle vene ed iniziò a creare una coreografia che secondo lei era adatta al brano.

Appena la melodia giunse al termine, Momo si trovava stesa sul pavimento. Come sempre, non aveva perso neanche una goccia di sudore e il suo respiro sembrava nella norma, come se non avesse faticato affatto. Si alzò poi da terra e stoppò sia il video che la canzone.

«Allora non è vero che non ti piace ballare davanti alle videocamere»

Momo non si aspettava che potesse entrare qualcuno, ma non aveva neanche bisogno di voltarsi per capire chi fosse. «Mi piace farlo solo quando lo decido io, signorina Kim» Prese poi la sua borraccia dal borsone e si voltò.

«Sarò anche una stronza come tutti pensano, ma riconosco una bugiarda quando ne vedo una e tu, ammasso di immondizia, sei una bugiarda patentata. So che hai detto quello che hai detto, solo per proteggere lei mie assistenti, ma non avresti dovuto farlo»

«Bugia o meno che io sia, quella sarà l'unica verità che conoscerai» Dopo aver bevuto dalla sua borraccia, Momo guardò l'altra ragazza. Dahyun indossava una tuta grigia ed un top di colore blu nascosto sotto la sua felpa. Sapeva che non avrebbe dovuto provare con lei, quindi iniziò a farsi delle domande riguardo al suo abbigliamento.

«Non fissarmi come se fossi un prelibato dolce al cioccolato, ti anticipo subito che gli ammassi di schifezza non sono il mio tipo, soprattutto tu»

«Ti sto guardando perché oggi non abbiamo le prove e non capisco perché tu ti sia presentata qui con la tuta e con un asciugamano sul collo» Rispose Momo, senza cambiare espressione. «E in ogni caso, le principessine con la puzza sotto al naso, non sono il mio tipo, quindi ci troviamo d'accordo sul fatto di non interessarci a vicenda»

«Sono stata ad allenarmi in palestra, per questo porto la tuta» Rispose Dahyun facendo qualche passo in avanti. «Sono venuta qua solo per vedere come te la stavi cavando»

«Stavo per riguardare il video per correggere eventuali errori. Vuoi vederlo con me?»

«Non ho avuto occasione di vederti dal vivo, quindi no. Metterai la mia canzone e ti guarderò ballare sui pezzi che hai preparato»

«Mi guarderai ballare su tutta la canzone» La corresse Momo.

«Non pavoneggiarti, è impossibile che tu abbia preparato l'intera coreografia. Jeongyeon ti ha consegnato la demo da neanche mezz'ora...»

«Vedere per credere» Momo si mise poi a cercare una sedia nella sala per far accomodare Dahyun. L'unica cosa che riuscì a trovare, fu uno sgabello in velluto. Lo prese e lo sistemò davanti allo specchio. «Prego» Disse alla ragazza, rivolgendole un inchino.

«Almeno sei servizievole» Commentò Dahyun, come se quello fosse stato l'unico pregio della giapponese.

Momo attese che la ragazza andasse a sedersi, poi fece partire la canzone e riprese a ballare. Rispetto alla prima volta, aveva cambiato qualche passo, ma era comunque rimasta un'esibizione straordinaria. Sembrava come se quando ballasse, riuscisse a far isolare la mente dello spettatore da tutto il resto del mondo.

Tuttavia, il suoi passi ipnotici, parevano non funzionare affatto su Dahyun. Mentre la guardava ballare, digrignò i denti. Si era appena resa conto del talento smisurato dell'altra. Momo non solo era riuscita ad eccellere, ma era anche stata in grado di preparare una coreografia migliore di quanto lei stessa avrebbe mai potuto fare. Vedere che qualcuno la stesse superando in qualcosa, le fece per la prima volta provare della gelosia. Si alzò quindi dalla sedia e spense subito la canzone.

«Che succede?» Domandò Momo fermandosi a mezz'aria.

«Non mi piace, rifalla!»

«Come non ti piace?» Momo riprese la sua solita postura. «Pensavo di aver fatto tutto bene»

«E invece faceva cagare! Era un ammasso di immondizia, esattamente come te!» Le urlò contro.

«Siamo solo io e te, non c'è bisogno di urlare così tanto» Momo alzò un sopracciglio ed andò a riprendersi la sua borraccia. «In ogni caso, io credo che possa andare bene» Disse prima di bere.

«E io ti dico di no!»

«Fino a prova contraria, sono io la coreografa e, a meno che tu pensi di non essere in grado di seguire le mie mosse, non cambierò una sola virgola di tutto quello che ho fatto»

«Non puoi parlarmi così! Sai chi sono io? Posso farti licenziare solo schioccando le dita!» Esclamò Dahyun, avvicinandosi all'altra con un sorrisino che ispirava nient'altro che schiaffi.

«Le tue sono solo minacce. Non credo tu possa trovare una coreografa meglio di me e lo sai anche tu» Senza perdere le staffe, Momo poggiò la sua borraccia accanto al borsone. «Senti, mi sta bene che mi insulti e se vuoi sfogarti con qualcuno, io sono a tua disposizione e puoi anche picchiarmi se questo può affievolire il tuo più che evidente esaurimento nervoso, ma non accetto che mi si dica che le mie coreografie facciano cagare, perché sappiamo entrambe che non è affatto vero»

«Che tu abbia fatto schifo, è un dato di fatto!» Presa dalla rabbia, Dahyun ricominciò ad urlare. «Non mi piace come balli e odio il tuo atteggiamento!»

«Ascolta, ci può anche stare che non ti sia piaciuto qualche passo e se vuoi possiamo aggiustarlo insieme, ma non asseconderò i tuoi capricci. Ho firmato un contratto con l'azienda e non con te, quindi ti faccio notare che non sei tu il mio capo»

«Sei insopportabile!» Senza aver null'altro da ridire, Dahyun lasciò la stanza su tutte le furie. Non era solita allo stato di calma e pacatezza di Momo. Era abituata a persone che tentavano di risponderle per le rime o comunque qualcuno che finiva per sottomettersi. La giapponese era riuscita a destabilizzarla e, di conseguenza, Dahyun non conosceva altri modi di reagire, se non quello di andarsene senza dare spiegazioni.

«Ma tu guarda questa...» Momo sospirò e si avvicinò alla videocamera, pronta a riguardare il suo video e aggiungere probabili migliorie alla sua coreografia quasi perfetta.








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ANGOLETTO

Anche questo capitolo è un po' cortino... Ma vabbè, si alternano tra corti e normali, quindi va bene hahaha

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