Scandal

Capitolo 10

Quando Momo fece il suo ingresso nell'enorme edificio della JYP entertainment, fu assalita di colpo. Uno dei tanti manager di Dahyun, l'afferrò per il polso e la trascinò via, senza neanche darle tempo di salutare e ringraziare Jihyo. «Tu sei la nuova coreografa di miss Kim, giusto?»

«Forse avrebbe dovuto chiedermelo prima di trascinarmi chissà dove, ma si, sono io» Rispose Momo cercando di mantenere l'equilibrio per non cadere. «Che succede?»

«Succede che domani iniziano le riprese per il video musicale e la principessina è chiusa nella sala prove da due ore senza fare nulla. Non vuole che nessuno entri ed ha chiesto esplicitamente di te»

«Ma che... Ok, ma non tirarmi il braccio!» Si lamentò Momo, liberandosi della presa. «So dove si trova la sala alfa, posso andare anche da sola»

«Benissimo, ma muoviti. Non abbiamo tempo da perdere qui!» Il manager se ne andò subito via correndo. Avevano ancora molto da fare e, sicuramente, i capricci di Dahyun non accorciavano il lavoro.

«Ma tu guarda che gente... Per forza poi tratta male tutti» Momo iniziò ad affrettare il passo, dirigendosi verso la sala alfa. Fuori dalla stanza, c'erano molte persone intente a far ragionare Dahyun e passare per Momo sembrava un'impresa. Iniziò a lanciare gomitate a tutti, ma sembravano non volerla farla passare, quindi, senza neanche pensarci due volte, fece riecheggiare le sue urla lungo tutto il corridoio. «ALLORA!»

Tutti si voltarono verso di lei. La prima a riconoscerla fu proprio Nayeon che iniziò a sbracciare in aria per farsi notare da lei: «Momo! Menomale, ci hai messo un'eternità!»

«Non è colpa mia se abito da tutt'altra parte...» Il personale iniziò a spostarsi per farla passare e la giapponese bussò alla porta della stanza. «Puzza sotto al naso!»

«Entra...» Il tono di Dahyun era basso, ma fortunatamente, l'urlo precedente di Momo era stato in grado di zittire tutti e quindi riuscì a sentirla.

Momo entrò nella stanza e richiuse la porta alle sue spalle. Dahyun era rannicchiata su sé stessa in un angolo, come se si fosse messa in punizione da sola. I suoi occhi erano gonfi e si capiva che aveva appena avuto un crollo emotivo. «Che è successo?»

«Non riesco a ballare... Ho un blocco e non mi ricordo la coreografia»

«Ed io che pensavo chissà cosa...» Commentò Momo sottovoce, avvicinandosi alla ragazza. «Succede anche a me a volte... Anche se sembro molto tranquilla, quando si presenta l'ansia è finita... All'inizio era molto difficile, ma ora come ora, rimango bloccata per circa cinque minuti, poi prendo un bel respiro, ripeto a me stessa di essere eccezionale e riparto in quarta»

«Ma io non posso farlo... Hanno anticipato le riprese del video e conosco solo la metà di tutta la coreografia. In più gli abiti non sono pronti e il produttore minaccia di abbandonarmi se domani non faccio tutto alla perfezione»

«Allora rimboccati le maniche e fai vedere a quella testa di cazzo che non solo hai imparato l'intera coreografia in meno di una settimana, ma anche che riuscirai a farla senza commettere neanche un errore» Momo allungò il braccio davanti a se, sperando che Dahyun lo afferrasse per tirarsi su da terra «Perché non sono venuta qua dall'altra parte della città per starmene con le mani in mano ed ho tutta l'intenzione di impegnarmi al massimo per insegnarti la coreografia nel minor tempo possibile»

«Allora sei in grado di arrabbiarti anche tu...» Commentò Dahyun, accettando l'aiuto di Momo per alzarsi.

«Si, perché quell'imbecille ha rovinato il mio unico giorno libero che avrei potuto tranquillamente passare con mia sorella nel posto in cui lavora e rimpiazzarmi di donuts gratuite fino allo sfinimento!» Confessò Momo senza vergogna. Quando si trattava di cibo, non guardava più in faccia nessuno. «E ora avanti, mettiti in posizione e cominciamo!»