Capitolo 24

173 20 9
                                    

Era notte fonda e fortunatamente la mattina successiva, né Dahyun, né Momo avevano in programma di fare nulla. Con l'arrivo imminente del tour, era stato concesso ad entrambe del meritato riposo e, cogliendo l'occasione al balzo, le due non avevano fatto altro se non passare del tempo insieme tra le lenzuola.

«Sei stanca?» Momo era sdraiata sul letto di Dahyun e la teneva stretta a sé mentre le faceva i grattini sul braccio.

«Non più degli altri giorni. Fare sesso è stancante, ma sono abituata ad orari talmente scomodi da non riuscire neanche a sentire la differenza»

«Sai... Non te l'ho mai chiesto, ma come mai hai deciso di prendere questa strada?»

Dahyun si sistemò mettendosi più comoda, poggiando la testa sulla spalla nuda della sua ragazza. «Fin da quando ero una bambina, i miei genitori mi portavano a vari concorsi. Ero molto piccola e ancora non capivo nulla di queste cose. Mi stancavo con molta facilità e francamente neanche volevo farlo, ma poi arrivò la prima vittoria. Ne seguì un'altra, poi un'altra ancora. Non mi era chiaro se mi piacesse o meno partecipare a tutte quelle competizioni, però sapevo che adoravo vincere» Mentre parlava, Dahyun fece scorrere le sue dita avanti e indietro sul ventre di Momo. Una cosa che amava particolarmente. «Poi da un giorno all'altro, sono diventata famosa e a dirti la verità, non mi ricordo neanche il momento preciso... Ho vissuto tutta la mia vita all'interno dell'agenzia e che mi piaccia o meno, non conosco il mondo al difuori di tutto ciò»

«È una cosa molto triste» Momo era sincera. Avendo avuto modo di far parte di entrambi i mondi, sapeva esattamente cosa avrebbe potuto scegliere, se ne avesse avuto l'opportunità. «E i tuoi genitori?»

«Mando loro dei soldi una volta al mese. Non so dove siano e francamente non mi interessa neanche. Quando mi hanno presa alla JYP, mi hanno praticamente abbandonata ed in realtà è come se li pagassi per tenerli lontani da me... Secondo te è sbagliato non volere delle persone del genere nella mia vita?»

«Non credo sia sbagliato, ma sono passati anche molti anni da allora... Hai mai pensato di ricontattarli per farti dare delle spiegazioni in merito? Non li sto giustificando ovviamente, credo solo che tu meriti una spiegazione come si deve»

«Ci penso spesso effettivamente, ma non saprei cosa dirgli. Se poi uscisse fuori il lato peggiore di me e li attaccassi come faccio di solito?»

«Non che persone simili non se lo meriterebbero» Commentò Momo, lasciandole un bacio sulla fronte. «Ma sappi che qualunque cosa tu voglia fare, avrai tutto il mio supporto»

«Tu invece? Qual è il tuo rapporto con i tuoi genitori?» Dahyun aveva ancora molto da pensare e non voleva sentirsi troppo triste, quindi rivolse una domanda all'altra, approfittandone anche per poterla conoscere meglio.

«I miei genitori sono dei famosissimi avvocati. I più conosciuti del Giappone in realtà»

«Aspetta, mi stai dicendo che pur essendo ricca, abiti in quella sorta di grotta deforme?» Dahyun spalancò gli occhi sorpresa.

«Ti correggo, i miei genitori lo sono. Non abbiamo più un vero rapporto, però posso assicurarti che, nonostante tutto, io li ami da impazzire... Ma purtroppo quest'amore è solo ed unicamente a senso unico»

«Raccontami di più, sono curiosa»

«Non c'è nulla da raccontare in realtà... Loro volevano obbligare me e mia sorella ad intraprendere il loro stesso percorso, ma io amavo ballare e nel mio futuro vedevo solo quello. Il mio sogno era ed è tutt'ora quello di aprire una scuola di danza. Hanno sempre cercato di sminuire la mia passione, dicevano che non ero abbastanza brava e mi attaccavano di continuo... Eppure non ho mai smesso di volergli bene» Sbuffò la coreografa senza però cancellare il suo sorriso. «Lo so, è strano da parte mia, una persona normale li odierebbe e gli augurerebbe il peggio»

ScandalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora