Dahyun sapeva già cosa sarebbe accaduto dando quell'ultimatum a Momo. Era consapevole del fatto che quella notte l'avrebbe passata da sola. L'emozione che stava provando in quel momento però non era rabbia, ma tristezza. Le parole pronunciate da Momo, seguite da tutti quei "mi dispiace" le rimbombavano nella testa come delle campane di una chiesa. Non le davano tregua.
Era completamente sola, fuori dall'edificio dell'agenzia, impegnando i suoi pensieri nel controllare le novità sui social, mentre attendeva il suo autista.
Su youtube, aveva trovato molti video che parlavano di lei e Momo. I suoi fan ne avevano fatti a bizzeffe ed avevano superato persino quelli con Juyeon, il suo finto ragazzo. Avrebbe voluto mandarli alla giapponese, come era solita fare, ma il suo dito si bloccò nel momento esatto in cui capì che lo stava facendo in automatico. «Che idiota che sono» Parlò tra sé e sé, scuotendo la testa.
L'auto del suo autista si fermò proprio davanti a lei e Dahyun chiuse tutte le applicazioni, prima di rimettere il telefono in tasca.
«Dahyun, aspetta!» Una voce alle spalle dell'idol, la fece girare velocemente. Aveva già gli occhi spalancati perché sapeva esattamente chi fosse. «È troppo tardi per dirti che voglio provarci?» Momo era in piedi davanti all'edificio. Aveva avuto tutto il pomeriggio per pensarci e finalmente era giunta ad una conclusione: Lei aveva bisogno di Dahyun.
«Ma mi hai detto che-»
«Lo so quello che ho detto, ma la paura che ho di perderti, è più grande della paura che un giorno qualcuno possa scoprirci. E, anche se il nostro futuro insieme è incerto, me ne pentirei per tutta la vita se decidessi di mettere un fermo a tutto questo» Momo si avvicinò a lei. La voglia di baciarla era tanta, ma si limitò a stringerla a sé. L'abbracciò però durò solo qualche secondo. «Che cos'era?» Domandò Momo staccandosi da lei il più velocemente possibile.
«Quei cazzo di paparazzi di merda che non hanno di meglio da fare nella vita che seguirmi ovunque» Anche se Dahyun era abituata alle loro attenzioni, avrebbe voluto maledirli a vita per aver interrotto un momento intenso come quello. «Entra in auto, prima che partano in quarta e continuino a fare foto a caso»
«Ma non è peggio così?»
«Così come? Il mio autista non può semplicemente dare un passaggio alla mia coreografa?»
L'autista di Dahyun aveva sentito tutta la conversazione e, per aiutare le due ragazze, scese dall'auto ed aprì la portiera ad entrambe. Dahyun ne rimase colpita. Prima di allora, non aveva scambiato più di mezza parola con quell'uomo, tanto da non conoscere neanche il suo nome.
«Grazie Shotaro» Momo entrò subito in auto e Dahyun la seguì subito dopo.
«Tu sai come si chiama?» Domandò l'idol perplessa, prima che l'autista potesse fare il giro dell'auto per entrare dalla parte del guidatore.
«Certo che sì. Con chi pensi che parlo quando mi dici di aspettarti in auto?»
«Ma che ne so, io non ci parlo mai. Non sapevo neanche come si chiamasse fino a cinque secondi fa» Quando Shotaro entrò in auto, Dahyun decise subito di rivolgersi a lui per ringraziarlo. «Grazie Shotaro, ma non era necessario»
«La signorina Momo è sempre gentile con me e, vedendola in difficoltà, ho semplicemente deciso di aiutarla»
«Sentito? Non è un amore? Grazie Shotaro, ti devo un donuts»
«Ma la finisci di offrire i donuts di tua sorella a chiunque? La farai licenziare prima o poi»
«Dici come hai fatto tu?» Scherzò Momo, mettendo il dito nella piaga.
«Le ho già chiesto scusa per quello» Dahyun mise il broncio ed incrociò le braccia.
«Mio Dio...» Quell'atteggiamento così bambinesco da parte di Dahyun, fece scattare qualcosa in Momo. Ogni volta che l'idol finiva per mettere il broncio, alla giapponese veniva sempre una gran voglia di baciarla. «Shotaro, potresti gentilmente chiudere il finestrino?»
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Scandal
FanfictionKim Dahyun è un'idol di fama mondiale. All'inizio della sua carriera era una ragazza dolce e gentile, ma dopo aver assaggiato il successo, il suo carattere cambiò drasticamente. Davanti alle telecamere si comportava come al solito, ma fuori da esse...