capitolo 12- vendetta

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"se una persona ti interessa davvero è impossibile non essere gelosi."

POV CHIARA
Quando è arrivata Crazy J e Micciarella ha fatto tutta quella scena mi sono sentita ribollire la rabbia dentro.
Noi due non siamo niente ne lo siamo mai stati, però è stato brutto vederlo così per un'altra.
Alla fine la vendetta proposta dalle ragazze è stata quella di mostrarmi come lui mi ha descritto.
Voleva una puttana, e allora puttana sarò, mantenendo però il mio lato da Chiattilla.
Lo so, sembra senza senso come cosa, ma ha il suo perché. Sono tutti i ragionamenti psicologici di Rosa.

Questa sera, quando ci porteranno in sala relax avrà inizio il nostro piano, mentre ora stiamo facendo le preparazioni.
Le ragazze mi stanno truccando e vestendo.
<siamo sicure raga?>
<certo Chiattì.>
<è che non mi sento a mio agio così.>
<pensa che tieni che andare in discoteca e fare colpo su nu uajon. Ti vestiresti più o meno così, no?>
<si...?> data la mia risposta poco convinta a Silvia viene un'idea.
<e se ci vestissimo tutte così? Accussì attiriamo anche nu poco l'attenzione dei morti di fessa. Ci facciamo desiderare e aiutiamo Chiara.>
Tutte approvano l'idea di Silvia e così ci prepariamo.

Indossiamo tutte top che lasciano poco spazio all'immaginazione.
Sotto io porto dei leggins di pelle molto molto aderenti, le altre portano o gonne di pelle corte o leggins aderenti come i miei.
Rossetto rosso come tocco finale, mancano solo i tacchi, ma possiamo farne a meno.
Stiamo finendo di progettare la nostra entrata quando entra Liz, che vedendoci, rimane un attimo sconvolta.
<e mo come ve site acchittate?>
<è na vendetta Liz.> dice Silvia, mettendosi il rossetto.
<vendetta su chi? Voi siete matte, a cambiarvi, su.>
<Liz, tu nun capisci. Hanno dato della zoccola alla chiattilla, mo vedono come sono e vere zoccole.>
Dopo un po' Liz si convince, dicendo che poi la responsabilità sarebbe stata solo nostra.

Così, dopo cena, arriviamo in sala relax.
Ci dicono che i ragazzi già sono dentro.
Noi chiediamo di farci accompagnare al volo in bagno. Così li ci sistemiamo il trucco, togliamo le felpe portate fino ad ora e siamo pronte per entrare.
<Chiattilla, pronta?>
<pronta.> stringo la mano di Silvia prima di lasciarla ed entrare in sala.
Il cuore mi batte fortissimo, ma provo a mostrarmi sicura di me.
Quando entriamo tutti si girano a guardarci.
Le ragazze ci guardano male, insultandoci anche, alcuni ragazzi fanno partire fischi di approvazione, altri ci guardano imbambolati ed altri ancora senza capire.
Kubra non stacca gli occhi da Pino, che pare incantato, Gemma si guarda intorno, ma sofferma il suo sguardo su CardioTrap che prova a non guardarla ed abbassa lo sguardo, Rosa Ricci si prende la scena, senza lasciare il suo sguardo a nessuno e con un sorriso vittorioso in viso, Silvia ammolla occhiolini a tutti, mentre io provo a seguire l'esempio di Rosa Ricci, ma ora parte la seconda parte del piano.

Kubra e Gemma vanno dai ragazzi, mentre noi altre andiamo dal gruppetto di Edoardo. Silvia e Rosa si mettono ai miei lati, io mi abbasso in modo sensuale, fino ad arrivare all'altezza di Micciarella che sta seduto sul tavolo.
<mi hai dato della zoccola? eccotene una vera.>
Poi, senza preavviso, mi allontano e vado verso Mimmo, seduto sul divano.
I ragazzi erano già stati avvertiti in parte del piano e ci avevano dato il loro consenso per metà.
Così io mi siedo sopra Mimmo, a cavalcioni, ed inizio a baciarlo appassionatamente.
Le guardie che fino a poco tempo fa avevamo provato a fermarci ora ci stanno provando a prendere di forza, in mezzo alle urla di approvazione dei ragazzi.

Quando Lino mi prende di forza, facendomi staccare dal ragazzo biondo, mi giro per guardare Micciarella e giuro di averlo visto rosso di rabbia.
Gli faccio l'occhiolino per concludere lo spettacolo e poi ci lasciamo portare via dalle guardie.
Ora ne pagheremo le conseguenze ma è stato veramente fantastico.

Siamo fuori dall'ufficio della direttrice e non smettiamo di ridere e commentare ciò che è appena successo.
Quando ci fa entrare e troviamo Paola che ci guarda incazzata proviamo a trattenere le risate, solo che Gemma scoppia a ridere e noi non ci tratteniamo più.
<mi fa piacere che troviate la situazione divertente.> ci interrompe la direttrice.
<perché per me non è così.> capendo il tono arrabbiato ci blocchiamo veramente.
<grazie.> dice lei vedendo il nostro farci serie. Così si alza e si mette di fronte a noi, facendo avanti e indietro.
<ma cosa vi è saltato in mente scusate? Volevate fare un teatrino, dare nell'occhio, spiegatemi.>
<era na vendetta.> dice Rosa senza esitare.
<una vendetta? E per cosa?> la direttrice è sempre più incazzata. Non pensavo se la potesse prendere così tanto.
<Oggi ho dovuto sistemare una rissa tra i ragazzi avvenuta in mensa e ho pensato, menomale che con le ragazze queste cose non succedono. Poi voi mi fate questo, che cosa dovrebbe raffigurare?>
Nessuna risponde, così lei continua a parlare.
<Chiara, sei qui da una settimana, eri venuta come una ragazza carina, alla mano, perché vi dovete abbassare a questi livelli? Volete delle attenzioni particolari dai ragazzi? Bene, sono cose vostre, ma qui dentro bisogna avere un abbigliamento consono, un atteggiamento consono e non fare questo tipo di spettacolo!>
Ascoltiamo in silenzio la ramanzina della direttrice.
<ora però voglio sapere da voi il motivo di tale scelta.> nessuna di noi parla.
<e rispondete!>
<le hanno dato della zoccola. Volevamo far vedere cosa significava davvero esserlo.> spiega Silvia indicandomi.
La direttrice si mette seduta e poggia una mano sulla testa prima di rispondere.
<ma questo non è il modo adatto. Voi dovete farvi vedere per quello che siete. Ragazze intelligenti, con capacità di altro tipo, dovete far capire di non essere zoccole dimostrando le vostre qualità, non seguendo le loro parole.>
Abbassiamo la testa colpevoli.
<c'entrate solo voi in questo giochetto?>
<si è stata un'idea nostra. Mia per lo più. Le ragazze mi hanno solo aiutato a realizzarla.> spiego io.
<nun è o vero direttri. Centriamo tutte allo stesso modo.> dice poi Rosa.
Io la guardo e lei mi sorride.
<l'abbiamo fatto tutte insieme.> aggiunge poi Kubra, che si trova alla mia destra, e mi prende la mano.
<allora tutte insieme ne pagherete le conseguenze.> dice Paola.
<Sofia, vieni qua per favore.> Davanti a noi si presenta una donna mia vista prima.
<lei è la nuova educatrice. Mi dispiace presentarvela in queste circostanze, ma è andata così.> Questa nuova ci guarda a tutte e poi rivolge l'attenzione alla direttrice.
<portale a cambiarsi e poi dritte in cella. Domani mattina aiuterete a lavare i piatti. Questo è tutto, arrivederci.>
Salutiamo la direttrice e poi seguiamo Sofia.
Poteva andarci peggio, ma alla fine la lezione Micciarella dovrebbe averla imparata.

eii, ecco qui un capitolo a sorpresa con la vendetta. Però si sa, ad ogni azione corrisponde una reazione. Che ne dite, la direttrice è stata troppo buona con la punizione o è giusta? Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi piace il capitolo.
❤️🌊

non cambierò || MicciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora