capitolo 35- i ragazzi

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"la più grande prigione in cui le persone vivono è la paura di ciò che pensano gli altri."

POV CHIARA
Oggi stranamente è una brutta giornata qui all'IPM.
A quanto pare il mio stato di felicità e benessere non è paragonabile allo stato di pesantezza che si sente nell'aria.

Appena finita la colazione infatti veniamo portati in sala, tutti raggruppati.
Non riesco a vedere Micciarella, vorrei approfittare di questa mischia tra maschi e femmine per salutarlo, ma non lo trovo.
Qualcuno inizia a mormorare che sia successo qualcosa alla direttrice.
C'è chi si inizia ad agitare e fa il nome di Sofia, la nuova educatrice.
<non capisco.> dico a Silvia, che sta vicino a me.
<neanche io.>
<andiamo.> mi prende la mano e riusciamo ad andare davanti, così troviamo anche Rosa, ma anche lei non sa niente.
Mentre stiamo aspettando qualche notizia notiamo che l'attenzione si sposta dall'altra parte della sala.
Attirate dalla voce di Kubra, corriamo a vedere cosa succede e vediamo Pino e Dobermann che si menano.
Subito le guardie pensano a separarli, ma i due continuano ad insultarsi.
Kubra sta lì, in piedi,  a vedere il tutto, trattenendo le lacrime in un'espressione delusa.
<cosa hanno fatto?> le chiede Silvia, provando a tranquillizzarla.
<è Pino che esagera, io veramente non posso più andare avanti così.> si mette le mani in testa e noi la aiutiamo.
Mi giro per vedere come sta reagendo Pino, ma il mio sguardo cade sul gruppetto di Dobermann, più specificatamente su Micciarella.
Il ragazzo già mi stava guardando mi fa un piccolo sorriso ed io ricambio, poi però viene richiamato dai suoi amici e si prende uno schiaffo dietro la testa dal fratello, per non so quale motivo.
Io trattengo una risatina nel vedere la sua espressione e rivolgo nuovamente la mia attenzione a Kubra.

Dopo quasi mezz'ora, nella quale ci hanno diviso è tenuto sempre sotto controllo, entrano il comandante, la direttrice, Sofia e altre persone.
Tutti ci alziamo per avvicinarci, ma l'unico a prendere parola è Edoardo.
<ma voi chi cazzo site?>
<Direttri, ce dicete ca vanno cercando chist?> nessuno gli risponde.
<è n infame chist, è?> Edoardo continua a provocare.
<no, non è un infame. Sofia e gli ispettori stanno semplicemente facendo il loro lavoro.>
<vi faranno delle domande, voi siete pregati di rispondere, tutto qua.> aggiunge il comandante.
<se non la puoi chiamare infame allora è una spia.> dice Pino, con il suo solito tono strafottente. Detto questo Milos da il via ad un coro.
<spia! spia! spia!> tutti intorno a me stanno urlando in coro.
<spia! spia! spia!> mi unisco pure io.
Nel viso di Sofia si nota l'indifferenza, in quello della direttrice giurerei di aver visto un poco di orgoglio per noi, per difenderla.

Nonostante Sofia sia ormai uscita dalla stanza, noi non smettiamo con il coro. D un tratto mi sento tirare un braccio e senza darmi il tempo di fare altro, delle labbra poggiarsi sulle mie.
<si proprio bella quando nun fai la chiattilla.> unisce di nuovo le nostre labbra e attorno a me sento le mie amiche urlare.
<uuuu, dacci dentro Chiattì.> la voce di Rosa mi fa sorridere, mentre sono ancora attaccata al ragazzo.
<e daje Chiattì!> ed ecco anche Kubra.
<e si chiava anche oggi Micciare!> ma poi sento la voce di Dobermann.
Ora è Micciarella a ridere, si stacca dal bacio per guardare l'amico, ma poi arriva Lino per separarci.
<okok, ora basta però.> entra dentro il cerchio che i nostri amici avevano formato, intorno a noi e tira Micciarella, in modo tale da fargli togliere le sue mani dai miei fianchi.
<nun fa il guastafeste Lino!> dice Silvia scherzando e scatenando le risate di altri.
<in cella, ora.> dice diretto lui, mentre fa in modo che i ragazzi lo seguino.

Così rimango al centro di quella sala quasi vuota.
Le mie amiche stanno vicino a me e parlano, ridono, scherzano, anche sul mio bacio.
Io porto una mano sulla bocca, come per assicurarmi che quelle labbra non me le sia sognate.
È una bella sensazione sentire le sue labbra sulle mie, le sue mani sul mio corpo, avere i nostri momenti... Ma se lui raccontasse tutto ai suoi amici? Se lui avesse veramente detto agli altri che abbiamo scopato? Si sarà inventato qualcosa o avrà raccontato tutto quello che abbiamo fatto agli altri, nei minimi dettagli?
<Chiattì, stai buon?> Rosa mi risveglia dal mio stato di trans.
<si, tutto bene.>
<che re Chiattì, u bacio co Micciarella t ha stordito?> Silvia mi mette un braccio intorno alle spalle, ma nota che non rido.
<che è successo mo?> chiede tranquilla.
<ma secondo voi i ragazzi parlano di tutto?>
<che vuoi dicere scusa?> Silvia si allontana per mettersi di fronte a me.
<cioè di quello che fanno con le ragazze...>
<non lo so Chiattì, può essere.> dice Kubra.
<niente può essere, si che raccontano tutto!> dice invece sicura Rosa.
<io lo sacc, chist uomini song peggio di noi.> continua lei.
Io abbasso lo sguardo, provando ad immaginare i racconti di Micciarella agli altri e sul mio viso si forma un'espressione quasi schifata.
<sono sicura che Micciarella non racconti niente dai, ok che dico che è na criatura, ma nu poco di cervello ce l'ha.> Silvia prova a consolarmi.
Ma sappiamo tutte che non è così.

eii raga, scusate tanto per l'inattività, volevo farmi perdonare scrivendo un capitolo più lungo e interessante, ma sono veramente e incasinata con la scuola. Dai prossimi giorni proverò ad impegnarmi di più, approfittando anche delle vacanze di Pasqua. Fatemi sapere cosa ne pensate e spero che il capitolo vi sia piaciuto.
❤️🌊

non cambierò || MicciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora